Dove sono i tuoi occhi e la tua bocca, forse in Africa che importa...

sabato 9 febbraio 2008

Giornata di alti e bassi quella di oggi. Di silenzi, di strade, di emotività varie. Non è successo niente di particolare, ho cercato di essere equidistante da tutto, anche se non ci sono riuscito in pieno. Un po come quando nell'ora di ginnastica per posizionarci bene in palestra ci facevano allargare le braccia. Non so perchè ma questa immagine mi insegue da diversi giorni. Equidistante... Stamattina ripongo tutte le mie speranze in un microfono, come se fosse il santo graal. Voglio registrare la mia voce in maniera diversa, con più calore per l'esattezza perchè quello che voglio dire ha bisogno della massima fedeltà. Vediamo cosa ne viene fuori domani. Per il resto continuo a gettare sassi nell'acqua per vedere quanti di quei cerchi ritornano a riva. Sono fermo in riva a contare i cerchi e a contarmi le parole. Caos calmo? Mi piace come definizione di quanto sto vivendo. Incertezza e completa disorganizzazione emotiva, calma e lucidità per non sentirmi in balia delle onde. Credo che andrò a vederlo, sono curioso sinceramente anche perchè so che non leggerò il libro! Credo di aver bisogno di storie, di messaggi, di cogliere quello che so girare nell'aria di camera mia. Voglio riflettere, confrontarmi, parlare a capire che la vita non è il fine settimana. Deve esserci un modo diverso di sentire lo scorrere del tempo. Se potessi mi collegherei con tutte le persone che mi capita di incontrare per leggerle e sfamarmi delle loro storie, del loro pensare. Forse anche per colmare quel vuoto che sento dentro di me. Il lavoro mi darà nuovamente una mano in questo. Forse uno degli aspetti più affascinanti del mio mestiere, dopo quello del viaggio, è proprio quello di poter incontrare centinaia di persone diverse. Ognuna col suo bagaglio personale, col suo messaggio. Tutti quanti noi trasmettiamo un messaggio quando parliamo o siamo in compagnia, ma anche se non facciamo niente e stiamo zitti e fermi. E' il messaggio base di noi, di quello che siamo. Io non ho capito ancora cosa arriva di me in questo periodo. Cosa potrebbe avvertire una persona se mi conoscesse adesso? Per adesso lascio volutamente la domanda senza risposta.
Adesso metto su un po di musica e suono un po di chitarra illudendomi di essere un Pino Daniele qualunque.

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