All'improvviso senza preavviso si sente un pim-pam-pum! Un frikkettone forse drogato suona e non smette più...

giovedì 28 febbraio 2008

La seconda serata del festival è stata nettamente superiore alla prima. Tra tutti ho gia preso i singoli di Grignani, Cammariere, Venuti e Tiromancino. Certo, il festival in generale purtroppo non è riuscito a risollevarsi soprattutto se confrontato a un DopoFestival da panico con Elio e Lucilla (folle desiderio di queste mie notti sanremesi). Ma passiamo in rassegna le altre dieci canzoni in gara.
  • 21.18 Mario Venuti: Artista che seguo da un po, si presenta con una canzone nel suo classico stile poppettaro. Frase chiave: Io la canto a te a dispetto di ogni logica. Ti stupiresti di trovarti all'improvviso in vetta a un'emozione. (a un'emozione no, ma in classifica si o il contrario?!)
  • 21.38 Amedeo Minghi: Perchè era vestito da motociclista? E' venuto in moto? Allora Minghi siccome anche tu quest'anno hai azzeccato il titolo, prendi la moto e Cammina cammina. Frase chiave: Io ti difenderei, io ti difenderei, ti difenderei e sai che lo farei. (invece io ti ci manderei)
  • 21.56 Gio di Tonno & Lola Ponce: Lui è rimasto il gobbo di Notredame, lei invece è una stangona come tante. Il pezzo è talmente melenso e sanremese che potrebbe quasi vincere. Frase chiave: Lei- Il cuore è chimico che notte magica, tu lo sapevi mi hai gia incontrata. Lui- Non è possibile ma quanto sei bella, muoio di luce in fondo agli occhi. (e io muoio di diabete)
  • 22.18 Gianluca Grignani: Sono di parte lo ammetto, ma il Gringa mi piace sempre. Anche se non osa e non va oltre le sue solite produzioni. Promosso. Frase chiave: E spero che tu ovunque vada cammini nel sole, walking away with me. (Mitico!)
  • 22.30 Mietta: Bella, bella e ancora bella, altro che la Tatangelo! Certo della sua canzone non sentivamo assolutamente la mancanza, si lascia ascoltare non meno di altre ma il titolo ci sta tutto! Frase chiave: Tu baciami adesso e poi vedrai vedrai... (Cara Mietta, ti rivolgo lo stesso invito e poi vedrai...)
  • 22.45 Loredana Bertè: Una donna un mito, ma non ho ancora capito di che cavolo parla la sua canzone!!! Frase chiave: Solo tu solo tu mentre sai che l'arrivo imprevisto di un povero Cristo non ci salverà. (Loderana, la coca fa male lo dovresti sapere meglio di chiunque altro...)
  • 22.57 Little Tony: Canzone malinconica col suo incedere rock-blues. Personalmente, nonostante anche di questa canzone non ne sentivamo la mancanza, rimango colpito e un po emozionato. Mi porta a fare tutta una serie di pensieri vorticosi che mi lasciano sgomento, meglio soprassedere. Frase chiave: Riparto da qui e la chitarra suona dolcemente, non finisce qui. (e cmq grandissimo Little!)
  • 23.38 Tiromancino: I radiohead de no artri, con un brano spruzzato di Floyd e dall'alto tasso di sonnolenza. Peccato perchè l'idea era bella, magari cantata da Califano avrebe avuto un senso. Frase chiave: Tanto a me della musica non mi frega più niente questa è la mia rivincita, sono dirigente. (se la cantate in romanesco viene fuori uno stornello!!)
  • 0.02 Finley: Devo essere volgare? Mi state provocando vero? Gruppo inutile e musica inutile. Frase chiave: Momenti che ti lasciano un sorriso, ricordi, bellissimi. Pensieri che ti danno... ricordi. (ma andate a cagare!!)
  • 0.23 Sergio Cammariere: Secondo me è un folle a portare un pezzo così delicato e raffinato a un festival scontato e prevedibile. Lo fanno anche suonare per ultimo e lui non contento infila nel pezzo un assolo di Fabrizio Bosso e un suo virtuosimo al piano come se fossero perle per i porci. Frase chiave: E ora cosa non farò per amare, non mi chiedere perchè. L'amore non si spiega, tu sola sei per me. (Ti comprerò)
Dei giovani non parlo come avrete notato, anche perchè non riesco a spiegarmi come mai nella loro sezione ci sia gente più vecchia dei Finley che invece sono assurdamente considerati dei Big! La Guaccero è una bella ragazza ma la vedo poco avvezza al palco dell'Ariston, nonostante possa risultare simpatica. Per il resto che dire? Ci sorbiremo queste canzoni fino al 28 Marzo quando uscirà il nuovo disco di Vasco Rossi e saremo tutti costretti a sorbirci lui. Confido nella serata dei duetti dove chi sa suonare lo fa vedere e sentire. Attendo un Cammariere al varco infatti.

Dicon che faccio film penosi perchè lavoro col pene. Ma a me il pene mi da il pane...

martedì 26 febbraio 2008

Ebbene anche quest'anno si consumerà una mia personalissima tradizione e cioè la visione del Festival della canzone italiana. La prima serata si è conclusa ma devo dire di non essere per nulla soddisfatto. Sembra che il festival stia perdendo oltre alla musica, assente progressivamente ormai da anni, anche quel fascino tipico dell'evento che lo ha sempre caratterizzato. Anche se nazional-popolare e pieno di polemiche inutili e roba varia. Devo dire però che la partenza con l'omaggio a Modugno da parte di Gianni Morandi mi è piaciuta e non poco. Anche Chiambretti ha fatto del suo meglio nella sua apertura del festival, ma quando la palla è passata alle canzoni in gara è avveuta la debacle.
Vediamo cosa ci riserverà la puntata di stasera che tra l'altro vede i nomi di maggior interesse dal mio punto di vista.
Ma per adesso ecco cosa ne penso delle canzoni in gara ieri sera.
  • 21.27 Paolo Meneguzzi: Un insulto a tutto ciò che la musica come forma d'arte rappresenta. Frase chiave: Grande grande grande grande, ancora più di quell'immenso perchè nessuno al mondo è grande come te. (mio Dio)
  • 21.45 L'aura: Dico io ma ancora questa squallida imitazione di Elisa??? Stanno almeno ha azzeccato il titole della canzone. Frase chiave: C'è qualcuno la che ci aiuterà a dire basta? (ecco appunto ti aiuto subito io, Basta!)
  • 22.03 Toto Cutugno: Toto, mi sei sempre stato simpatico, ma non potevi startene a casa a contare i soldi che ti arrivano di Siae per L'Italiano? No eh? Frase chiave: E nel silenzio muoio dentro ti sto perdendo e sale il mio tormento. (anche il nostro)
  • 22.11 Frankie HI-NRG: Ma un lavoro serio questo qui non l'ha trovato ancora? Brutta canzone, com'è brutta la sua faccia e la sua maglietta. Frase chiave: Troppi furbetti nel nostro quartierino e tutti ci intercettano con il telefonino. (manco a Ballarò si sentono ste cose)
  • 22.27 Fabrizio Moro: Il vaschetto dei poveri, ma povero per davvero. Cazzo ma almeno i pantaloni poteva ricomprarli?! Si è presentato alla stessa identica maniera dell'anno scorso. La canzone? Frase chiave: Stasera sei lontana mentre io penso a te. Eppure sei vicina a me non chiedermi perchè. (inceve me lo chiedo il perchè. Perchè?)
  • 22.48 Anna Tatangelo: Odio tutto ciò che questa ragazzina rappresenta. Ragazzina che a soli ventuno anni sembra una 40enne che fa di tutto per sembrare 30enne. E pensare che oggi molte donne hanno uno o più tratti in comune con questa qui. Non mi fate parlare della canzone vi prego. Frase chiave: prendetene una dal mazzo (fanno ribrezzo un po tutte)
  • 23.11 Michele Zarrillo: Quando era giovane aveva quei maledetti occhiali che lo facevano sembrare vecchio. Adesso che è vecchio quegli occhiali lo fanno assomigliare a Frankie HI-NRG. Non ho capito chi dei due sta peggio. Frase chiave: Mi raggiungeresti ancora per fare l'amore bene, per costeggiare il mare o per vedere l'ultimo film insieme. (Requiem)
  • 23.50 Eugenio Bennato: E chi cazzo è? Si gioca la carta della musica etnica mettendo nella stessa canzone i vari dialetti del sud. Così li acchiappa un po tutti e questa estate le serate sono assicurate. Frase chiave: C'è una musica che batte come batte forte il cuore, di chi parte contadino ed arriverà terrone. (100mila volte meglio il fratello Edoardo)
  • 00.14 Max Gazzè: Se pensava di tornare a vender qualche disco con questa canzone la vedo un po dura. Frase chiave: Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa. Ti ho chiamata solo per sentirti e basta... (ecco, forse basta)
  • 00.37 Tricarico: Lo reputavo un idiota prima e lo reputo un idiota adesso. Vuole una vita tranquilla? Allora che restasse a casa, così anche noi stiamo tranquilli come vorrebbe lui. Era talmente stonato che stava quasi per diventare intonato. Frase chiave: Voglio una vita tranquilla. (Poni fine alle tue pene ti prego)

Le cose che salvo sono indiscutibilmente il Dopofestival di Elio che è semplicemente geniale. A proposito il nuovo disco è spaziale. Lucilla, la bionda Andrea Osvart perchè ha degli occhi da perder la testa e Chiambretti perchè prova a far ridere dove invece c'è da piangere.

Scion scion, scion scion...

domenica 24 febbraio 2008


Concludo questa bella serata uccidendomi con Deborah's Theme di Morricone. Tra le coperte del letto, mi lascio finire da queste note sospirate e dai rimasugli di alcool e risate che hanno colorato questa serata inaspettata. Chi l'avrebbe mai detto... Quante cazzate avrò detto? Di quanti sguardi mi sarò innamorato?
No basta! Devo cambiare musica, potrei finire davvero così stanotte. Non so se conoscete Once Upon a Time In America sempre dell'inarrivabile Morricone, ma posso assicurarvi che in un minuto e quarantotto si può davvero morire.

But i'm a creep, i'm a weirdo. What the hell am i doing here?

mercoledì 20 febbraio 2008

Me ne stavo seduto su una poltrona in vimini nella zona relax della palestra, dopo aver portato a termine tutta la scheda degli esercizi, sudato e accaldato con Thom Yorke che mi urlava nelle orecchie. Sarò rimasto li per dieci minuti buoni osservando le persone che scendevano e salivano le scale tra sala e gli spogliatoi. Per un breve istante se avessi avuto una mitraglietta avrei ceduto all'istinto di fare una carneficina. Certo magari i Nirvana mi avevano leggermente aiutato in questo folle pensiero che comunque in un istante è scivolato via. Comincio a pensare a cosa fare dopo. Che ne dici Mirko, ti va un film? Devi recuperare Caos Calmo che non hai ancora visto! Mmm, ok ci sto. Non so perchè ma la cosa mi esalta. Palestra, qualcosa di frugale e veloce e poi cinema. Mentre faccio il biglietto mi sorprende la quantità di persone che c'è e molti tra l'altro erano per lo stesso mio film. Mi siedo proprio un secondo prima che cominci. Il film mi scorre veramente bene ma forse è complice la mia curiosità per questa storia tanto chiacchierata. La prima volta che sentii parlare del libro è stato proprio alla sua uscita, a Deejay chiama Italia dalla Bignardi. Mi ricordo anche che mi disturbò l'idea di questa persona che mentre salvava dall'annegamento una donna contemporaneamente perdeva prematuramente sua moglie. Il film è tutto il contrario di quanto mi aspettavo e cioè un film molto più drammatico e doloroso mentre per assurdo riesce ad essere anche un pelo brillante. C'è una scena però che mi colpisce. Moretti è in giro per la città in macchina di notte, riflette su questa sua nuova condizione. Finalmente sta accettando e lasciandosi dietro tutta questa triste storia. Sta fuggendo da una specie di seduta terapeutica di gruppo per chi ha perso un coniuge. Ne esce insoddisfatto ma prima di tornare alla macchina sviene. Come si riprende appunto comincia a vagare nella notte fino a quando a un certo punto non ce la fa e scoppia in lacrime. Ecco li mi sono rivisto. Normalmente sono solito girare a vuoto con la macchina di sera, quasi sempre se sto ascoltando della musica o se sto riflettendo su qualcosa. A volte faccio il giro davanti alle aiuole dei miei palazzi come un deficiente con la radio a tutto volume!? Scatta l'immedesimazione col film e improvvisamente trovo diversi punti in comune tra la sua storia e la mia. Anche io come moretti mi sono ritrovato in macchina a rimuginare. A fare cose apparentemente senza senso, a staccare quasi del tutto dal lavoro. Oppure a cercare un modo e un mondo tutto mio, fatto magari di piccoli rituali, per affrontare quello che non riuscivo a capire, fino ad arrivare alla famosa scena di sesso tra Moretti e la Ferrari. Intensa, carnale, cruda, punitiva in un certo senso. Non in quest'ordine ovviamente...
Il film si chiude con uno scambio tra padre e bimba che diventa una sorta di mia personale morale.
Le cose bisogna dirsele, sempre.

Quando la notte spegne tutto e distrutto io mi butto in questi sogni miei...

sabato 16 febbraio 2008

In questi ultimi giorni sento una sorta di urgenza comunicativa come mai prima d'ora. Ho come la sensazione di dire un sacco di cose e di dirle male. Come una dislessia tra pensiero e parola e più banalmente faccio errori di sintassi. Chissà da che dipende veramente. Una cosa la sento dentro come una verità scolpita nella pietra. Sono contento! Si, mi manca qualcosa incastrato tra quello che ho perso e quello che vorrei, ma il positivismo mi scorre nelle vene. Per dirla alla Rocco Tanica sono pervaso da un senso di allegrezza.

Charlie fa surf

Vorrei morire a questa età
vorrei star fermo mentre il mondo va
ho quindici anni
Programmo la mia drum-machine
e suono la chitarra elettrica
vi spacco il culo
è questione d’equilibrio
non è mica facile

Charlie fa surf, quanta roba si fa
MDMA
ma le mani chiodate se
Charlie fa skate, non abbiate pietà
crocifiggetelo, sfiguratelo in volto
con la mazza da golf
alleluja alleluja

Mi piace il metal, l’r'n’b
ho scaricato tonnellate di
filmati porno
e vado in chiesa e faccio sport
prendo pastiglie che contengono
paroxetina
Io non voglio crescere
andate a farvi fottere

Charlie fa surf, quanta roba si fa
MDMA
ma le mani chiodate da
un mondo di grandi e di preti fa skate
non abbiate pietà
una mazza da baseball
quanto bene gli fa
alleluja alleluja

...dalla stessa parte mi troverai.

giovedì 14 febbraio 2008


A tutte le persone che ho amato, e che quindi amo ancora oggi. Agli amici che ho perduto a quelli che non ho mai capito, a quelli che ho ritrovato solo dopo e quelli che sembrano esserci da sempre. Alle ragazze che non ho mai baciato nonostante fossi innamorato di loro, a quelle che non ho saputo amare, a quelle che ho amato perchè lo volevano loro e a quelle che mi hanno voltato lo sguardo quando ne avevo bisogno. Anche a chi non ha mai telefonato a chi crede di avere un rapporto speciale e chi non mi parla più. Questa canzone è per tutti loro ma soprattutto per me, che da solo ho saputo riprendermi per tornare sereno e per essere più forte, perchè c'è chi ha bisogno di me.


PS
Le prossime saranno decisamente più allegre lo prometto ;-)

domenica 10 febbraio 2008

Caro amico un giorno andremo sul pianeta terra.
E' logico immaginare che altri come noi
saranno la, vivi!

Dove sono i tuoi occhi e la tua bocca, forse in Africa che importa...

sabato 9 febbraio 2008

Giornata di alti e bassi quella di oggi. Di silenzi, di strade, di emotività varie. Non è successo niente di particolare, ho cercato di essere equidistante da tutto, anche se non ci sono riuscito in pieno. Un po come quando nell'ora di ginnastica per posizionarci bene in palestra ci facevano allargare le braccia. Non so perchè ma questa immagine mi insegue da diversi giorni. Equidistante... Stamattina ripongo tutte le mie speranze in un microfono, come se fosse il santo graal. Voglio registrare la mia voce in maniera diversa, con più calore per l'esattezza perchè quello che voglio dire ha bisogno della massima fedeltà. Vediamo cosa ne viene fuori domani. Per il resto continuo a gettare sassi nell'acqua per vedere quanti di quei cerchi ritornano a riva. Sono fermo in riva a contare i cerchi e a contarmi le parole. Caos calmo? Mi piace come definizione di quanto sto vivendo. Incertezza e completa disorganizzazione emotiva, calma e lucidità per non sentirmi in balia delle onde. Credo che andrò a vederlo, sono curioso sinceramente anche perchè so che non leggerò il libro! Credo di aver bisogno di storie, di messaggi, di cogliere quello che so girare nell'aria di camera mia. Voglio riflettere, confrontarmi, parlare a capire che la vita non è il fine settimana. Deve esserci un modo diverso di sentire lo scorrere del tempo. Se potessi mi collegherei con tutte le persone che mi capita di incontrare per leggerle e sfamarmi delle loro storie, del loro pensare. Forse anche per colmare quel vuoto che sento dentro di me. Il lavoro mi darà nuovamente una mano in questo. Forse uno degli aspetti più affascinanti del mio mestiere, dopo quello del viaggio, è proprio quello di poter incontrare centinaia di persone diverse. Ognuna col suo bagaglio personale, col suo messaggio. Tutti quanti noi trasmettiamo un messaggio quando parliamo o siamo in compagnia, ma anche se non facciamo niente e stiamo zitti e fermi. E' il messaggio base di noi, di quello che siamo. Io non ho capito ancora cosa arriva di me in questo periodo. Cosa potrebbe avvertire una persona se mi conoscesse adesso? Per adesso lascio volutamente la domanda senza risposta.
Adesso metto su un po di musica e suono un po di chitarra illudendomi di essere un Pino Daniele qualunque.

E se ci trasformiamo un pò è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi...

giovedì 7 febbraio 2008

L'avrò scritto 10, 100, 1000 volte, ma quando c'è il Vento io mi sento un altro. Sarà che forse Vento è il mio secondo nome, mia mamma dice sempre che quando ero piccolo correvo sotto e sopra per la casa non emettendo un suono se non quello del mio passaggio, esattamente come il Vento e mi chiamava così. Vento poi è nella lunga lista di parole per me affascinanti che raccolgo in un particolare taccuino. Spesso sono parole che mi suscitano emozioni così forti da farmi brillare gli occhi. Diverso tempo fa scrissi una canzone dal titolo Le giornate di Vento. Una litania ve lo assicuro ma che con i moti musicali di adesso forse con un paio di chitarre distorte e oscure e con una ritmica psicotica sotto, potrebbe avere una grossa chance tra le produzioni folli e indipendenti di certe etichette. Concludo questo intervento dicendo che oggi ho ricevuto uno dei più bei regali della mia vita. Eeeeeee dirà qualcuno... ebbene si! Qualche giorno fa facevo un giro su eBay (pericolossimo fare dei giri su eBay) e, non so come ne tanto meno perchè, mi ritrovo davanti a tre inserzioni. La prima parlava di un MiniCd promozionale rarissimo contente alcune versioni live, di cui alcune non edite sui Live ufficiali, di... (il nome mettetelo voi tanto sapete chi è), la seconda era la versione spagnola in vinile (VINILE!!!) del mio disco preferito per eccellenza di quell'artista che non nomino mai soprattutto da queste parti perchè per l'appunto sapete chi è. Terza inserzione è la versione italiana dello stesso album, sempre in VINILE, nel suo box originale con libricino dei testi e poster sempre originale, sempre di quel cantantucolo li. Secondo voi non compravo il tutto? Esatto, ed era talmente tanto originale, che addirittura era nuovo! Stamattina decido di spacchettare il pacco, che tra l'altro è arrivato ieri, per verficarne il contenuto. Movimenti calmi e controllati al millimetro e concentrazione massima per la sacralità del momento. Il box è ancora col cellophane originale del '90, praticamente il disco è nuovo. Un vero miracolo. Non ho avuto il coraggio di aprirlo. E non lo farò nei prossimi giorni.
Penso che lo farò a casa nuova, quando avrò uno stereo della madonna, e soprattutto l'occasione e/o la persona speciale per ascoltarlo per la prima volta.
Penso che sarà bellissimo avere una nuova prima volta con qualcuno oltre a quella prima volta con qualcuno, oltre alla mia prima volta.

La smetto di scrivere stronzate ok!

Resto, resto a letto...

martedì 5 febbraio 2008


Sono brani dal ritmo Bossa più o meno e siccome ce n'è più di uno allora sono Bossi. Ma sono anche brani Fini. Insomma ecco perchè l'ho chiamata >BossiFini<. Anche se, nel caso del pezzo di Raf, possiamo dire si tratti di un pezzo RafFinato... No eh... vabbè la smetto. Buon ascolto ;-)

Ma t'allontana dalla base e rischi di non tornare più col jazz...

lunedì 4 febbraio 2008

Fine di settimana unplugged, ma non solo perchè sto vedendo e ascoltando Britti nel suo ultimo lavoro discografico, ma anche per la sensazione che mi porto dietro da un paio di giorni. Che è appunto quella di uno stacco, di mancanza di corrente. Morbida per certi versi e comunque voluta e cercata. Complici alcuni pensieri sparsi che mescolandosi creano questo mood ovattato e agrodolce con brevi fughe malinconiche. E' una chitarra che suona il suo musicista invertendo quella legge non scritta che vede il musicista controllare lo strumento e non viceversa. Non so se avrei il coraggio di staccare veramente, anzi a pensarci bene non ce l'ho, punto! Di sicuro non riuscirei a perdermi nelle terre selvagge alla ricerca di una qualsivoglia purezza e saggezza superiore, come il protagonista di Into the wild. Film che ho visto questo sabato, come testimonia anche il post precedente.
Ho pensato in macchina delle cose che avevo in mente di scrivere qui sul blog. L'iPod poi sembrava venirmi incontro selezionando i pezzi giusti. Che cosa assurda questa vero? Come se un pezzo di ferro potesse avere un'anima o una sensibilità. Peccato però non aver avuto una presa usb nelle tempie. Perchè tutto quello che avevo praticamente gia composto nella testa non ho potuto riversarlo o salvarlo da nessuna parte. Facciamo che ve l'ho scritto lo stesso, così sono contento. In fondo perchè avere un blog e scrivere le proprie impressioni? Come dicevo a Massimo, un'esigenza che condivido col protagonista dell'ultimo libro di F.Volo è la libertà di esprimere la propria emotività. Senza scrupoli o menate varie a frenare questo moto. Ho un forte bisogno di fare questo eh eh, e chiedo scusa a Massimo e a chi si è ritrovato con me di fronte e con una 0,2 bionda sotto il mento finita a separarci. Magari certe volte mi lascio andare un po troppo.

PS
Leggerò Alta Fedeltà. Adesso sono motivato.

Società (Society)

domenica 3 febbraio 2008

E' un mistero per me
Abbiamo un'avidità, ma che abbiamo accettato
Pensi di dover volere più di quello di cui hai bisogno
Finchè non hai tutto non sarai libero

Società, sei una razza folle
Spero che tu non sia sola, senza di me

Quando vuoi più di quello che hai, pensi di avere bisogno
Quando pensi più di quello che vuoi, i tuoi pensieri cominciano a svuotarsi
Penso di dover trovare un posto più grande
Perchè quando hai più di quello che pensi, hai bisogno di più spazio

Società, sei una razza folle
Spero che tu non sia sola, senza di me

Ci sono quelli che pensano, più o meno, meno è di più
Ma se meno è di più, come fai a tenere il punteggio?
Significa che per ogni punto che fai scendi di livello
E' un po' come cominciare dalla cima
E non puoi farlo

Società, sei una razza folle
Spero che tu non sia sola, senza di me
Società, davvero folle
Spero che tu non sia sola, senza di me
Società, abbi pietà di me
Spero che tu non ti arrabbi, se non sono d'accordo
Società, davvero folle
Spero che tu non sia sola

Senza di me...