Perchè le cose non vanno mai come vuoi tu, anzi è più facile cambino ancora di più...

giovedì 26 febbraio 2009

Senti una canzone e pensi che abbia detto tutto. Aspetti che finisce e ti accorgi che ti ha tolto le ultime sudate certezze, la musica è così. Non c'è mai la canzone giusta per quello che ti gira dentro. Forse non esiste e forse è il motivo che ci spinge a scriverne sempre di nuove. Un uccello sulla punta più estrema di un tetto, tra il caldo tepore che le ali conservano nel petto e la voglia di vento che solo in volo puoi sentire.

Sincerità, un elemento imprescindibile...

venerdì 20 febbraio 2009


Andiamo velocemente a microrecensire le altre canzoni in gara in questo festival bonolisiano. A dopo il festival per tutta una serie di considerazioni sparse, compresa la vittoria di Marco Carta.

Marco Masini - L'Italia
Per marco non sono e non sarò mai obiettivo quanto basta. Nutro un affetto tale nei suoi confronti, che gli ho perdonato tante e tante cazzate nel passato. Devo però dire che questa nuova canzone mi lascia interdetto. Sembra il ritorno al Masini di una volta, quello arrabbiato, indignato, che grida con forza un disagio. Peccato che il tema è troppo vicino al qualunquismo da bar. Sicuramente avrà il suo riscontro, ma mi sarei aspettato da lui qualcosa di un po più poetico e perchè no, anche ironico.
Verso chiave: L'italia è un paese che c'ha rotto i coglioni. Come darti torto Marco? Il caffè lo vuoi macchiato? Oggi fa freddo e vero? Oh ma lo sai che è caduto il PD? Si stava meglio quando si stava peggio eh...

Nicky Nicolai & Stefano Di Battista - Più sole
Il testo è di Jovanoti, la musica di Di Battista e la voce è della moglie. Voce che adoro tra l'altro. Il pezzo è appunto solare e allegro, sereno mi verrebbe da dire, con quelle cadenze jazz che donano eleganza e classe. Il pezzo non è stato capito più di tanto, ma c'era da aspettarselo. In Italia la cultura musicale non esiste, infatti vincerà Marco Carta.
Verso chiave: Ho deciso di andare a cercare la gioia fin dentro al dolore più grande. L’amore è la mia unica energia, l’amore sarà legge nella vita mia, la voglia l’incoscienza la pazzia. Più sole, più sole... Nicky, sei uno speldore :)

Povia - Luca era gay
Povia è un furbetto e in questo è simile al suo patron Bonolis, che lo ha voluto in questo festival come ennesima carta procura ascolti. Perchè ricordiamoci questo festival doveva assolutamente riportare lo share oltre certe soglie, pena la concreta possibilità di non rivederlo l'anno prossimo. La canzone ha suscitato polemiche assurde solo per il titolo, tanto da spingere Povia a non pubblicarlo su Tv Sorrisi e Canzoni, giusto per aumentare l'hype (leggasi attesa). Una volta ascoltata la canzone, ci si accorge che è stato fatto tanto chiasso per "quasi" niente. Vi lascio un link dove potete trovare una analisi che il larga parte condivido.
Verso chiave: Questa è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione. Esatto, solo un furbacchione. Sparirà presto.

Patty Pravo - E io verrò un giorno la
Note alla Édith Piaf, per una canzone difficile. Sia come concetti che come altezze vocali. Mi verrebbe da dire che è un passo falso nella carriera della nostra Nicoletta, forse anche perchè era difficile eguagliare o superare la bellissima "E dimmi che non vuoi morire".
Verso chiave: E io verrò un giorno la. Patty, ma se ci venissimo noi un giorno la da te???

Pupo, Paolo Belli, Youssou N'Dour - L'opportunità
Oggi volevo fare il serio, ma con questo mix acido di gente che canta per non si sa quale motivo insieme, non ce la faccio. Davvero, credetemi. Paolo Belli gode di tutta la mia stima, ma davvero non capisco cosa ci faccia li in mezzo. N'Dour non ne parliamo, sembra Biagio Antonacci dipinto di nero. E Pupo? No, Pupo non può cantare una canzone per chiedere soldi, perchè Pupo i soldi se li gioca e lo sa tutta l'Italia. Ma come cazzo pretende? E' da pazzi!!!
Verso chiave: Caro amico sconosciuto io mi sento combattuto. Caro Pupo, io mi sento combattuto se venire la e finirti con le mie mani oppure no.

Francesco Renga - L'uomo senza età
Svolta clamorosa di Renga. Romanza piacevole e lontana dai vari Safina e Bocelli che cominciano un po a puzzare, a mio avviso. Avrebbe potuto vincere se non l'avesse gia fatto nell'altro festival di Bonolis, peccato. Le Cartine sono più forti della musica.
Verso chiave: Dilegua o notte. Chiara citazione della Turandot di Giacomo Puccini. Sapete che Renga la canta in una tonalità ancor più alta della celebre partitura tenorile classica? No? Adesso lo sapete!

Tricarico - Il bosco delle fragole
Come direbbe il mio amico Massimo: "Dopo Carico, Bi-carico c'è Tri-carico". Anche lui è un furbetto che gioca con l'immagine che si è costruito con gli anni. Col particolare che forse è pazzo per davvero. Il pezzo? A conti fatti preferivo di gran lunga quello della vita tranquilla, che oggi mi sento di rivalutare pienamente. Questo è un tentativo di scalata radiofonica e basta.
Verso chiave: Sono cane, cane canissimmo. Meno male che lo sai!

Iva Zanicchi - Ti voglio senza amore
Facciamo i seri. La Zanicchi voleva cantare una canzone "alla Mina", una canzone sul sesso, con arie che ricordano vagamente quel periodo di Mina. Peccato che per Iva che lei non è Mina. E poi non ti pui presentare con quella panza e quel culo, vestita di nero, con un agghiacciante occhio, come a formare una terza enorme tetta, sul petto! No non puoi! Ha fatto bene Benigni a sbeffeggiarti.
Verso chiave: Ti voglio senza amore, ti voglio senza niente. Manco un po di sugo? Niente niente? Almeno un po di sale metticelo!

Ora in scena va, l'uomo senza età...

mercoledì 18 febbraio 2009

Usando un verso a caso (ma proprio a caso eh) tra le tante canzoni presentate mi verrebbe di parafrasare così: E' un festival quel di Sanremo che c'ha rotto i coglioni. Ma è un festival quel di Sanremo che si tuffa nel mare, è una canzone che vogliamo tornare a cantare".
Mi tocca e vi toccano le mie micro recensioni sulle canzoni di questo 59° festival della canzone italiana. Il festival al di la della sua anzianità e bruttezza rimane una tradizione da difendere a spada tratta. Abbiamo rischiato di non vederlo per le varie diatribe su diritti e soldi in generale e se ciò fosse accaduto avrebbe lanciato un segnale gravissimo sulla situazione della cultura musicale in Italia. Soprattutto se messa in prospettiva dello lo stop di questa estate del Festilvabar. Viva il festival di Sanremo, ne sono da sempre un fermo sostenitore nonostante la musica mediocre che sforna in grandissima quantità anno dopo anno. In gran quantità ma non nella sua totalità. Prendendo tutto quello che di meraviglioso è passato su questo palco viene fuori a mio avviso lo splendido ritratto della nostra italianità (che fu?). Il fuoco di quell'arte che il mondo da sempre ci invidia.
Ma bando alle ciance, e passiamo in rassegna la prima metà dei Big in gara in un rigoroso ordine alfabetico che vede sotto il mio riflettore nientepopòdimenochè:

Afterhours - Il paese è reale
Coraggiosa partecipazione di questo più che famoso gruppo rock della scena underground italiana. Coraggiosa anche per il tipo di rock da loro proposto. Peccato per una esibizione non particolarmente eccelsa, infatti li hanno segati subito.
Verso chiave: Piangi fermo in autostrada, inseguivi una cazzata, era splendida e dorata, fresca e avvelenata. Quindi, una cazzata.

Al Bano Carrisi - L'amore è sempre l'amore
Al Bano, che cosa ti devo dire? Che cosa ti deve dire più l'Italia intera? Che cosa? Diccelo tu, per favore!
Verso chiave: C'è qualche cosa di romantico, appassionante ed incredibile e che mi travolgerà. Esatto Al Bano, esatto, che cosa sarà? Riesci a capire? Aspetta che mi avvicino di più così leggi meglio la targa!

Alexia feat Mario Lavezzi - Biancaneve
Sarà che a me questa macrocefala non è mai piaciuta. Sarà che ho sempre ritenuto la sua voce a dir poco volgare e senza nessun talento, se non una insulsa e scontata potenza vocale da rosticceria. Sarà che in pratica mi sta sul cazzo...
Verso chiave: Senza te, senza te, senza te, senza te, ma dove vado amore? Facciamo come Marzullo, ti sei fatta la domanda? Mo datti una risposta va.

Marco Carta - La forza mia
Pezzo scorrevole, piacevole, un po ramazzottiano, ma comunque tutto troppo usa e getta. Il sabbiato c'è, le Cartine pure che per chi lo stesse sospettando, si, sono le fan di Marco Carta si. Che dire, pure lui non è che mi sta proprio simpatico, il pezzo è simile a tanti altri su quel genere, solo una cosa non posso perdonargli. "Quel gancio in mezzo al cielo" di baglionana memoria che proprio non mi va giù. Sarà una giusta citazione, il nuovo che avanza, sarà che Maria De Filippi sta distruggendo insieme a Moccia questo paese. Sarà...
Verso chiave: Quando tutto sembrava ormai spento, nel mio mondo volevo te. Io no! Carta, ma farti i cazzi tuoi!?

Sal Da Vinci - Non riesco a farti innamorare
E che ti devo Sal, se non ci riesci statti a casa no?! Ma invece no, tu ce lo devi cantare per bene davanti a milioni di italiani!!! Noi che siamo buoni ti facciamo fare, anche perchè siamo curiosi di ascoltare questa nuova perla di scrittura del tuo padrino (aggettivo più che mai azzeccato) Giggggi D'Alessio.
Verso chiave: Non riesco a farti innamorare. Sal, hai provato a far gambizzare i famigliari? Magari cambia idea, sai tante volte...

Dolcenera - Il mio amore unico
Ma lo sai che un paio di colpi glieli darei? La canzone la ascoltavo questa mattina in macchina su radio Deejay, mi piace quel riff vocale. Una virata verso un pop diverso dalle precedenti produzioni che però davano più risalto alle sue doti di interprete e a una vocalità davvero spiccata.
Verso chiave: La mia bocca è qui giuda irresistibile, chiudi gli occhi e poi un respiro. Homer sbavando direbbe "Mmmm, Dolcenera..."

Gemelli DiVersi - Vivi per miracolo
Allora, io nomino i Gemelli DiVersi perchè sono quelli che in questi giorni mi sono arrivati di meno. Può andare come motivazione? No? Devo per forza di cose sparare sulla crocerossa?
Verso chiave: Per chi cresce a mazzate date da un alcolizzato, per il figlio che è scappato e per quello che l'ha ammazzato, per chi ha sentito sulla gola un coltello, per le vergini vendute come carne da macello. E per noi che sentiamo tutto sto schifo niente??

Fausto Leali - Una piccola parte di te
Occhei, abbiamo capito! Fare il padre è difficile, fare i figli pure. Non c'è comunicazione, non ci sono ospizi adeguati ecc ecc. Ma perchè non cantare qualcosa di un po più allegro? il brano è talmente sanremese che fa quasi tenerezza.
Verso chiave: Quando crescono i figli, non li tieni più in braccio. Grazie, tenere in braccio un bambacione di 43 anni la vedo dura.

Need someone's hand to lead me through the night...

lunedì 9 febbraio 2009


Ci pensavo ieri sera mentre tornavo a casa, che poi per la solita pigrizia non ho scritto nulla in merito, ma ancora una volta mi trovo a vivere dei piccoli momenti di eternità. Chiamo così quegli attimi in cui sento di stare veramente bene, quando tutto intorno a me è armoniosamente sincronizzato col battito del mio cuore. Un singolo istante dove mi sento al centro del mondo.
Poco fa ero a lezione di chitarra e mentre suonavo il blues che state probabilmente ascoltando, ho avvertito uno di questi attimi di eternità. Oppure come ieri sera per l'appunto, dove, complice sicuramente la Weiss che stavo sorseggiando e col mio amicone Massimo di fianco, ascoltavo il racconto di un viaggio in Sicilia del Colonnello...

What a Fool Believes...

sabato 7 febbraio 2009

E' da un po di tempo che non mi prendo del tempo per me. Una giornata, ma anche solo un paio d'ore fatte come si deve. Le ultime settimane sono state abbastanza frenetiche, piene di cose da fare ed emotività varie. Come sempre forse :)
Riflettevo su queste cose poco fa nella libreria de L'Arca, un centro commerciale un po atipico, dove vado per la palestra e dove tra le altre cose oggi c'è il Medical Day, una giornata promozionale per far conoscere un poliambulatorio nuovo di zecca.
Sono di ritorno proprio da una visita gratuita ad opera di un mio amico Osteopata/Chinesiologo. Inutile dire che mi sento davvero Wow in questo momento.
Vorrei leggere qualcosa, sono pieno di libri posti negli angoli più improbabili di camera mia, che aspettano di essere consumati. Non leggo da un casino di tempo e sento il bisogno di quella sensazione che mi lascia la lettura. Un po di cibo per la mente e lo spirito.
Non chiedetemi come ci sono arrivato o perchè, ma sto ascoltando Phil Collins, Peter Gabriel, Mr. Mister, Fine Young Cannibals, Spandau Ballet ed altra roba agghiacciante. Se non la smetto finisce che mi metto una giacca color fucsia con le spalline, mi faccio le meches stile George Michael in Faith e mi metto della carta appallottolata nelle mutande!