Parlo di noi, immagini senza età,
ingenui spettatori di questo ridicolo varietà.
Parlo di noi, comparse di Cinecittà,
ognuno ha i suoi debiti e paga le rate
della sua dignità.
Parlo di noi, sotto i riflettori indifferenti delle stelle,
rinchiusi in uno stadio come animali impazziti,
di un secolo di guerre,
di noi che per non vivere vere emozioni
ad ogni angolo compriamo false illusioni
e andiamo a letto per non sentire un dolore
che non vuole passare.
Parlo di noi, che ogni giorno corriamo
per raggiungere impossibili mete,
treni solitari, che mille lettere scriviamo,
sui settimanali, sulle code delle comete,
di noi che bestemmiando preghiamo,
senza riuscire mai ad essere eroi
di questa piccola storia infinita
che chiamiamo ancora vita,
parlo di noi, parlo di noi.
Di noi, che affoghiamo nell'alba di un'altra allegria,
nessuno qui si offenda, io parlo di noi,
grandi assenti di questa lotteria,
destinati a un esodo senza intervallo,
a rimpiangere un amore finito sul più bello,
noi che dai nostri padri e dai loro partiti
siamo stati traditi.
Parlo di noi, che dentro al cuore lottiamo
per non essere quello che siamo,
fragili spighe di grano sotto la falce del vento,
papaveri rossi pieni di sentimento,
di noi che in fondo all'odio ci amiamo
e siamo ormai, nostro malgrado, gli eroi
di questa piccola storia infinita
che chiamiamo ancora vita,
parlo di noi, parlo di noi.
Parlo di noi
lunedì 31 gennaio 2011
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01:03
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Dentro un ragazzo di pianura a caccia della sua poesia...
sabato 22 gennaio 2011
Se fosse una nota sarebbe sicuramente dissonante,
o il colore dell'acqua dentro il bicchiere dopo aver usato i pennelli.
Il pongo pasticciato e messo dentro una scatola o lo zucchero versato nel caffè che non è entrato nella tazzina.
O semplicemente è solo senso di inadeguatezza.
Sono giorni densi e indefiniti, senza colore, senza rancore. Senza troppe cose.
o il colore dell'acqua dentro il bicchiere dopo aver usato i pennelli.
Il pongo pasticciato e messo dentro una scatola o lo zucchero versato nel caffè che non è entrato nella tazzina.
O semplicemente è solo senso di inadeguatezza.
Sono giorni densi e indefiniti, senza colore, senza rancore. Senza troppe cose.
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14:04
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Sii uomo...
Sii uomo,
spogliati.
Prendi tutto di bacio in bacio,
l'amore contro il pudore,
la voglia del desiderio.
L'uragano ha il tuo nome
di qua e al di là del cielo.
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02:52
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Mi capisci? Ho bisogno che ti fidi e se sbaglio, quando sbaglio, stai con me...
mercoledì 12 gennaio 2011
... anche con le amicizie piu vere, parlo, rido, do fiato alla mia chiacchiera e giro intorno alle cose, ma difficilmente guardo negli occhi. Voglio imparare a farlo. Comunicare con gli occhi dicendo "io sono qui" e vedere un po com'é. Un tentativo vero di espormi come non faccio mai. Come non ho fatto mai, senza timore e senza la paura di essere giudicato. Senza vergognarmi di commuovermi e magari piangere.
Perché io non piango mai ed é ora di finirla.
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00:11
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Pearl days...
martedì 11 gennaio 2011
L'ultimo fine settimana lo ammetto, sono stato uno straccio. Ho passato molto tempo da solo a scervellarmi su milioni di cose contemporaneamente senza arrivare a capo di nulla ovviamente, ma ringranziando iddio è stata solo una breve parentesi.
Ho scavalcato questo 2010 con un piccolo debito di ossigeno ma tutto sommato devo dire di averlo chiuso bene. Nella sua interezza, non mi riferisco a cosa ho fatto l'ultimo dell'anno. Insomma, per farla breve è un bilancio promettente.
In queste ultime settimane cantavo tra me e me queste parole: Pearl Days... e notavo come il cielo in effetti è stato spesso di un grigio lucido. Ho percepito un'atmosferia sofisticata che spesso veniva spruzzata di un timido sole nelle ore pomeridiane.
Un cielo grigio che non opprimeva ma anzi faceva da volano ai colori sottostanti esaltantone le proprietà.
E' stato un anno interessante sotto mille punti di vista. Ho capito tante cose di me, ma credo di averlo gia detto abbastanza un po a chiunque.
Ho suonato e registrato tante cose e sempre migliorando sia gli aspetti tecnici che puramente espressivi e questa cosa mi rende davvero contento. Mi fa venir voglia di rimettermi in gioco, esibirmi e creare qualcosa da far sentire/vedere.
Forse è proprio vero che bisogna regredire per poi avere lo slancio di fare un passo in più di prima. Se mi sono sentito triste, vuoto e desolato in questi ultimi giorni, forse era solo rincorsa per tutte quelle cose che ho in mente di fare.
Qualcuno ha detto Sala? Mettere qualche soldo da parte? Farsi una chitarra acustica seria?
Indurre una splendida ragazza a innamorarsi di me e io di lei?
:)
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03:20
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