Dicon che faccio film penosi perchè lavoro col pene. Ma a me il pene mi da il pane...

martedì 26 febbraio 2008

Ebbene anche quest'anno si consumerà una mia personalissima tradizione e cioè la visione del Festival della canzone italiana. La prima serata si è conclusa ma devo dire di non essere per nulla soddisfatto. Sembra che il festival stia perdendo oltre alla musica, assente progressivamente ormai da anni, anche quel fascino tipico dell'evento che lo ha sempre caratterizzato. Anche se nazional-popolare e pieno di polemiche inutili e roba varia. Devo dire però che la partenza con l'omaggio a Modugno da parte di Gianni Morandi mi è piaciuta e non poco. Anche Chiambretti ha fatto del suo meglio nella sua apertura del festival, ma quando la palla è passata alle canzoni in gara è avveuta la debacle.
Vediamo cosa ci riserverà la puntata di stasera che tra l'altro vede i nomi di maggior interesse dal mio punto di vista.
Ma per adesso ecco cosa ne penso delle canzoni in gara ieri sera.
  • 21.27 Paolo Meneguzzi: Un insulto a tutto ciò che la musica come forma d'arte rappresenta. Frase chiave: Grande grande grande grande, ancora più di quell'immenso perchè nessuno al mondo è grande come te. (mio Dio)
  • 21.45 L'aura: Dico io ma ancora questa squallida imitazione di Elisa??? Stanno almeno ha azzeccato il titole della canzone. Frase chiave: C'è qualcuno la che ci aiuterà a dire basta? (ecco appunto ti aiuto subito io, Basta!)
  • 22.03 Toto Cutugno: Toto, mi sei sempre stato simpatico, ma non potevi startene a casa a contare i soldi che ti arrivano di Siae per L'Italiano? No eh? Frase chiave: E nel silenzio muoio dentro ti sto perdendo e sale il mio tormento. (anche il nostro)
  • 22.11 Frankie HI-NRG: Ma un lavoro serio questo qui non l'ha trovato ancora? Brutta canzone, com'è brutta la sua faccia e la sua maglietta. Frase chiave: Troppi furbetti nel nostro quartierino e tutti ci intercettano con il telefonino. (manco a Ballarò si sentono ste cose)
  • 22.27 Fabrizio Moro: Il vaschetto dei poveri, ma povero per davvero. Cazzo ma almeno i pantaloni poteva ricomprarli?! Si è presentato alla stessa identica maniera dell'anno scorso. La canzone? Frase chiave: Stasera sei lontana mentre io penso a te. Eppure sei vicina a me non chiedermi perchè. (inceve me lo chiedo il perchè. Perchè?)
  • 22.48 Anna Tatangelo: Odio tutto ciò che questa ragazzina rappresenta. Ragazzina che a soli ventuno anni sembra una 40enne che fa di tutto per sembrare 30enne. E pensare che oggi molte donne hanno uno o più tratti in comune con questa qui. Non mi fate parlare della canzone vi prego. Frase chiave: prendetene una dal mazzo (fanno ribrezzo un po tutte)
  • 23.11 Michele Zarrillo: Quando era giovane aveva quei maledetti occhiali che lo facevano sembrare vecchio. Adesso che è vecchio quegli occhiali lo fanno assomigliare a Frankie HI-NRG. Non ho capito chi dei due sta peggio. Frase chiave: Mi raggiungeresti ancora per fare l'amore bene, per costeggiare il mare o per vedere l'ultimo film insieme. (Requiem)
  • 23.50 Eugenio Bennato: E chi cazzo è? Si gioca la carta della musica etnica mettendo nella stessa canzone i vari dialetti del sud. Così li acchiappa un po tutti e questa estate le serate sono assicurate. Frase chiave: C'è una musica che batte come batte forte il cuore, di chi parte contadino ed arriverà terrone. (100mila volte meglio il fratello Edoardo)
  • 00.14 Max Gazzè: Se pensava di tornare a vender qualche disco con questa canzone la vedo un po dura. Frase chiave: Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa. Ti ho chiamata solo per sentirti e basta... (ecco, forse basta)
  • 00.37 Tricarico: Lo reputavo un idiota prima e lo reputo un idiota adesso. Vuole una vita tranquilla? Allora che restasse a casa, così anche noi stiamo tranquilli come vorrebbe lui. Era talmente stonato che stava quasi per diventare intonato. Frase chiave: Voglio una vita tranquilla. (Poni fine alle tue pene ti prego)

Le cose che salvo sono indiscutibilmente il Dopofestival di Elio che è semplicemente geniale. A proposito il nuovo disco è spaziale. Lucilla, la bionda Andrea Osvart perchè ha degli occhi da perder la testa e Chiambretti perchè prova a far ridere dove invece c'è da piangere.

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