Lui buttò un soldino nel mare, lei lo guardò galleggiare...

sabato 19 marzo 2011

L'altro giorno non so che mi ha preso!
Entro nel mio studio, accendo il mixer, le casse, accendo il Mac, apro Garageband, credo due tracce, una per il piano elettrico e una per la voce, stampo il testo che da qualche giorno non vuole saperne di uscire dalla mia testa, provo gli accordi e premo Rec.
Mentre suono l'intro penso a Zelda, il videogioco. Ne fecero uno qualche anno fa con un taglio decisamente cartoon, infondendo al personaggio principale una nuova serie di espressioni e movenze tra le quali quella di girare gli occhi, se non tutta la testa, verso gli oggetti e le persone che sono interessanti, utili o addirittura necessari all'interno del gioco. In un primo momento mi sembrò una cosa strana perchè ero li che andavo su e giù per le strade di questo videogame ed era curioso come il mio piccolo eroe poligonale mostrasse attenzione ora per una persona, ora per un vaso e in entrambi i casi ritrovarsi a pensare: chissà che c'è dentro?
E mentre suono, durante questa veloce associazione mentale mi chiedo: perchè questa canzone ha catturato la mia attenzione? All'inizio non lo capivo ma continuando a suonare e cantare, diveniva sempre più chiaro. Mi è capitato già tante volte di ascoltare una canzone senza stare li consciamente a capire il testo, pensando semplicemente che era una bella canzone. Credo siano quei momenti in cui il nostro lato animale e istintivo, sfruttando un breve spiraglio, una via di fuga tra educazione, pregiudizi, esperienze ecc ecc, crea involontariamente una comuncazione diretta tra la fonte essenziale di noi e il mondo che ci circonda.
Quello che in maniera volgare e impropria in un qualsiasi reality verebbe apostofato come un "mi arriva, mi sei arrivato".
Quindi se tutto questo è vero, tutte quelle volte che guardo e riguardo qualcuno? Se fossi nel gioco dovrei pensare che quella persona potrebbe darmi qualcosa, essermi utile o avere un ruolo più o meno importante all'interno della mia storia.
Per farla breve, ora sto facendo caso a dove poso il mio sguardo come se fosse il naturale segnale che l'istinto mi da per dirmi "vai li" e mi diverto a incollare su questi sguardi, etichette di emozioni di base. Piacere, attrazione fisica, divertimento, fastidio, imbarazzo...
ma... forse... ora sto un po divagando...


Alla fine della fiera e di tutto questo giro di parole, ecco il frutto di un momento davvero davvero intenso.
Chi saprà prendersi tutta questa energia? :)

Lei che mi confonde poppa e prua, dov'è la mappa del tesoro per cercare un'isola, la tua...

martedì 15 marzo 2011

Con te sarò nuovo. Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, nel periodo in cui sto bene, in cui ho capito tante cose. Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto con la mia gioia. In questo periodo la mia vita è piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. Lo so che detto così suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di più. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi l'alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Io sto bene da solo ma quando ti ho incontrato è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu. Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donerò me stesso, cercherò di rendere il mio regalo più bello possibile ogni giorno. Mi costringerai ad essere attento. Degno dell'amore che provo per te. Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione... non sono solo innamorato di te, io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell'amare ci può essere anche una fase di innamoramento, ma non sempre nell'innamoramento c'è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima...
E' un breve stralcio di E' una vita che ti aspetto di Fabio Volo. Forse scontato e banale per molti ma tremendamente efficace secondo me e ho voluto riportarlo qui perchè rispecchia in pieno quello che sento oggi :)
PS
Per chi se lo stesse chiedendo la risposta è no ma credetemi, è solo un dettaglio.

Sul lungomare del mondo

lunedì 14 marzo 2011

Disorientato
Da oggi chiudo i conti col passato
I passi fatti e quelli che farò
Da oggi ogni giorno nascerò da zero
Non mi han convinto i pessimisti no
Non mi han convinto i disonesti no
Non son persuaso dai persuasori no
Io seguo il ritmo dei lampioni sul lungomare del mondo
E i bar che passan le canzoni

Sono tranquillo la pioggia poi fa posto al tempo bello
Così è da sempre e sempre resterà
E tutto cambia e tutto cambierà ancora
Dov’è finito il mio stupore oh?
Cosa s’impara dal dolore non so
Ma credo ancora
Che tutto un senso ha
E seguo il ritmo dei lampioni sul lungomare del mondo
del mondo

Disorientato
Da oggi chiudo i conti col passato
e conta solo quello che farò
da oggi ogni giorno io vivrò davvero
Dov’è finito il mio stupore oh?
Cosa s’impara dal dolore non so
Ma credo ancora
Che tutto un senso ha
E seguo il ritmo dei lampioni sul lungomare del mondo

E cerco un posto dove stendermi e guardar le stelle con te insieme a te
E tu, che stella sei?