Tutto qua...

mercoledì 30 marzo 2005

Dopo una riunione di mezza mattinata, mi arriva in ufficio un pacco dal corriere. Non si deve pagare nulla, è solo una consegna. Vado per aprirlo e dentro trovo un disco che ho ordinato su internet qualche tempo fa. In effetti l'avevo dimenticato, è stata una piacevole sorpresa. Lo metto su per ascoltarlo. Beh, ci voleva in effetti. Gli ultimi messaggi che ho lasciato non erano certo felicissimi. E poi io sono sempre stato un adulatore della malinconia, ma queste melodie mi stanno coccolando un po. Tutto qua.

La vita non è qui...

martedì 29 marzo 2005

Me ne vado per le vie come un deragliato, un serial killer o un matto fra i suoi pensieri. Rubo gli sguardi delle persone, i loro gesti e mi sento come se certe cose non dovessero più far parte della mia vita. Si una volta sono stato ad Atene, ho visto il partenone. Bello si, ma non lo vedrò più forse, o perlomeno è molto improbabile. Del bottino ne faccio un falso, con me al posto di un altro. Si ci sono stato ad Atene, ed è stato bellissimo. Ricordo ancora l'aria ed il suo sole, il mare che non poteva essere che greco. Lo guardi è dici, questo è il tipico colore del mare greco. Com'è il mare greco? E' greco è basta! Atene è Atene e l'amore è l'amore. Non sarebbe più tale, senza quel piccolo dolore che non vuole mai passare. Quella fermata a strapiombo. Un aliante di vita e di pace.

A muso duro

lunedì 21 marzo 2005

E adesso che farò, non so che dire
e ho freddo come quando stavo solo
ho sempre scritto i versi con la penna
non ordini precisi di lavoro.
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
e quelli che rubavano un salario
i falsi che si fanno una carriera
con certe prestazioni fuori orario

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Ho speso quattro secoli di vita
e ho fatto mille viaggi nei deserti
perché volevo dire ciò che penso
volevo andare avanti ad occhi aperti
adesso dovrei fare le canzoni
con i dosaggi esatti degli esperti
magari poi vestirmi come un fesso
per fare il deficiente nei concerti.

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Non so se sono stato mai poeta
e non mi importa niente di saperlo
riempirò i bicchieri del mio vino
non so com'è però vi invito a berlo
e le masturbazioni celebrali
le lascio a chi è maturo al punto giusto
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto.

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.

Affronterò la vita a muso duro...

Mi è capitato diverse volte nella vita e speravo di non ritornare a provare una sensazione come questa. Ci sono stati giorni che ho passato a capire cosa dovevo fare e come, a cercare una strada da seguire o una meta. Per avere un senso, un obbiettivo da raggiungere. Adesso mi sento così. Senza la più pallida idea di come organizzare il mio tempo. Magari è solo un momento che sto passando, lo spero, ma è davvero insopportabile sentirmi così. Forse è la chiusura di un periodo e che inevitabilmente ce ne sarà uno nuovo, non lo so.
Poi penso a chi ha perso qualcuno di importante, a chi sta veramente messo male, a chi non ha la salute fisica o mentale. Insomma a chi i problemi li ha sul serio e penso che i miei siano solo dei (comprensibili?) capricci. Daltronde vivo la mia realtà, quella che il Signore mi ha dato di vivere, e che lo voglia o no, posso decidere se stare male per qualcosa oppure no.
Anni fa, nel solito intento di scrivere una bella canzone, scrissi una cosa che adesso se ci ripenso mi fa tornare un po su di morale. Troppo spesso pensiamo di essere soli. Io sono un Sole, siamo tutti Soli!

Un giorno di sole

mercoledì 16 marzo 2005

Dove sei? Non ti trovo.
Perchè non vuoi? Perchè non vuoi?
voglio te, no non parlare
non serve più, non serve più!
Sei sempre qui
dentro il mio cuore
non chiedo di più
di questo amore
perchè la mia vita con te
è lunga un giorno
però è un giorno di sole
per me.
Siedi qui, siedimi accanto
avvicinati, baciami ancora e poi
baciami, ti vedo ogni tanto
ma è sempre così, così come allora
e tu sei con me
dentro al mio cuore
non chiedo di più
di questo amore
perchè la mia vita
con te
è lunga un giorno però
è un giorno di sole
per me.
è lunga un giorno però
il giorno più bello
che c'è.
Tu sei un giorno di sole
per me.

La descrizione di un attimo

martedì 15 marzo 2005

Ieri sera in effetti ero molto rilassato. Partiamo dall'inizio. Dopo una giornata di giri vari, corri di qua, corri di la (Cosa accardà , cosa accadrà ?) sono tornato a casa con un mal di testa formato famiglia. Ho chiamato un amica per vedere di uscire un po. Alle undici al Jayson? Ok ci sarò! Finita la telefonata ritorno con la mente nelle mura della mia camera. Sono troppo pesanti, e la mia testa torna a pulsare. Che faccio? Me ne vado in bagno, ma non certo per un bisogno o cosa. Mi appoggio al lavandino e mi guardo dritto negli occhi. Sarò rimasto li una decina di minuti?!? Mi guardo spesso, mi osservo ma non per narcisismo. Per cercare qualcosa credo. Magari capire cosa vedono gli altri, quello che sono e quello che trasmetto. L'immagine esteriore, fin dall'alba dei tempi, è sempre stata un bigletto da visita, l'abito fa il monaco (ecco l'ho detto!) ma è anche vero che anche l'anima fa il monaco. Possiamo vestirci di tutto punto e risultare comunque sgradevoli oppure l'esatto contrario. Ma quello che siamo dentro, quello che nascondiamo come un tesoro su un isola felice, è importantissimo. Per paura, per pudore non siamo mai noi stessi, la vita ci porta a scendere compromessi. E' una prassi più che normale. Ma ieri sera...
Beh, ieri sera come dicevo all'inizio ero molto rilassato. Credo sia dipeso dalla compagnia. Nella stessa serata ho capito quanto voglio bene certe persone. Anche a quelle che, per un motivo o per l'altro, non frequento assiduamente.
Tutto questo popò di roba solo per dire che quando si provano dei sentimenti di affetto si sta bene. Ti rilassano appunto. Sono contento. Adesso la smetto di scrivere assurdità  e vi faccio vedere la foto di una persona che mi mette sempre allegria.
E' una vera forza della natura!
Ovviamente mi aspetto i vostri commenti alla foto eh eh!

I remember you...

venerdì 11 marzo 2005

Non mi capitava da tempo, ma adesso che ci sono gusto quant'è dolce mettersi a scrivere in pigiama, nel caldo della propria stanza, mentre ascolto uno standard jazz suonato con maniera e cantato con passione. La luce del monitor illumina la stanza, e una voce conciliante blandisce le mie orecchie. A fine sera, dopo una chiacchierata con un amico e una crema di whisky che mi sapora ancora in bocca. Sono forse questi i momenti da inseguire? Passiflora per la mia mente. Ginseng per la mia anima. Rido a fior di labbra, perché so che tra poco mi infilerò tra le coperte, cercherò di leggere un fumetto, ma arrivato alla terza vignetta lo getterò ai piedi del letto per far spazio al sopore.
Non resta che augurare buonanotte al mondo, perché adesso sono un uomo. Buonanotte al secchio, perché dentro rimango un bambino. E buonanotte ai suonatori, che sono un pò uomini e un pò bambini. Come me.

Scriverò il tuo nome in maiuscolo

venerdì 4 marzo 2005

Sto registrando il festival di Sanremo col mio Mac. Stasera, la penultima serata del festival, è caratterizzata dal fatto che i cantanti in gara ripropongono le loro canzoni in gara in una nuova versione, completamente riarrangiata o cantando in coppia con qualcuno. Gigi D'alessio ha fatto la sua marchetta proponendo il suo pezzo cantando insieme ai ragazzi di Amici di Maria De Filippi. Almeno grazie ai ragazzi la canzone ne ha acquistato in bellezza. Altrimenti rimarrebbe il solito pezzo D'alessiano, con la solita struttura armonica e i soliti accordi. Manco a farlo a posta Marco Masini ha creato una versione acustica veramente molto carina cantando in coppia con Jessica Morlacchi, ex voce dei Gazosa. Al di là del fatto che Jessica ha una voce splendida, Marco ha suonato e cantato veramente bene, confezionando una versione Unplugged molto suggestiva, che risalta forse meglio dell'arrangiamento sanremese le armonie del suo pezzo. Ma il motivo di questo mio post, non è tanto questo ma Ambra Angiolini! Ebbene si, da sempre ho un debole per questa ragazza, ormai donna e madre di una bimba. Sto vedendo la sua tensione mentre il suo uomo canta, Francesco Renga. Vedo il suo sguardo teso quando canta Marco Masini, suo amico da molto tempo. E vedo lo sguardo che Francesco gli dona, ogni volta che scende quelle scale, prima di cantare. Non è descrivibile. E' amore, passione... tutto. Poi lui canta, da il meglio di se. Va via dal palco e Ambra rimane li. In quel momento glie ne importa poco del festival. La vedo fragile, palpitante, potrebbe spezzarsi da un momento all'altro.

Quanto darei per essere al posto di Francesco. Per vibrare in quella maniera.

Bambina se rimani qui con me...

giovedì 3 marzo 2005

Oggi ho dovuto fare una selezione a Penne (roba di lavoro) e per arrivare ho fatto una strada veramente carina. O meglio, la strada era una semplice strada statale, era il paesaggio che ho incontrato che era carino. Poi è stata pure una bella giornata di sole. Un pomeriggio d'inverno con un bel sole! Mi sono reso conto che in effetti sto sempre a Pescara, in città, dove difficilmente vedi altri posti se non i soliti. Casa, lavoro, i soliti luoghi di svago ecc. Non per fare i soliti discorsi, ma bisogna uscire fuori ogni tanto. E soprattutto bisogna uscire fuori dalle auto! Le dimensioni della città cambiano totalmente se non si usa la macchina. Qualcuno potrebbe dire anche "Grazie al cazzo vai a piedi!!" Ma non è solo questo. Gia se si prende un autobus ci si rende conto che la città acquista subito una maggior definizione. In macchina tante cose ci sfuggono e possiamo considerarle dei particolari. A piedi quei particolari non sono più tali ma a loro volta hanno dei propri particolari. Faccio un esempio che è meglio.
In machina difficilmente si nota un vaso di fiori giusto? A piedi quel vaso di fiori non solo non rientra più tra i particolari come dicevo prima, ma ne ha dei propri.

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Sapete che vi dico?
Mi sono stancato di scrivere. Alla fine quello che volevo dirvi è che ogni tanto farsi una passeggiata e guardarsi intorno non sarebbe affatto male