Guarda che bella sorpresa la vita, quando credevo che fosse finita...

mercoledì 30 gennaio 2008

Oggi è stata una giornata interessante. Ma lo sono da un po di giorni a essere sincero e la cosa che mi sconvolge di più è l'esatta corrispondenza tra l'oroscopo che tutte le mattine mi arriva per email e le giornate che poi mi trovo ad attraversare. Giuro! La vita è proprio imprevedibile, solo due settimane fa stavo per compiere un errore direi fatale e oggi invece mi sono innamorato due volte, ho scattato foto fantasmagoriche al mio nipotino ciuccellone e ho continuato a progettare un programma tv con un produttore della zona. A voglie alterne mi sono buttato in questo progetto che mi sta portando gia notevoli vantaggi. Da evidenti avanzamenti nell'auto stima al semplice divertimento. Come ho più volte detto (al vento) gli ultimi tempi non sono stati certo tra i più belli e tutto questo ha proprio l'aria di essere una nuova primavera per i corridoi del mio cuore.

Ti lasciai per un isola e quell'isola... eri tu.

venerdì 25 gennaio 2008

Sono giusto adesso di ritorno. Mia sorella mi ha mollato il pupetto ed è uscita in un lampo. Meno male, stasera non volevo uscire e gia stavo svalvolando per cercare una scusa plausibile. Non so se è il caso di scrivere quanto mi sento dentro, potrebbe riaprire le discussioni su una storia che sto cercando in tutti i modi di dimenticare. Solo che non posso non dire che ci sto male nel sapere che una persona che ho amato è vittima della stessa immagine che da di se. Pensare che una persona così intelligente e sensibile debba diventare per assurdo quello che di se superficialmente mostra, mi fa stare male. Trovare finalmente le ragioni, le vere ragioni, per tutto quello che penso e prendermela lo stesso in saccoccia (per non essere volgari), mi fa stare malissimo. Ma non posso farci niente, posso solo rispondere delle mie azioni. Se prima sapevo come far finta di niente dinanzi alle difficoltà, adesso ho imparato a dissimulare alla grande. Anche a dirmi delle gigantesce bugie. Domattina mi alzerò fresco come una rosa, l'ho deciso e così sarà. Andrò a fare un bel corso di massaggi perchè mi va. Mi porterò il rimpianto di una storia andata male non per colpa mia, visto che ce l'ho messa tutta, ma per colpa di quei maledetti cinque minuti, di quel maledetto modo di fare che hanno fatto perdere per strada quello che di bello c'era in favore di voci e illazioni delle solite persone che nonostante tutto, nonostante i miei accorati vade retro, sono ancora lì con un piede qua è uno la e con una schiera di mai colpevoli intorno a guardare e a non fare.
Finirò di leggere un libro e ne inizierò uno nuovo, suonerò e canterò perchè mi farà stare bene, perchè è di questo che ho bisogno. Stavolta farò, anzi sto gia facendo, il fidanzato, il padre, il fratello e le amiche di me stesso e di nessun altro più.
Ho avuto donne bellissime (cantava quel tizio la) e ne avrò ancora. Mi perderò fra le loro braccia e racconterò di questa storia ormai passata e lontana e di come ci si può perdere in un bicchiere d'acqua, ma poi cambierò discorso e farò nuovamente l'amore. Fino a quel momento voglio stare con chi dico io e uscire e andare dovunque vorrò seguendo alla lettera uno dei comandamenti tratti dal vangelo secondo Mogol/Battisti:
E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo (anzi spero) non esser più solo
cerca/o di evitare tutti i posti che frequento/i e che conosci anche tu
nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più.

Canzone del ritorno

Stasera ho l'anima in strada e certo un rifugio non c'è
per chi sta inseguendo un miraggio ed è fuori di se

Stasera il mio cuore ha capito che questa mia malinconia
è un cane che annusa le cose per trovare la via

C'è sempre un ritorno negli occhi di chi se ne va
persino gli uccelli hanno regole di gravità
stringiti a me dovunque sei io sono con te

E corrono alberi e case l'odore di un posto più mio
adesso che tornano insieme l'approdo e l'addio

Terra all'orizzonte ora che il cuore lo sa
ora che quello che cerca è tutto quello che ha
ora che il mondo si ferma e respira con noi
stringiti a me
non finirò
non finirai

Terra all'orizzonte ora che il cuore lo sa
terra all'orizzonte quanto mare c'é tra di noi
terra all'orizzonte ora che il cuore lo sa
terra all'orizzonte...

... quanto mare c'é.

C'è gia una vela che si alza, sento la curva delle coscie, mollo l'ancora e le angoscie...

giovedì 24 gennaio 2008

Se è vero come ho scritto qualche post fa che Gennaio è un po come la mattina di una giornata tutta da scrivere, beh ho cominciato a farlo. Appena dopo il risveglio c'è un po di smarrimento, il tepore delle coperte non sempre è facile da abbandonare, vorremmo cedervi e rimetterci sotto le coperte. E invece no, ci si deve alzare! Una colazione per le prime ore ci vuole e deve essere sostanziosa, poi ci si prepara al meglio e si esce. Si gettano le fondamenta di questa giornata per viverla fino all'ultimo istante. Prima parola d'ordine: Costruire.
Poi ci si guarda intorno, si fa una pausa in qualche posto nuovo, per un pranzo veloce e colorato, come se fossimo in vacanza in chissà quale capitale europea. Pagare il conto ed entrare in una libreria che fa orario continuato. Prendere un calendarietto acquarellato e regalarlo a chi si vuole. Seconda parola d'ordine: Spassarsela. Lavorare, tanto e bene. Prendere gli impegni a piene mani per poi scaricare tutto in palestra. Fare amicizia, scoprire nuove voci, nuovi volti, nuove stanze. Terza parola d'ordine: Conoscersi. Tornare a casa, avere di che riflettere e leggere e magari sognare sulle pagine, volare su disegni di posti lontani o inesistenti. Usare la tv e non farsi usare da lei, vedere un film. Invitare qualche amico o uscire con loro.

Forse continua...

Il morbo di beautiful

mercoledì 23 gennaio 2008

Respira un po' di idrogeno se tu ti senti giù
non è un allucinogeno lo danno anche alla USL
e buttati nel traffico per stare in compagnia
nelle case c'è una strana epidemia
I sintomi somigliano all'imbecillità
ti calano gli zuccheri e si piange di allegria
a lungo andare dà impotenza o frigidità
e la scienza dice che una terapia non c'è
è il morbo di Beautiful!
Si prendono e si lasciano e lui si chiama Ridge
il resto è donne e dollari e appartamenti kitch
se perdi una puntata poi non ci capisci più
nel frattempo il babbo si è sposato Brooke
chi è Brooke? La bella di Beautiful
C'è la Coppa UEFA, il nome della Rosa
è atterrato un Ufo e la lira è scesa
c'è un televisore e un telecomando
può cascare il mondo
e tu? ...e tu guardi Beautiful!
Ma quale bomba atomica ma quale carestia
l'umanità è in pericolo lo dice anche la CIA
la malattia del secolo non c'interessa più
il problema è Ridge che torna insieme a Brooke
chi è Brooke? La bella di Beautiful
Gli psicanalisti sono tutti tristi
lasciano i congressi sempre più depressi
anche Nostradamus ha previsto un virus
che non si guarisce più...è il morbo di Beautiful!
Biancaneve e Greta Garbo tutti i sogni di Fellini
La corsa delle bighe di Ben Hur
la Ciociara e Casa Blanca e Miracolo a Milano
tutto questo adesso non c'è più...
e tu? ...e tu guardi Beautiful!
Hanno installato i video per tutta la città
controllano il cervello e fanno il culo a chi ce l'ha
ti portano allo stadio e su un enorme megascreen
ti costringono a guardare Brooke e Ridge
chi è Ridge? ...il bello di Beautiful!
chi è Brooke? ...la bella di Beautiful!
e tu? ...e tu guardi Beautiful!

lunedì 21 gennaio 2008

Stasera è proprio dura prendere sonno...













domenica 20 gennaio 2008

Programmo la mia drum-machine e suono la chitarra elettrica, vi spacco il culo. E' questione d’equilibrio non è mica facile...

Ecco adesso è come se sentissi di scrivere qualcosa. Magari di bello, finalmente di allegro ; ))))
Allegro... Non è propriamente esatta ma si avvicina molto alla descrizione di come mi sono sentito in questi ultimi giorni. Dico sul serio. Alcune scelte prese mi hanno fatto più che bene e mi hanno ridato quell'ossigeno puro che mi sembrava scarseggiare da un po di tempo a questa parte. Chissà perchè quasi tutte le cose che mi portano a stare bene partono da una telefonata?! Mi è tornata quella curiosità e sfrontatezza che mi fa pensare a un semplice numero di telefono come ad una sfida, competizione e senso di avventura. Come a voler ridipingere i muri delle città o il colore degli occhi delle persone che incontro. Chiamare qualcuno, scommettere con me stesso che mi dirà di si e vincere. Con poche di queste telefonate-sfida ho avviato una serie di cose nuove. Sto leggendo l'ultimo libro di Fabio Volo, sto progettando un programma musicale in una tv locale, ho intenzione di vedermi la prima puntata del grande fratello con patatine al ketchup, rutto libero e non ultimo, Massimo. La nebbia si dirada, ho smesso di navigare a vista? Come direbbe il Liga, tengo botta!
E comunque, anche se non centra niente, volevo dire che l'ultima dei Baustelle mi diverte un casino!!!

Forse stasera era una sera che ti sentivi sola e se venuta qua...

mercoledì 16 gennaio 2008

Ma alla fine non lo so mica... Sento una malinconia diversa, sottile come una nebbia. Sono uscito presto per vedermi con una persona con cui collaboravo quando facevo le serate. Era qualche anno che non si usciva assieme, mi aspettavo una serata più divertente dico la verità, invece alla fine mi mette solo una marea di ansia e una cattiva sensazione addosso. Fortunatamente sono a casa. Vorrei una bella coperta, qualcosa che mi scaldi e che mi faccia stare al sicuro. Vorrei l'abbraccio di una persona che mi vuole bene. Una qualsiasi.
Non mi sto lamentando, ma...
Ho preso l'abitudine di fare delle lunghe passeggiate, la mattina faccio tutto quello che devo fare a piedi. E quando ho l'intera mattinata libera me ne vado al mare. Ascolto Deejay, un po di musica dall'iPod. Magari nei prossimi giorni mi porto qualcosa da leggere. Ho preso e cominciato un sacco di libri, forse il caso che ne finisca qualcuno no? Faccio un lavoro strano, vedo un sacco di gente ma non ne conosco mai nessuna, propongo loro dei corsi di formazione da me e la mia azienda organizzati. Parlare con la gente implica tutta una serie di situazioni emotive che mi lasciano spesso interdetto. Questioni anche etiche a volte. Se fossi un figlio di puttana mi godrei questo lavoro molto di più. Purtroppo non lo sono e a volte non è facile, vuoi qualcuno che ti capisca e ti faccia sentire speciale. E' un lavoro che ultimamente tende a rendermi grigio e non lo voglio. Anche perchè non lo sono! Devo trovare un senso nuovo a queste giornate, trovare un nuovo modo di affrontare il fine settimana perchè così come ho passato l'ultimo non credo sia il caso sinceramente.
Mo (cioè adesso) mi sparo una puntata dei Griffin così mi addormenterò ridendo e vaffanculo tutto a domani ;))))

Perchè infiammare il mare non si può...

sabato 12 gennaio 2008

E siamo a due. Ho finito di lavorare ad un nuovo pezzo, il cui lavoro era iniziato ad agosto quando lavoravo su Domani mai. Si chiama Io dal mare ed è un pezzo di Baglioni tratto dall'album Oltre, un album a cui sono legatissimo. Questa è una canzone un po particolare, dalle mille immagini ed evocazioni, vi linko una pagina dove si spiega per bene ogni rimando, ogni parola e ogni simbolismo. E' un brano che sento dentro, parla della ricerca di se stessi, di domande difficili, di domande che non abbiamo il coraggio di fare...
E' un lavoro fatto in casa ovviamente e contiene molte pecche, dalla voce all'assolo di chitarra finale che mi ha dato parecchi grattacapi. Alla fine ho messo un assolo improvvisato ma che mi sembrava buono conoscendo le mie capacità di chitarrista. Il file è pesantuccio quindi abbiate pazienza e lasciatelo caricare tutto.
Ah, dimenticavo, la potete ascoltare cliccando qui!
Aspetto commenti ; )

Un grosso no, se adesso vuoi sentirlo, un "No" di petto io sono pronto a dirlo però è meglio se lo liberiamo insieme io e te...

venerdì 11 gennaio 2008

Ho appena finito di preparami per andare a una festa di compleanno. Mi sono preparato con molta calma, con lentezza direi. Mi sono messo le mie belle cremine per non sembrare Nosferatu e mi sono addirittura messo le lenti a contatto! Pensaunpo!? Stamattina mi ero svegliato che volevo cambiare tutto il mio guardaroba, sentivo l'esigenza di mutare totalmente look. Ho provato a mettermi delle robe che non ho ancora capito perchè non ho buttato?! In realtà rimuginavo su me stesso, e su una domanda che mi hanno posto qualche giorno fa. Premetto che non voglio fare il filosofico eh, erano giusto riflessioni vaganti di prima mattina. La domanda era semplice e diretta: Quando non sai più dove stai andando, guarda da dove vieni. Sei d'accordo?
Li per li ho risposto subito si. Ho continuato a pensarci e ho confermato il si. Più ci pensavo e più sentivo che era così. Fino a quando non l'ho fatto. Mi sono fatto un giro panoramico dentro di me, dentro tutta la mia storia. Ho cercato di tutto e ho ritrovato un sacco di cose. Mi sono rivisto adolescente, come mi comportavo e come mi vestivo. Per aiutarmi sono andato a scovare vecchie foto. Ho ricordato i primi amori, alle prime ingenuità. Li ho ricordati con inaspettata serenità. Ho pensato che la mia vita fino ad adesso è stata coloratissima. Di tutti colori sul serio, anche quelli scuri, e nonostante tutto una specie di sorriso mi si è aperto in volto. Come fossi il mio fratello maggiore. Ho pensato ai momenti più bui dove me la sono vista brutta per davvero... Alla fine squilla il citofono, era il postino che mi consegnava allegro allegro una bustina da parte dell'assicurazione che mi comunicava che era giunto il tempo di versare un po dei miei risparmi per farli felici anche per quest'anno appena nato. Sarà... Alla fine mi sono messo, dopo eoni credo, a suonare il pianoforte (la mattina non vado più in ufficio si...) ho rispolverato le mie vecchie composizioni e ho suonato un po di spartiti che avevo di fronte. E anche li sono cominciati voli pindarici su altri ricordi, su altre sensazioni. Non so perchè mi ritrovo a suonare Ramazzotti. Una parte di me va a ricordi più recenti, l'altra fortunatamente vira su altri lidi. Mi ritrovo quando a piedi passeggiavo per la collina con le cuffie a tutto volume. Quel periodo ascoltavo sempre un disco di Eros appunto, e tomo tomo cacchio cacchio, nel freddo di dicembre salivo su per la collina per andare in chiesa a fare il presepe insieme ad altri amici. Non so perchè adesso sto scrivendo questo, non so nemmeno se sto scadendo nel melenso e nel banale. Ma Dio lo a quanto mi ha fatto bene ricordare chi ero e chi sono veramente. Una doccia senza pari che ha lavato via quei pensieri grigi su di me che da troppo tempo mi portavo dietro. Oppure no, forse sto scrivendo questo perchè oggi in ufficio mi sono trovato in seria difficoltà e sono praticamente scappato via per non mostrare la crisi a cui comunque volevo cedere. Sono salito in macchina e sono tornato a casa. Sono esploso, ma lo volevo cazzo! Sono esploso con la chitarra stretta tra le braccia, sono esploso picchiando i tasti del piano...

Ed eccomi qua. Con un Niveaformencontornoocchirivitalizzante in mano e dopo aver finito di strimpellare una Redemptoin Song venuta per caso.

Caro amico ti scrivo...

giovedì 10 gennaio 2008

Questa mail mi è arrivata ieri mattina se non sbaglio e mi ha fatto molto piacere riceverla. L'ho rispedita giusto a un paio di persone anche se avrei voluto mandarne qualche altra. Per tutte quelle persone che per un motivo e per un altro non hanno ricevuto questa mail da parte mia, potete considerarvi inclusi nella lista leggendola adesso qui.
(E se volete potete anche rispondere ma fu così che ricevette nulla....)

Questo probabilmente dovrebbe essere appeso al tuo specchio in modo che tu lo possa leggere ogni giorno. Puoi non crederci ma è vero al 100%

  1. Al mondo ci sono almeno due persone che morirebbero per te
  2. Almeno 15 persone ti vogliono bene in una qualche maniera
  3. L'unica ragione per cui qualcuno potrebbe odiarti è proprio perché vorrebbe essere come te 
  4. Il tuo sorriso può portare gioia a chiunque, anche a qualcuno a cui non sei caro
  5. Ogni notte qualcuno pensa a te prima di addormentarsi
  6. Per qualcuno tu significhi tutto 
  7. Tu sei speciale e unico
  8. Qualcuno di cui neanche conosci l'esistenza ti ama e ti ammira
  9. Anche quando fai l'errore più madornale ne deriva qualcosa di bello
  10. Quando pensi che ormai tutto il mondo ti abbia voltato le spalle, guarda di nuovo
  11. Ricordati sempre i complimenti che ti sono stati fatti. Dimentica le offese
Se sei un amico amato manda questo messaggio a tutti, anche a chi te l'ha mandato.
Se lo ricevi indietro vuol dire che ti amano davvero e ricordati sempre: quando la vita ti offre limoni, recupera sale e tequila e fammi un fischio!! I buoni amici sono come stelle, non li vedi sempre ma sai che sono sempre al tuo fianco.
Preferisco ricevere una rosa e un sorriso da un amico finché sono vivo piuttosto che un camion di rose quando morirò!

Ci vuole poco, per sentirsi più vicini...

Gennaio è come la mattina presto, una giornata che nasce, così come Dicembre mi sembra la notte. Questa mattina ho preso una serie di buste di cartone e scatoloni per liberare camera mia dai fumetti che ormai non leggo più, giornali e oggetti vari. E' incredibile quanta roba c'è in camera mia e quanto spazio del garage di casa nuova si prenderà. Faccio giusto una pausa per collegarmi e vedere se ci sono mail, o qualcosa di interessante. Mi viene in mente qualcosa da scrivere che adesso non ricordo sinceramente, ricordo però che che avrei voluto intitolare il post Scrivimi... allora faccio un giro rapido su iTunes per vedere se ho questa canzone in libreria. A parte la versione della Pausini (mannaggia e me e a quando ho comprato quel disco) di quella originale cantata da Nino Buonocore no v'è traccia. Ok allora altro rapido giro nello Store di iTunes per vedere se si può comprare li. Fortunatamente c'era ed era dentro a un best. Qualcuno dirà perchè Buonocore ha fatto pure un best? La mia riflessione di oggi nasce proprio da questa stupida domanda. A parte il fatto che poi ho preso tutto il disco, ascoltandolo ho ritrovato delle sonorità che non sentivo da un po. Un modo di fare musica popolare italiana (Pop) con cui sono cresciuto e che oggi si è perso. Buonocore è napoletano, canta con la erre moscia, e suona la chitarra acustica come primo strumento e si sente. Le sue canzoni hanno quel suono predominante o comunque si sente nella composizione delle canzoni. E' un artista delicato, sensibile, magari in qualche testo un po troppo romantico e scontato, ma sicuramente dolce. Assomiglia a quel Pino Daniele di qualche tempo fa. Vado su wikipedia per vedere che fa e come se la passa e scopro che spesso si ritrova a suonare con Chet Baker, che dopo essere arrivato terzo al Festivalbar con Scrivimi nel '90 ha continuato a fare concerti fino a due anni fa in giro per i teatri d'Italia. A parte il fatto che un artista vero,e ne sono sempre più convinto, non si sa mai cosa fa, sta a suonare per i fatti suoi, qualche volta fa un concerto per divertirsi e incontrare un pubblico qualsiasi per cantare e suonare e squoiandosi e mettendosi a nudo, stabilendo un contatto con quelli che maagri passavano semplicemente per di la, oggi di certo non potrebbe arrivare terzo nemmeno ad un concorso per giovani talenti a centocelle. C'è un mare di gente che sa fare qualcosa, che sa dare qualcosa e che non viene fuori. Ci sono artisti, ma anche artigiani, scrittori e poeti che oggi sono insultati dalla televisione e da tutto quello che li circonda. Sappiamo per filo e per segno cosa passa per la testa di Britney Spears o Robbie Williams ma non certo quale canzone può aver scritto il nostro vicino di casa. Che magari potrebbe arrivarci dentro come un fulmine ma non lo sapremo mai. Siamo cresciuti e andiamo avanti culturalmente alla deriva. Pensiamo di pensare ma ho i miei seri dubbi al riguardo.

Sto gia bene

mercoledì 9 gennaio 2008

Ho qualcosa nella testa, qualche cosa che non va
La mia vita è su una pista, non so dove porterà
Ma sono libero, libero è solo una bugia
Sono il cattivo esempio che ti trascina via

Ancora qui
Anche se troppe volte mi sono fatto male
Ancora qui, restare in piedi è facile per me
Sto già bene

Giro in tondo, cade il mondo ma dov'è la novità?
Resto a galla, vado a fondo chissà quando finirà
Ma sono libero, libero il mondo è casa mia
Sono il cattivo esempio che ti trascina via

Ora sai che c'è?
Io non ho più bisogno di te
Sto già bene

Nel mondo che gira, che gira, che gira e che mai si fermerà...

Partendo dalla teoria/fatto che gli Elio e le storie tese hanno scritto una canzone per qualsiasi argomento possibile e immaginabile, in una canzone diceva "la merda non è poi così brutta come la si dipinge". Adesso, non so di preciso perchè mi viene in mente questa espressione così aulica e raffinata ma di sicuro è la verità. Questo blog sembra diventato abbastanza lagnoso da un po di tempo a questa parte ma ci tengo a dire che sono solo momenti. Anzi a parte ieri, è dal primo dell'anno che le cose vanno e le sto facendo andare decisamente meglio. Non so quali strade percorrerò ma di sicuro saranno nuove strade. Così come ho fatto a capodanno, scegliendo di assecondare la mia piccola esigenza di stare un po per conto mio e quindi percorrendo una nuova strada, così farò per altre cose. Forse, e lo dico con una buona dose di ingenuità, mi si aprirà la possibilità di fare nuovamente delle serate. Fortunatamente tutte lontano dai paraggi, così avrò la possibilità di sperimentarmi e riprendermi anche sotto quell'aspetto. Mi sono deciso a cambiare molto del mio lavoro. Poi sto finalmente per riprendere l'attività di ricerca per trovare dei bei mobili per casa mia che però non siano roba da Ikea o Mercatone, ma che non costino nemmeno un occhio della testa. Poi, molto poi, quando avrò sistemato tutte ste cosette, avrò il tempo e la voglia di aprire le porte a chi vuole farsi un giro dentro di me e con me. E ovvio che per fare tutto questo devo fare un po di pulizia e spostando le vecchie cose capita di ritrovare vecchie foto, oggetti e regali che possono destabilizzare. Il vero sintomo di un cambiamento in atto è osservare come si affrontano questi momenti... e oggi mi sento bene ; )

PS
E adesso via con le ultime due puntate di Dexter muhahuahuauha

martedì 8 gennaio 2008

Fammi andar via

Fammi andar via
liberami da questa prigionia
fammi andar via
risparmiami un'altra litania
non serve a niente dire che t'amo
ma tanto chi ci sente
se per noi si parleranno d'ora in poi i legami

Un minuto di raccoglimento
oggi si è spento un sogno
conti fino a cento e torni a vivere
perché ne hai bisogno
E se andrai lontano fà che non sia troppo fuori mano
o trova un posto irraggiungibile
e calerà la fine
in questo cine senza schermo
io e te come in un fermo immagine
attori e spettatori

Chiama la polizia
che ho appena fatto fuori
la tua bella allegria
per risparmiarle ancora dei dolori
non la potevo più soffrire
non dovrà soffrire più
Ci amammo alla follia
poi siamo rinsaviti
per quella malattia di noi guariti
dal quel fottuto medico del tempo
al crocevia di una via crucis
via la croce e cosi' sia

Fammi andar via
aiutami in questa eutanasia
non ci ameremo più qui ma attraverso
ciò che in altri giorni avremo perso
e nei ritorni della gelosia
ce lo divideremo quel pagheremo al boia
per crepare poi di noia o nostalgia
ma che sia morte e mai ferita

Quando tu chiederai
i baci e un'altra vita
agli uomini usurai
diglielo che tra noi non è finita
che ti ho fregato tutto che sei in lutto
che sei roba mia
L'avrebbero chiamato poi
il nostro numeretto
e tocca pure a noi noi dentro il sacchetto
di questa sporta tombola del mondo
che vuoi che sia sia che sia
sì sia che sia no lascia che sia così
poi sia poesia

Fammi andar via
perdonati, perdonami
questa vigliaccheria
fammi andar via
fallo per me
fammi andar via da te...

E tra le dita non ci sono che fotografie...

Quante domande mi sono fatto? Quante di queste sono ancora in attesa di risposta e quante invece avrei voluto non arrivassero mai? Senza accorgermene, quasi distrattamente, con incedere lento come fossi un'illusione, stasera sono riuscito a dirmi quello che non volevo accettare. Come se fossi il mio migliore amico, o mi fossi trovato a chiacchierare con qualcuno che ne sa a pacchi su certe cose. Ne parlo con più consapevolezza, come a dimostrarmi che questo avvio d'anno è stato propiziatorio per una riflessione diversa, forse più cosciente. Matura? Forse o forse sogno di riuscirci. Sono qui in camera a farmi trascinare da vecchie canzoni, ma è solo un sottofondo stavolta, per aiutarmi nella concentrazione, mentre occhialuto scrivo illuminato dalla luce dello schermo. Ho trovato delle fotografie e una filastrocca che mi hanno fatto male. Capita purtroppo, ma ho imparato a superare certi momenti. Mi sono convinto che certe cose sarebbero accadute lo stesso, anche se avessimo avuto la possibilità di rigirare la scena o di ridoppiare la frasi sbagliate. Senza puntare il dito su nessuno, l'errore forse è stato incontrarsi. Un errore non voluto, non cercato. Forse siamo vittime di una casualità che sbaglia. Fa incontrare le persone e gli appiccica una data di scadenza su. Forse lo possiamo avvertire dai caratteri, dalle politiche, dai difetti. Si potrebbe quasi prevedere quando scadrà il termine massimo di consumo. Ma quando si è dentro si è dentro e quando si è fuori fa freddo. Specialmente se ti senti sbattuto fuori. A torto o a ragione, fa poca differenza. Arrivi a pensare che te lo meriti, che sei l'essere più ripugnante della terra, ma non serve a niente se non a farsi del male. L'esito non lo si può cambiare. L'unica certezza che ho e che in parte mi salva da tutto questo discorso è che quello che ho dato nessuno potrà portarmelo via. Sembra un paradosso ma è così. E' una presa di posizione importante questa. Presuppone che quello che non ho dato posso ancora darlo, perchè è ancora tutto qui dentro. Niente può cambiarlo, rimarrà stampato nella mia memoria per sempre.

Quando tu, metti in moto...

lunedì 7 gennaio 2008

Stavo pensando di scrivere qualcosa, come se lo dovessi fare, come se lo volessi. In realtà vorrei ma non mi tiene 'genio, per dirla alla napoletana maniera. Nun ntengo voglia. Dovrei parlare della giornata di oggi, di dove e con chi l'ho trascorsa. Dovrei parlare di come l'ho conclusa. Di come ho finalmente trovato le chiavi per rimettermi in moto. Di come può essere spaventosamente dolce ritrovarsi a parlare con un amico davanti a una birra e una bottiglietta d'acqua Blues. Vi prego non bevete l'acqua Blues, fa schifo!!!
Oppure dovrei cercare le parole per descrivere quella che fino a due secondi fa era una grossa fetta di torta secca al cioccolato. Torta di cui, a sua volta potrei stupentemente e suplimamente morire. Oppure del fatto che ormai mi sento un po Dexter dentro (il che, è abbastanza grave) e del fatto che adesso davanti alla mia bella tazzona rossa Nintendo mi sparerò l'ennesima puntata.
No, ho deciso che non ve ne parlerò, domattina mi alzerò abbastanzaquandomipare e comincerò a lavorare. Lavorerò sul lavoro da fare, su di me e ovviamente alla chitarra.
Stateme bbone uagliù...

Ridiamo, piangiamo e poi leggiamo gli oroscopi...

sabato 5 gennaio 2008

Si sa che a ogni inizio dell'anno si sbirciano gli oroscopi e le previsioni future anche per cercare di immaginarsi l'anno che sta nascendo o per fantasticare su cosa vorremmo che accadesse. Qualcosa me la sono letta anch'io ma giusto così, non sono un assiduo frequentatore degli astri. Però una cosa devo assolutamente condividerla qui sul blog. Nelle solite ricerche roccambolesce sulla rete, tra siti, parole chiave e youtube, alla fine sono approdato a questi due video che mi hanno strappato una sana grossa e grassa risata. Ne avevo proprio bisogno ; )

Basta poco...

venerdì 4 gennaio 2008

Uff... adesso cominciano farmi male gli occhi. Ultimamente mi sono fissato con un nuovo serial tv, l'ennesimo scaricato dalla rete, visto in inglese con i sottotitoli in italiano. Dexter, un serial killer che sfoga la sua pulsione omicida uccidendo solo serial killer. Cercando di dare un senso a quello che non senso non ha. La sua deviazione.
Non ho ancora capito se questo mio appassionarmi alle vicende di questo pazzo sia da considerare in qualche modo folle eh eh.
Scherzi a parte, adesso non ce la faccio proprio più. Penso che per qualche giorno lascerò a decantare le puntate scaricate.
E' un avvio d'anno strano questo. Alla fine invece del cenone in compagnia degli amici, ho preferito passarlo per i fatti miei, non me abbia chi mi conosce però, sentivo solo il bisogno di riflettere o anche di non riflettere per conto mio e salutare l'arrivo del nuovo anno secondo i miei ritmi e le mie esigenze. Sono stato in piazza ad ascoltare gli Stadio, grandissimi, poi mi sono fatto una camminata per il centro e un giro in macchina prima di tornare a casa. Niente di che come potete dedurre, ma non potete capire quanto mi ha rigenerato questo. In macchina ho spento la radio e ho lasciato defluire tutte le parole dette e non dette di questo travagliato duemilaessette. Ho fatto uscire tutte le persone che ho incontrato, tutte quelle che conosco e ho conosciuto e persino tutte quelle a cui voglio bene. E quelle a cui ne ho voluto. Poi una volta tornato a casa ho appeso il cuore a stendere fuori al balcone. Il primo dell'anno ha fatto un bel sole, per tutto il giorno mi è sembrata l'alba e ho pensato che quel sole non poteva che fare bene al mio cuore, a quel nucleo essenziale che è l'unico strumento capace di darci la forza di affrontare questo tempo folle che ci circonda. Che Dio ce la mandi buona...