Ci si sceglie per farselo un po' in compagnia, questo viaggio in cui non si ripassa dal via...

venerdì 26 giugno 2015

Alla fine altro che iPad, cellulari, computer ecc ecc. Carta e matita é quel che basta per ragionare sulle cose.
Ieri sera ero a casa mentre mi godevo un po di tv satellitare, una birretta e qualcosa da mangiare quando mi viene quest'idea: fare un elenco di cose che vanno e non vanno nella mia vita. Una banalissima lista per avere poi sotto gli occhi il suggerimento su cosa lavorare per migliorarmi o se vogliamo, una lista per capire che, se c'è qualcosa che non va, non é il caso di farne una tragedia, soprattutto se accostato a tutto quello che funziona.
La lista é semplice, le cose che ho e che funzionano sono:

  • La salute. Ringraziando il cielo non ho problemi di nessun tipo.
  • Il lavoro. Sono autonomo e responsabile della mia attività. Non dipendo da nessuno e se sbaglio qualcosa devo rendere conto solo a me stesso. Mi piace quello che faccio e lo porto avanti con passione e anche divertimento. Conosco sempre persone nuove e viaggio tanto, anche se non sempre é facile. Ma tutto sommato non mi fa mancare nulla.
  • La casa. Ho una casa che mi piace tantissimo e mi rispecchia molto. É piena delle cose che mi appassionano. Dischi, libri, fumetti, oggetti più o meno inutili e colorati. Vivo da solo da diversi anni, so bene o male come gestirmi sul suo mantenimento e provvedo a tutto io, dal pulire al pagamento delle bollette. A parte quella volta in cui é arrivato un conguaglio del gas assurdo e mi sono fatto aiutare dai miei.
  • Famiglia. Ho una famiglia è già questo é un risultato se penso alle situazioni assurde che si vedono in giro. La mia é una famiglia piena di pregi e di difetti e proprio per questo mi piace. Mio padre é ed è sempre stato un grande lavoratore, mia madre è una persona intelligente e sensibile. Mia sorella é una forza della natura e suo figlio é semplicemente meraviglioso.
  • Migliore amico. Ne ho uno. Non me ne servono due, nemmeno tre o quattro. Uno basta e avanza. É una grande persona, intelligente, profonda e con cui ho sempre uno scambio maturo, indifferentemente se si parla di Fast and Furious o dei massimi sistemi.
  • La musica. Sono appassionato di musica. Mi piace ascoltarla, suonarla, cantarla, programmarla al computer. Leggo la musica e leggo di musica. É sempre presente e non mi abbandonerà mai.
  • Passioni varie. Ho un miliardo di interessi. Faccio teatro da diversi anni ormai che potrei quasi definirmi un attore. Mi piacciono i fumetti e le arti visive in generale. Il cinema e le serie tv. Leggo e mi tengo informato sul mondo. Ho uno spirito curioso e sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da imparare.
Mi sembra una bella panoramica no? Bene, allora passiamo alle cose che non vanno.

  • L'amore. Tutto qua. Fin adesso non sono riuscito a trovare una persona con cui condividere la mia vita. Ligabue in una sua canzone canta "Ci si sceglie per farselo un po in compagnia, questo viaggio in cui non si ripassa dal via". Ha ragione. Di donne che mi hanno scelto, o che ho scelto io per farmi compagnia in questa vita, ne ho avute. Mi hanno accompagnato chi per più, chi per meno, e tutt'ora non ho trovato qualcuna che voglia rimanere al mio fianco. Sembro non riuscire laddove altri sembrano avercela fatta. Non credo alla sfortuna e non inizierò certo adesso, perché so che qualcosa di buono per me domani c'è. Non so come si chiama, non so per quanto tempo resterà, ma chiunque sia, troverà un uomo sereno e in pace con se stesso. Che non ha nevrosi o conflitti da risolvere. Sono qui che mi godo quello che la vita mi ha dato è che mi darà domani.
"Sono come il sole a mezzogiorno, senza più nessuna ombra intorno"
– Jovanotti

E' notte alta e sono sveglio e più ti penso e più ti voglio...

venerdì 19 giugno 2015

Da qualche parte lessi una battuta che suonava più o meno così "Aspettarsi che la vita sia buona con te, solo perchè sei una brava persona è un po come pensare di essere al centro di un' arena e sperare che il toro non ti carichi contro solo perchè sei vegetariano".
Oppure mi viene in mente un racconto di Buzzati dal titolo "Una cosa che inizia per L" che, per farvela brevissima, narra di un mercante che sente bussare, di mattina, il medico che la sera prima aveva lui stesso allertato per un piccolo malore passeggero.
Questo medico, in compagnia di un omaccione, poco a poco e con domande sempre più specifiche chiede al mercante se si ricorda di esser stato aiutato qualche sera prima da un viandante, a rimettere sulla strada il suo carro rimasto impantanato per la pioggia incessante.
Il mercante all'inizio non capisce il perchè di quelle domande ma sente l'angoscia salire. Infatti di li a poco scopre che il viandante che lo aveva aiutato quella notte  era un lebbroso e che inavvertitamente lo aveva contagiato. Ecco perchè il malore e del perchè quella mattina il medico si è presentato con quell'omone grosso. Per dirgli con finto tatto iniziale e poi via via con cruda cattiveria, che era diventato uno sporco lebbroso e che avevano gia provveduto a bruciare il suo carro e il suo cavallo e che avrebbero fatto lo stesso con i suoi abiti e le sue cose dentro casa, non appena il mercante avesse indossato uno straccio e un campanaccio da mettere al collo, per avvisare del suo passaggio le persone circostanti.
Una storia un po' dura a pensarci bene.
La cosa che più mi colpì quando la lessi fu il fatto che il povero mercante non appena smise i suoi abiti, per indossare lo straccio e il campanaccio, inizio a ciondolare la testa e ad avanzare con passi lenti da infermo. Una trasformazione repentina da fiero mercante a sporco lebbroso e mentre si faceva largo nella piazza ripeteva che l'aver incontrato quel lebbroso, in quella notte piovosa non era colpa sua "E' stata una disgrazia, una grande disgrazia!"
Mi sento come quel povero mercante, o il bravo vegetariano al centro dell'arena. Continuo a chiedermi perchè, anche se in qualche modo so gia che non c'è un perchè, le cose accadono e basta.
Perchè? E ciondolo dentro casa come un deragliato, senza riuscire a dormire.
Perchè? E ho brividi su tutto il corpo.
Perchè? E penso a chi posso chiedere aiuto e vengono fuori nomi di persone vicine o che non vedo da tempo.
Penso a mia sorella, che è di la a casa sua, ma non voglio darle inutili preoccupazioni.
Penso al mio migliore amico che so che sta dormendo a casa e che se magari lo chiamassi verrebbe subito qui da me. Rinnegando come un turco, ma verrebbe. E questo mi fa un po ridere e un po piangere.
Penso perfino anche a una mia ex ragazza a cui voglio ancora bene.
E penso alla gente della piazza che nel racconto di Buzzati si fa largo al suono della campana legata al mio collo.
Penso a chi vive e gode della sofferenza altrui, ai falsi amici, a chi non sa chi sei e ti giudica.
Penso al fatto che li odio tutti.
Siete voi i lebbrosi.
Vaffanculo.

Il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette...

martedì 16 giugno 2015


Alla domanda "Perchè scrivi solo canzoni tristi?", Luigi Tenco rispose con preciso tempismo "Perchè quando sono felice esco!".
E il fatto che io non abbia scritto per un sacco di tempo è forse perchè me la sono passata bene.
Mi sembra un buon risultato.
Ma è altrettanto vero che se sto scrivendo adesso vuol dire che non è che vada tutto rose e fiori.
Sono diverse le cose che mi danno filo da torcere e che si stanno ammassando l'una sull'altra.
Affetti, lavoro, amicizie varie, le solite cose insomma. Quelle che tutti affrontiamo giorno per giorno.
Beh io giorno dopo giorno mi sto chiedendo quanto e quando cambierò il mio essere troppo buono in cambio di un sano cinismo e di un distacco dalle cose, che sempre di più sembrano essere requisiti fondamentali per la vita di tutti i giorni.
Chi nasce tondo non muore quadrato? Non so se crederci più.
Credo che la vita, vuoi o non vuoi, ti porta a smussare gli spigoli del carattere, a chiarire domande e a favorire risposte e io voglio cambiare la mia forma, ma conservare la mia ombra.
Tutto qua.