Natale

venerdì 23 dicembre 2005

C'è la luna sui tetti e c'è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni Natale
ci scommetto dal freddo che fa.
E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
un peccato davvero ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu
E tu scrivimi, scrivimi se ti viene la voglia e raccontami quello che fai se cammini nel mattino e ti addormenti di sera e se dormi, che dormi e che sogni che fai. E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti per i conti che non tornano mai se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso quell'allegra tristezza che ci hai
Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia.
E tu scrivimi, scrivimi se ti viene la voglia e raccontami quello che fai se cammini nel mattino e ti addormenti di sera e se dormi, che dormi e che sogni che fai.

Gli spari sopra sono per voi...

mercoledì 21 dicembre 2005

Torna sempre utile citare un pezzo de Gli spari sopra. Del tanto (troppo!) amato Vasco.

Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno la
avrete un avvenire certo in questo mondo qua
però la dignita dove l'avete persa?

E se per sopravvire "Qualunque porcheria"
lasciate che succeda e dite "Non è colpa mia"
sorridete gli spari sopra sono per noi.



Questa è la mia casa (la casa dov'è?!?)...

lunedì 19 dicembre 2005

Ho passato due serate fantastiche, inaspettate e travolgenti. Non so ancora chi dovrei ringraziare per questo. Vi parlo della prima.
Qualche sera fa, il tredici esattamente, vado con alcuni amici a una festa di compleanno di una ragazza che conosco poco. L'avevo vista si e no un paio di volte, ma nonostante questo lei ha deciso una sera, di invitarci alla sua festa di compleanno. Siamo rimasti un po colpiti perchè non sapevamo che fare. Che si fa, si va, non si va? E se magari siamo gli unici invitati? Non possiamo rovinargli al festa lasciandola da sola. Io dentro di me avevo già deciso di andarci perchè so perfettamente come ci si sente quando fai una festa dove non c'è nessuno.
Tutte queste perplessità (leggasi PIPPE MENTALI) nascevano dal fatto che sta ragazza, insieme a sua sorella non la conoscevamo per nulla e ci sembravano delle ragazze molto semplici. Forse anche troppo e considerate non troppo attraenti (diciamo così). Insomma non le sentivamo in sintonia con noi. Però che fai? Alla festa non ci si va? E' maleducato no? Alla fine decidiamo di andare quasi tutti. Una volta davanti la casa lo stupore nei nostri volti manifestava ancora di più l'imbarazzo di dover andare a questa festa. La casa è questa che vedete nelle foto.
Si trova esattamente nel centro di Pescara tra i palazzi moderni alla fine di una delle vie più trafficate della città. Uno squarcio di passato completamente fuori dal tempo. Considerata una vera e propria opera d'arte. Entriamo e ci ritroviamo in una situazione surreale. Nonostante tutto ancora non riusciamo a scrollarci di dosso tutti i pregiudizi fatti fino a quel momento. Una sola stanza, da una parte un angolo cottura veramente spartano. i muri colorati gialli verde e blu e pieni di oggetti strani, tutti diversi tra loro. Tra foto vecchie, qualche quadro e calendari dell'epoca fascista. Il tutto condito da lische di diversi pesci perfettamente conservati e attaccate al muro. Per non parlare dei gabbiani di polistirolo fatti a mano e appesi sul soffitto!
Insomma sembra tutto così strano. L'unico piccolo grande tavolo era apparecchiato e pronto per consumare una piccola cenetta di pesce fatta in casa, dalla mamma delle due ragazze. Ci siamo seduti su due lunghe e vecchie panche di legno poste su due lati del tavolo e tra una battuta e l'altra ho dato il via alla serata. Sapevo che se non facevo il giullare della situazione saremmo rimasti ancora un po in imbarazzo. Allora tirando in ballo Elena e Matteo abbiamo cominciato a ridere e scherzare per tutta la sera tutti insieme. Ho pure preso la chitarra e abbiamo cantato insieme qualcosina. Sono un asino con la chitarra!! Una serata diversa e per tanti versi speciale.

Adesso dovrei parlarvi della seconda serata.
Magari domani eh.

L'ultimo omino


level one
a cavallo di un girello
sempre a caccia di tesori
piccole dita di mela sul castello
con le carte e un vento
abbatte quadri e cuori
level two
sul balcone a fare i botti
poi ficcarsi dietro ad un padre
una palla di cannone fra i cappotti
messi in terra a far le porte delle squadre

battiti combattiti
ribatti gli attimi scaduti
e tutti i battiti mai battuti
dal cuore mai
dentro un giubbotto e poi giù botte
su quei rottami di vite rotte
battiti battiti
battiti combattiti
per il rispetto degli affetti
per tutti i sudditi dentro i ghetti
buttati là
come imbottiti di cazzotti
sotto le frottole dei complotti
battiti battiti
level three
dentro pagine di serre
un amor da dare a lei
una guerra per finir tutte le guerre
occhialuto un po' confuso nei cortei
level four
dare un prezzo a molte cose
e un valore mai a nessuna
per difendere un lavoro figli e spose
e cercare l'isola della fortuna
battiti combattiti
abbatti i rettili corrotti
sopra i relitti dei malridotti
sbattuti giù
per i delitti ai derelitti
per sempre vittime dei conflitti
battiti battiti
battiti combattiti
contro i misfatti sui reietti
per il riscatto degli imperfetti
sfruttati già
con il ricatto dei profitti
dietro il diritto di tutti i dritti
battiti battiti
battile combattile
le lotte attese nei grilletti
nelle pallottole dei verdetti
nelle razzie
delle speranze fatte a fette
dentro i lucchetti delle manette
battiti battiti
level five
con i nodi delle mani
che si sciolgono nei mari
di bicchieri e di ricordi più lontani
bere soli e poi barare solitari

welcome to the fight of life


battiti combattiti
in questa vita fatta a scale
senza sapere se poi farsi male
è vero o no
con il pulsante del tuo cuore
poter salire oltre il dolore

battiti battiti
battiti battiamoci
da brutti sporchi e anche cattivi
perché dobbiamo vivere da vivi
con l'anima tra i denti
in questa sparatoria
come sarebbe mai la storia
se a vincere fossero i perdenti
battiti combattiti
che sia sconfitta o sia vittoria
che sia disfatta o che sia tutta gloria
in questa via
dove si gioca la partita
che noi combatteremo fino
all'ultima vita
all'ultimo omino
io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginare. navi in fiamme al largo delle coste di Orione raggi B balenare nel buio presso le porte di Tannoide. e tutti quei momenti andranno persi nel tempo come lacrime nella pioggia. è tempo di morire.
game over

Level tree...


Beh, come dire... oggi è il mio compleanno. Tutto qua!

giovedì 15 dicembre 2005

Sto guardando un film a canale 5. Prova a prendermi, di Steven Spielberg. Beh, sarà che mi sento particolarmente sensibile ultimamente, ma ho visto una scena che mi ha sconvolto. Il protagonista è Leonardo Di Caprio (Bravissimo) e a un certo punto del film scopre che suo padre è morto mentre sta volando ad Atlanta in America, per essere processato. Si chiude in bagno per piangerlo, si guarda allo specchio e ricorda per un secondo... Un immagine del Padre che fa il caschè (si scrive cosi?) con la madre. Questa immagine mi ha distrutto e per scrivere queste poche righe ci ho messo tutta la sera. E' quasi finito anche il programma di Mentana e... credo sia il caso di finirla qua. Quello che ho provato e penasto fino adesso è qualcosa di troppo personale per scriverlo su questo maledetto blog. A volte penso che scrivo qui, le cose che vorrei dire a qualcun altro.

Radio o non radio

martedì 13 dicembre 2005


Debole e disturbata
Arrivavi a mala pena a casa mia
Per chiedermi un sostegno e una canzone, la mia benedizione e così via
Pirata
E fu per questo che ti ho amata
Libera dimostravi più che mai
Pura e sincera e non contaminata
Un’italiana guitta adesso sei
Che cosa è mai successo alle tue onde?
Se oggi il tuo gracchiare mi confonde
Ti aggiudichi lo spazio prepotente, onnipotente di pubblicità
Radio o non radio
Come vedi non ti amo e non ti odio
Radio o non radio
Come vedi sono vivo e non t’invidio
Radio o non radio
Questa musica raggiunge la sua meta
Radio o non radio
L’obiettivo nostro è ancora scrivere di vita
mmmm
Non è la tua giornata
Sei muta e un po’ stordita amica mia
Non chiedermi un sostegno e una canzone
Il tuo menù è carente di magia
Pirata
Solamente per dispetto libera
torneresti ci scommetto
pura e sincera e non contaminata
un’italiana fiera come noi
s’è il fatturato che t’ha resa grande
la mia canzone un’altra strada fa
adesso non ci sta
si libera orgogliosa negli stadi
è questo il senso della libertà
radio o non radio
come vedi non ti amo e non ti odio
radio o non radio
come vedi sono vivo e non t’invidio
radio o non radio
questa musica raggiunge la sua meta
radio o non radio
l’obbiettivo nostro è ancora scrivere di vita
radio o non radio
tu decidi il tempo, il senso e la durata
radio o non radio
il talento, scusa, è fuori dalla tua portata
raccogli questa sfida

Si viene e si va, comunque ballando...

domenica 4 dicembre 2005

E' da qualche giorno che mi sento spaesato, un pacco smarrito. Proprietà di nessuno e senza nessuna destinazione. Non so se si è notato perchè ho cercato di nasconderlo e mi sto accorgendo adesso di aver commesso un errore. Ho imparato a essere trasparente e sincero e il non esserlo stato mi fa sentire uno sciocco. Sono particolarmente sensibile in questi giorni e mi capita di cambiare umore troppo velocemente. Ho cercato la compagnia di chi mi mette di buon umore e sono contento perchè ho raggiunto lo scopo. Ho cercato la storia di qualcun altro per non sentirmi uno sprovveduto e ho finto a me stesso un intenzione che non c'è. Fortunatamente l'istinto mi ha sempre fermato dal commettere errori ben più grandi.


Ho gia detto tutto quello che volevo dire?

Beh, proprio adesso stavo pensando alle persone che non ho più con me e al fatto che mi mancano. Devo togliere queste fotografie dalla mia scrivania!
Stasera ho ostentato le mie vecchie avventure (mettiamola così) ma forse quello che volevo dire e dirmi e che quelle persone e quei momenti mi mancano molto più di un po. Ecco perchè mi sento così spaesato, incerto, sperduto.
Ho cercato la storia di qualcun altro perchè credo che a volte l'esperienza degli altri può darci un indizio per la nostra leggenda personale.
Venerdì pomeriggio sono stato in fumetteria e ho trovato molto interessante ascoltare la storia di un disegnatore, anzi un fumettista per la precisione che era li ad autografare e presentare la riedizione in volume di un suo fumetto. Pensate che attualmente sta lavorando per la mitica Marvel. La casa editrice dell' Uomo ragno, gli X men, i Fantastici quattro, Hulk e tanti altri. Dico questa cosa con un certo orgoglio perchè lui è di Teramo e saperlo alla prova per gli americani mi fa veramente piacere. A volte ci costruiamo dei limiti che non hanno motivo di esistere. Tant' è vero che questo ragazzo ha contattato l'attuale boss della Marvel semplicemente scrivendo su un forum e postando le scansioni di alcune sue tavole. E come in una favola dopo qualche tempo gli arriva la telefonata che porta la notizia di un concreto interesse da parte della Marvel appunto, al suo lavoro. Nascono così i primi progetti, alcuni non accettati altri invece gia stampati e messi in commercio, altri ancora in fase di elaborazione per essere dati in pasto a tutti i nerd statunitensi. Ah, dimenticavo lui si chiama Carmine di Giandomenico. Insomma parlo con lui tutto il pomeriggio e arrivati a un certo punto gli chiedo una cosa. Una curiosità per un piccolo mistero che da diversi anni mi porto dietro.
Circa una decina di anni fa andai, qui a Pescara, a una mostra-mercato sui fumetti e giochi di ruolo. Si chiamava i...lludiamoci, una manifestazione che hanno organizzato per diversi anni e che ultimamente non fanno più. Fortunatamente sostituite da altre, anche se a me piacerebbe molto rivedere quel logo campeggiare nuovamente per i manifesti della città. (Sto divagando)
Era piena estate e il pomeriggio non c'era proprio nessuno giro. Credo fosse domenica. Faceva infatti una caldo allucinante e giustamente quasi tutti erano al mare a parte i deficienti come me. Ero nel periodo che odiavo andare al mare e ci andavo solo di notte, ma questa è un altra storia. A 'sta benedetta mostra non compro nulla, nemmeno un fumetto, ma in compenso vidi appese le tavole originali di un fumetto che ricordo ancora adesso come qualcosa di strepitoso. In pratica era un racconto che iniziava in bianco e nero per poi scoppiare in un orgia di colori e aveva per protagonista un certo Claudio Baglioni! Ebbene si, si parla ancora lui eh eh. Rimasi scioccato da quelle tavole. Erano bellissime. Rappresentavano l'incontro tra mie due grandi passioni. La musica, in questo caso Baglioni e il fumetto. Il massimo per me a quel tempo. Nelle didascalie c'era scritto che il fumetto era di prossima pubblicazione e che l'avremmo visto nelle edicole molto presto. Rimasi veramente di sasso. Lo dovevo avere assolutamente. Andai via da quella mostra con l'attesa smaniosa di poter presto leggere quel fumetto e di poterne vedere tutte le tavole, ma andai via senza annotarmi il suo autore. Ed ancora adesso sono in attesa di una sua pubblicazione che però so ormai con certezza che non avverrà mai. Attenzione però. Il fumetto di cui parlo non è da confondere col fumetto realizzato diversi anni dopo, uscito in allegato con Tutto e che ritraeva Dylan Dog protagonista di una canzone di Baglioni. Sto parlando di un progetto nato molti anni prima e che non ha niente a che fare quindi col famoso indagatore dell' incubo.
Con l'uscita dell' ultimo album in studio di Baglioni, Sono io, l'uomo dalla storia accanto, viene anche inaugurato il nuovo sito di Baglioni. E, sorpresa e stupore, è la rappresentazione grafica di un intera città virtuale a fumetti. Visitabile e cliccabile in tutti suoi angoli. Il disegnatore di questa città virtuale è per l' appunto lui, Carmine Di Giandomenico!
Dopo un po di tempo, il mio cervello rielabora queste due cose (ci ho messo un po in effetti) e vengo alla conclusione che forse il disegnatore di quelle mitiche tavole di cui parlavo prima è proprio Di Giandomenico. E in effetti, ripensando e cercando di ricordare lo stile grafico di quelle tavole, mi sembravano proprio sue.
Venerdì non potevo non chiedergli se l'autore di quel fumetto era lui oppure no.
Il mio sospetto era giusto. Era proprio lui. Mi sono fatto dire come era nata la cosa e perchè non se ne fece più nulla. Mi disse che Baglioni era entusiasta della cosa e che voleva decisamente pubblicarla ma la burocrazia, i cavilli legali e altre amenità varie hanno impedito questa cosa. Carmine aveva vent'anni e ci rimase molto male. E' un grande fan di Baglioni e per lui significava molto realizzare questo fumetto. Peccato non se ne fece più nulla. In compenso Baglioni gli diede la possibilità , diversi anni più tardi di realizzare appunto il suo sito con l'idea di questa città virtuale. La cosa che mi ha colpito di più in tutta questa storia è la fine che hanno fatto le tavole originali di quel progetto. Carmine mi ha confessato che per l'amarezza ricevuta dalla non pubblicazione decise di sotterrare dentro una busta di plastica tutte le tavole sotto una quercia nei pressi di Teramo, spiegandomi esattamente dove. Un posto dove lui andava spesso per rimanere da solo o per ubriacarsi con gli amici. Lui sostiene che adesso le tavole si saranno macerate e irrimediabilmente rovinate, ma mi piacerebbe molto dissotterrale per ammirarle ancora una volta. Rimettendole poi subito al loro posto ovviamente. Ma poi mancherei di rispetto a lui e ai suoi sogni. E quindi penso che non andrò mai sotto quella quercia...

Che strano... Vedete allora che ho ragione?!? Mi do ragione da solo adesso eh eh.
A parlare di questa storia mi sento meno disperso di prima.
Vado a dormire che ho un sacco di cose da fare. Oggi si va in campagna a suonare.

Si viene e si va cercandoci un senso
che poi alla fine il senso è tutto qua
Si viene e si va di umana commedia
che c'è chi la spiega e c'è chi vive e va...

Mare mare, non ti posso guardare così, perchè questo vento agita anche me!

martedì 22 novembre 2005

Pescara d'inverno è un concetto che la mente non considera. Siamo abituati a dirle sempre male, ma in fondo ci si sta più che bene. Ha tutto e poi d'inverno ha un altro fascino. Sarà che a me piace vedere le foglie per terra e gli alberi che fanno a botte col freddo, gente di lana che scappa da una porta all'altra, porte sempre calde e rosse di calore. Mi ha sempre dato l'impressione di un enorme formicaio. L'immagine di una società organizzata e legata ad ogni singolo componente fin nel profondo. Tutti fanno parte del tutto. Mi sembra quasi che non ci sia niente di male. Tornare a casa con le mamme che hanno cucinato chissà cosa e mentre ci spogliamo la pentola che bolle ancora. Fare il proprio lavoro dentro il proprio ufficio, mentre fuori dalla finestra il pianeta ti ricorda chi comanda e chi ti protegge. Una sorta di enorme mafioso dall'animo nobile.

Mare mare / qui non viene mai nessuno / a trascinarmi via/
Mare mare / qui non viene mai nessuno / a farci compagnia/

Passerà il freddo / e la spiaggia lentamente / si colorerà/
la radio e i giornali / e una musica banale si diffonderà/
nuove avventure / discoteche illuminate / piene di bugie/
ma verso sera uno strano concerto / e un ombrellone che rimane aperto/
mi tuffo perplesso / ai momenti vissuti di già/


Chiamerei i pompieri, ma ormai e' troppo tardi, dovrei chiamare i pompioggi.
> Groucho (Tiziano Sclavi)

Le gocce cadono ma che fa...

lunedì 21 novembre 2005


Sono sotto le coperte, col mac davanti e un cerotto sul naso. Mi sono messo uno di quei cerotti che si usano per non russare. Li ho ritrovati sulla scrivania poco fa e non so perchè, me ne sono messo uno. Ho pensato che se a capodanno si va da Coco a Sant' Eufemia, me li dovrò portare così nessuno mi romperà le palle se dovessi per caso russare. Già penso al capodanno? Forse in fondo non me ne frega proprio niente. Fuori dalla mia stanza sta venendo giù anche il Padre Eterno. Piove a dirotto. E questa cosa mi gasa da morire. Se c'è una cosa che mi fa impazzire sono i temporali. Più forti sono più mi diverto. Sono malato lo so. La pioggia non è certo il mio elemento preferito (è il secondo dopo il vento) ma la tempesta ha un fascino su di me fortissimo. Mi andrebbe di uscire fuori e con un ombrello piazzarmi sotto l'occhio di un ciclone. Un po come quando ci si fissa a guardare la pioggia da dietro un vetro. Beh, io vorrei starci dentro a questo spettacolo. Altra pioggia, altri fulmini, si, dai sempre di più. Fagli vedere che se ti incazzi fai un vero e proprio macello!!!


...
...
...
Ho sonno, adesso dormo.

Hai davanti un altro viaggio e una citta per cantare...

venerdì 18 novembre 2005

Due caffè stasera. Io che non lo bevo quasi mai mi sono ritrovato a berne due. Ma la cosa interessante è come sono arrivato a questo record. Mi sono sempre sentito una specie di virtuoso e spesso mi hanno proprio dipinto così. Non ho mai provato una sigaretta, complice l'asma che fin da piccolo mi infastidiva, quindi nemmeno canne e oltre e soprattutto non bevo alcolici. Ok va bene, diciamo che ultimamente mi sono fatto una cultura tra cocktail, long drinks eccetera. Ma solo perchè quasi tutti i miei amici, per un motivo o per un altro, sono diventati dei barman. Chi più, chi meno affermato. Uno fa anche il rappresentante di vini!!!
Il mio compare di avventure, il signor albergator nonchè presidente operaio PierCoco è a Bologna per la laurea di una nostra amica e stasera (parlo di giovedì sera) non sapevo proprio che fare. Mi ero già preparato a farmi una lunga sessione di gioco col mio fido Nintendo, quando poco prima di cena mi arriva una chiamata. Era Max che mi chiedeva se volevo accompagnarlo alla finale della nona edizione di Vocidomani. Un concorso per giovani emergenti, che è nato è sta crescendo sempre di più ogni anno che passa, proprio qui a Pescara. Una città che con la musica ha poco a che fare in fondo. Non vantiamo una cultura vera e propria in questo senso. Non come Bologna, Roma oppure Firenze e l'immancabile Milano. Una manifestazione che mi ha visto protagonista nella sua primissima edizione quando suonavo col mio ormai mitico primo gruppo, gli Arcadia. Ci eliminarono alla prima serata, pensate un po! Ma come sempre più spesso succede in questi ambiti, la canzone che proponemmo diventò per il nostro giro di amicizie, una vera e propria Hit. Molti se le ricordano ancora e mi chiedono di suonarla e cantarla a distanza di anni. Come piove è il titolo e Carlo Zingaro, chitarrista del gruppo ne è l'autore completo. Ci tengo a precisarlo perchè già una volta all'epoca, per una maldicenza, mi attribuirono la paternità del pezzo con la conseguenza discussione e lite con Carlo che portò poi al lento scioglimento del gruppo.
Ok, appuntamento alle otto e mezza davanti al teatro Massimo, siamo ospiti della manifestazione in qualità di gionalisti con tanto di presunto posto riservato?!? Io giornalista?!
Assistiamo alla serata ascoltando gli otto finalisti che certo non fanno gridare al capolavoro con le loro canzoni, ma in compenso ci siamo gustati l'esibizione di Ron, Eugenio Finardi, Pinomarino, La differenza e Paolo Giordano. Quest'ultimo è un grande chitarrista Pescarese noto tra le altre cose per le sue esecuzioni alla chitarra acustica con la tecnica del Tapping, che consiste, giusto per capirci, nel suonare le note sul manico della chitarra come se fosse un pianoforte. Più o meno, insomma.
Pinomarino non mi sta simpatico quindi non ne parlo, mentre La differenza invece è una giovane band abruzzese che ha partecipato e vinto alla sezione di Sanremo giovani lo scorso anno.
Eugenio Finardi ci ha deliziati, proprio in chiusura della serata di una serie di esecuzioni di standard Blues che fanno parte del suo ultimo progetto intitolato appunto Anima Blues.Suggestivo. Mentre Ron con la sola chitarra e la voce femminile che lo accompagnava ci ha suonato alcuni suoi successi. Una città per cantare (magnifica), Vorrei incontrarti fra cent' anni (deliziosa) Anima e Non abbiam bisogno di parole (semplicemente bellissime).
Una serata di tutto rispetto insomma per essere gratis! Ma l'ingrediente segreto è stata anche la presenza di Arnaldo Guido in qualità, tra le altre cose, di giurato per decidere chi far vincere questa edizione 2005. Qualcuno di voi lo conosce e sa che tipo è, e cosa combiniamo insieme al fantomatico C.F.L.M. ma che ho scoperto solo stasera essere il capoccia di un sito che io frequento quasi tutti giorni: musicaitaliana.com. Stupore!!!!
Insomma com'è, come non è la serata finisce e scambiamo dueparoledue, col cantante de La differenza, Fabio Falcone, fuori dal teatro. Simpaticissimo, disponibile e per niente divo. Anzi sembrava di parlare con uno dei tanti (in senso buono) che magari si conosce la sera in giro per le folli notti pescaresi! Ci invita alla cena che la produzione della manifestazione si apprestava a consumare proprio li a due passi dal teatro. Facendoci imbucare clamorosamente.
In pratica ci ritroviamo a mangiare con Fabio e con tutta una serie di Vip e addetti ai lavori. Finardi ce lo avevo alla mia destra. Dall'altra parte c'era Lucilla, la Vj bionda di All Music che ha presentato la serata. Una bella gnocca lasciatemelo dire. Arnaldo dall'altra e giornalisti e musicisti vari tutt'intorno. Io e Max seduti al tavolo con Fabio abbiamo chiacchierato a 360° di musica, mangiato e bevuto completamente a scrocco!
Che serata ragazzi. Chissà perchè, io e Max ci ritroviamo sempre in queste situazioni. Ormai sta diventando una consuetudine.
A un certo punto vista l'ora tarda, ci siamo alzati e mestamente ci siamo defilati, perchè come sottolineò il buon Umberto Palazzo, nella vita reale ci si deve alzare per andare in ufficio!!!
E siccome adesso che ho scritto tutto questo si è fatto ancora più tardi, direi che è quasi il caso di staccare. Anzi stacco proprio. Buonanotte.

PS
Come e quando ho preso i due caffè? All'appuntamento davanti al teatro Massimo, con Max perchè pochi minuti prima ero stato alla Siesta per una piadina, visto che ha casa mia non c'era nulla di pronto e mia madre latitava chissà dove. E il secondo invece a fine cena per cercare di digerire tutto quello che siamo mangiati. Tutto qua!

Le ragazze serie non ci sono piu...

mercoledì 16 novembre 2005

E' proprio vero! Le ragazze di oggi sono un vero è proprio macello. Sono insolite, insolute, insalate capricciose. Ieri sera ne ho avuto l'esatto esempio, quando al telefono ho scambiato quattro chiacchere con un esemplare molto raro. Subito dopo la sua sfuriata (spero ancora che stesse scherzando!!!) per la foto pubblicata nel post precedente, la mia faccia diceva tutto!

Le ragazze serie son rimaste in tre
due si fanno suore l'altra è toccata a me
Fatti un po' vedere l'ultima sei tu
le ragazze serie non ci sono più
non ci sono più!
PS
Aspetto il contro blog!!

Por un beso de la flaca

domenica 13 novembre 2005

Play, e iTunes mi accoglie con Memories of green di Vangelis. Un ottimo avvio ma deve ancora scaldarsi e devo ancora scaldarmi dal freddo che mi sono lasciato poco fa dietro la porta di casa, fuori dalle coperte del letto. Sono le 5 e 45 del mattino e una serata goliardica tra cicchetti e risate si è appena conclusa e un nuovo giorno è appena cominciato (un po troppo Marzullesco?). Oggi le emozioni sono tornate a bussarmi e io mi sono comportato da perfetto padrone di casa. Le ho accolte come si deve e loro mi hanno ricambiato dandomi la possibilità di scrivere una bella melodia come non mi accadeva da qualche tempo. Sembrava uno di quei riti giapponesi incompresinsibili. Dove la forma e il rigore esprimono la convizione e la fede. Segno che in fondo l'ispirazione va è viene, ma soprattutto che viene. Per me che il tema del viaggio ha sempre riscosso un certo fascino, pensare a l'ispirazione come qualcosa che salpa dal porto per viaggiare chissà dove e poi tornare carico di nuove immagini è sempre una piacevole sorpresa. Attesa con fiducia.
Il sonno mi richiama all'ordine delle cose, e cioè al fatto che dovrei dormire e gia da un pezzo. E sono tante le cose che vorrei scrivere, ma sto facendo troppa fatica, meglio cedere, anche perchè alle 8 vorrei alzarmi per andare in campagna e suonare tutto il giorno. Vabbè, adesso dor...snort!

Dentro un'alba metallica che indifferente ci sporca di blu!

martedì 1 novembre 2005

Devo essere sincero. Sono soddisfatto di questi ultimi tempi. Ho conosciuto delle persone nuove, alcune intriganti altre esuberanti, altre ancora tutte da scoprire. E pensare che immaginavo un inverno passato a non saper che fare e invece ecco che le carte si rimescolano e una nuova mano viene servita. Non mi è mai piaciuto giocare a carte ma stavolta voglio giocarmele bene comunque. Ma non per il risultato, la vittoria o la sconfitta. Ma per il puro gusto di giocare e divertirsi, finire le carte e sapere che poi ne verranno servite delle altre. Conservarsi il jolly per tempi critici e un asso nella manica nella peggiore delle ipotesi.













Devo essere sincero, sono un po ubriaco, ma ad Allouin si po fa!

Uno ics, ics due uno ics, uno ics. Uno uno due uno ics!

domenica 30 ottobre 2005

Spesso mi piace pensare che le cose non cambiano mai e che rimangono uguali a se stesse per sempre, ed altrettanto spesso poi la penso nella maniera opposta. E allora le certezze diventano un dubbio senza risposta. Dov'è la verità? Credo che penda più per la seconda ipotesi. La dimostrazione la trovo nella musica. Perchè si scrive una canzone, se non per fermare un momento? Una canzone è capace di portarci indietro nel tempo senza il bisogno di macchine o scienza. Basta ascoltarle per ritornare indietro in meno di un secondo e proprio ieri sera mi è successa una cosa molto simile. Ho messo su un vecchio medley di Baglioni tratto da Alè o-ò. Il medley raccoglie molti pezzi vecchi del suo repertorio e poco conosciuti ai più. Puoi, Faccia pulita, Mia libertà, A modo mio, Ragazza di campagna, Chissà se mi pensi, Giorni di neve, Con te, solo per citare i più belli di questo medley fantastico. Ogni volta che ascolto questa registrazione mi commuovo fortemente. Come sempre meno spesso accade. Indurito dal tempo e dalle immagini colpevoli di avermi tolto molta della mia fantasia. Morgan, ai tempi dei Bluvertigo diceva "Se non esistessero i fiori riusciresti a immaginarli? Se non esistessero i pesci riusciresti a immaginarli?" Come si fa a immaginare qualcosa che non esiste? Come potrei pensare una farfalla se non l'avessi mai vista? E allora al contrario, se vedo qualcosa come faccio a dimenticarla? Se mi abituo a certe immagini, all'efferatezza di un telegiornale che ci mostra morti e sangue e gente che a fame proprio mentre noi mangiamo a tavola oppure alla pornografia che ha minato fortemente l'immagine e il mistero che ogni ragazza porta con se come faccio a tornare vergine sotto questo punto di vista? Forse è una domanda del cazzo lo so, ma a volte ci penso e non so trovare una soluzione. Come faccio allora a essere sempre lo stesso se ho vissuto e visto cose che mi hanno fatto cambiare inevitabilmente? Ecco allora che una canzone mi aiuta a raggiungermi per un pò.

Viaggio circolare. Viaggio Verticale. Quindi viaggio ellittico. Tempo e spazio. Il tempo si traveste da spazio, per farci tornare dove siamo già stati. Ma è un illusione. Non siamo più noi quelli. Abbiamo sensi e occhi diversi. L'uomo e il bambino che era viaggiano insieme: mondo e palloncino.

La straordinarietà di Baglioni, e quindi il motivo principale per il quale mi sono subito sentito vicino alla sua musica risiede nella sua semplicità. Nella sincerità e nella timidezza delle sue prime canzoni. Poi ovviamente vengono le sue qualità artistiche di cantante e musicista, le sue melodie e armonie che col tempo hanno acquistato maggior spessore e ricercatezza.

Oggi mi stavo studiando alla chitarra gli accordi di canzoni come 2,1,X oppure A modo mio e Chissà se mi pensi. Canzoni semplici nel testo, nei sentimenti, e anche negli accordi che hanno permesso di farsi suonare fin da subito da me che alla chitarra sono proprio una schiappa. Sono rimasto con la chitarra in braccio per tutto il pomeriggio. Questo esercizio di emozioni e sensazioni mi ha stravolto. Sono rimasto stregato da loro per tutto il giorno. Una dolce ricerca volta a cogliere le sfumature di una nota e di un ricordo. Ed eccomi di nuovo al quesito di partenza. Sono rimasto il ragazzo che scopriva le vecchie canzoni di Baglioni? I ricordi di quei giorni sono qualcosa che ho, o qualcosa che ho perduto per sempre?

Lo sai fratello, siamo nella merda...

giovedì 27 ottobre 2005

Questa notte ho sognato quest'uomo!


Ho sognato che ero diventato il suo migliore amico e che spesso mi recavo al comune di Pescara per farmi spiegare quali grandi opere di riqualificazione avrebbe fatto in futuro per la nostra amata città.

Non aggiungo altro!

See our friends, see the sights, feel alright!

martedì 25 ottobre 2005

Tipo biondo: Ma chi è?.
Dennis: E' mio cugino!
Tipo biondo: E che cazzo vuole?.
Dennis: Sentiamo?

Holden: La maggioranza delle persone non mi interessa per niente...
Holden: Quasi tutti quelli che mi capita di incontrare non mi interessano affatto..
Holden: Non avete da offrirmi altro che la vostra inermità di massa, la vostra stupidità di massa e per questa ragione quasi tutti mi annoiano, sempre e dovunque...
Holden: Voi siete falsi fino al midollo, capaci di spiare qualcuno per ore pur di arrivare a denigrarlo...
Holden: Gli individui come voi sono pericolosi e con quelli della vostra razza è meglio non avere rapporti di nessun genere...
Holden: Vi odio, vi odio tutti.
Dennis: Ma che cazzo vuol dire?
Holden: Più o meno...
Holden: Che siete tutti delle merde...
Dennis: E tu invece?
Holden: Un figo...
Dennis: Adesso le buschi...

Al rientro a casa, Charlie a Holden (Con un occhio nero):

Charlie: Non so che cazzo ti è preso, ma dovresti farlo più spesso.
Holden:Quando mi studio qualche altra frase a memoria lo rifaccio... Buonanotte.
Charlie: 'Notte.

lunedì 24 ottobre 2005

Se credete che il Comitato abbia toccato il suo massimo
con i party estivi...
VI SBAGLIATE DI GROSSO!!

Questa volta vogliamo esagerare:
il Comitato si fa in 2
e vuole fare il botto,
ma di quelli grossi però!!!






Il Comitato stavolta fa

T A B U L A R A S A

info

Life in music

martedì 18 ottobre 2005

Una giornata impegnativa? Forse il termine giusto è Piena, vissuta dall'inizio fino alla fine. Che poi non è ancora finita, ma mi sento come sulla soglia di casa, quando non vedi l'ora di toglierti le scarpe, mangiare qualcosa e dedicarsi a qualche svago. Magari coccolandosi un po, tra pantofole, una tazza calda e qualcosa da leggere. Ma so che posso ancora ottenere qualcosa di più, qualche altro momento da conservare e rielaborare. Con una certa sorpresa ho scoperto proprio pochi istanti fa, due album di Walter Savelli, un grande pianista che ha suonato con i più grandi della musica italiana, Baglioni su tutti, e ha creato diversi metodi moderni per lo studio del pianoforte. Ha praticamente importato in italia una tecnica di esecuzione prima di lui sconosciuta in Italia e portata al successo nel '69 da Elton John con la stupenda Your songs. La tecnica in pratica consiste (più o meno) nel suonare accordi con bassi diversi, creando armonie e dissonanze molto riconoscibili e sugestive. Sto ascoltando adesso proprio un brano estratto dal primo che ho acquistato. Si chiamano "Piano, Pianissimo - EP" il primo e "Past and Present (A Modern Piano Collection) - EP"il secondo e la canzone che sto ascoltando "Life in music". Non cercatelo nei negozi perchè lo trovate solo su iTunes Music Store! Se non sapete cos'è iTunes vi rimando al sito apple.it per rimediare a questa gravissima mancanza. Cosa centra Walter Savelli con tutto quello che dicevo prima? Beh, la giornata non ancora finisce, magari stasera esco pure, ma io ho gia cominciato a coccolarmi, comprando questi due album. Vero depurativo per l'anima. Una tisana per orecchie e cuore. Pensateci su.

Vai male a scuola

martedì 11 ottobre 2005

Vai male a scuola,
a me puoi dirlo senza vergognarti,
io ti capisco, cuginetta sola,
che mangi poco e dormi ad occhi aperti,
perché vai male a scuola.

Vai male a scuola
e credi di non essere all'altezza,
ma, in questo mondo che non ci consola,
soffriamo tutti d'inadeguatezza
e andiamo male a scuola.

Vai male a scuola,
ma vanno molto peggio i professori
che hanno un concetto vecchio di cultura,
perché non sanno leggere sui muri
e ringhiano... "Vai male a scuola,
vai male a scuola!"

Andiamo tutti male a scuola
quando sbagliamo verbi e sentimenti,
la libertà è una grande museruola,
un panico di iene sorridenti

E gomme appiccicate ad una suola,
in questa corsa troppo americana,
ognuno preso nella sua tagliola,
insieme santi e figli di puttana.
che vanno male a scuola.

Vai male a scuola,
l'amore è ancora un apparecchio ai denti,
lo metti solo quando sei da sola,
e stringi i tuoi ginocchi e ti addormenti
e sogni che vai male a scuola.

Ma è una parola
essere un pappagallo di memoria,
sul trespolo palloso della scuola,
che è sempre più in ritardo della storia
e vai male a scuola.

Ma abbiamo tutti un sogno, una moviola,
e ninnananne contadine a fuoco lento,
di quando il mondo non andava a Coca Cola,
non era così stupido e violento.

I bachi, i bachi di una grande mela,
ecco cosa ci fanno diventare,
avvelenando il cielo e l'anfora del mare,
che ci vuoi fare? È il mondo che va male
a scuola, va male a scuola, va male!

Vai male a scuola
e non ti accorgi che la vita è bella,
finché respiri e il cuore batte ancora,
che te ne frega se vai male a scuola?

Ognuno perso per i fatti suoi...

Ho un mal di testa formato famiglia da oggi dopo pranzo e non so come farlo passare. In genere cerco di non prendere medicinali se non è strettamente necessario, ma oggi non ce l'ho fatta e ho preso un'aspirina che non ha sortito il minimo effetto. E meno male che oggi non avevo tante cose da fare altrimenti mi sarei trapanato la testa. Il problema e che c'è stato un momento di tensione in famiglia tra mia madre e mia sorella. Due generazioni completamente diverse a confronto. Con da entrambi le parti una certa mancanza di elasticità mentale e un erroe di fondo nella comunicazione. Si sono messe a litigare per colpa dei piatti da lavare e sulla modalità e il tempo da impiegarci. Un inferno! Tra le due non si sa che strillava di più! E io ero a letto che cercavo di riposarmi un po prima di venire in uffico, cercando di farmi passare questo maledetto mal di testa. La scena era comica e drammatica allo stesso tempo. Alla fine epiteti di ogni tipo volavano da una parte all'altra, mia sorella esce di casa sbattendo la porta e mia mamma continua a borbottare. Dopo qualche minuto chiamo mia sorella al telefono, la scena è la seguente:
Jessica: Che vuoi?
Io: Jessica torna a casa, non è il caso che vai girando in macchina come una pazza...
Jessica: La mamma mi ha rotto le palle a casa non ci torno e poi non sto girando sono ferma!
Io: Jessica, ho un mal di testa formato famiglia, non farmi discutere... Se sei ferma allora vieni a fermarti sotto casa...
Jessica: Si ma a casa non ci salgo!
Io: Uff, si ok...

E poi svengo sul letto.

Ora, non so cosa si deve dire o fare in queste situazioni, ma quando poi è risalita ho cercato di parlargli un po. Non credo di aver nemmeno avvistato il problema di fondo che secondo me c'è. Mettiamoci che a questa età è sempre tutto molto confuso (io ne so qualcosa) e non saprei proprio dove mettergli mano. A volte vedo che vuole essere qualcosa che non è, altre volte credo che le sue compagnie non siano proprio idali per lei e che dovrebbe essere più rilassata su tante cose. E altre volte credo che per un adolescente oggi più di prima sia ancora più difficile affermare a se stessi la propria personalità, ipnotizzati da migliaia di messagggi diversi senza il tempo di poterli passare al setaccio. Poi però gli ho fatto ricordare una canzone per farla sorridere un po. La canzone si chiama "Vai male a scuola".

Se anche tu vedi la stessa luna...

giovedì 6 ottobre 2005


E' un momento molto tranquillo. In questi giorni sono successe tante cose che raccontarle tutte sarebbe troppo lungo. Sono sempre alla ricerca dell'attimo, di cogliere al volo qualcosa che so che passa e non ritorna. Ho fatto scorta della legna che mi serve per questo scorcio di fine anno, e ho capito che mi serve più tempo per me stesso e che il tempo per gli altri o le altre, alla fine prima o poi arriva sempre.

Su tu turù turuttu turù turù : )

Rimani così

lunedì 26 settembre 2005


E adesso che mi lasci la metà di questo paradiso incasinato,
avessi un pò d'orgoglio dentro l'anima cancellerei tre anni in un minuto.
Per rompere quel guscio come te che forse hai già indossato un altra vita, ed invece resto fermo e nudo come se l'amore fosse l'ultima mia meta.
Settembre è questa inutile stazione un treno che attraversa il cuore e se ne va.
Rimani cosi fra gli alberi stretti di un mercoledi che odiare vorrei.
Ricordami qui fra i giorni distratti che dormono in questa città, e nn sognano mai.
Le storie si consumano lo sai, perchè l'affetto spegne il desiderio. Probabilmente è quello che è successo a noi ed hai fatto bene a chiudere il sipario!
Ti lascio un altra inutile canzone per dare un'emozione alla tua libertà.
Lo sai che mi basta il bene che mi vuoi, perchè mi aiuterà.
Rimani cosi col sole tra i denti per dire di si ai giorni che avrai, lontani dal film dei nostri rimpianti che abbagliano senza pietà ad ogni sbaglio che fai!
Rimani cosi come se fossi il ritratto di quello che forse non sarò mai.
Avrai la pelle della luna, un altro castello, un altro re.
Ma sarai tu la sua padrona ed avrai anche me.
Amore lo sai è tutto già scritto, capire nn puoi se non sbagli mai.
Rimani cosi, in tutto l'affetto perchè almeno in questo vorrei non deluderti mai.

lunedì 19 settembre 2005

In questi giorni sono stato male. Anche adesso, mentre scrivo, non me la sto passando benissimo. Ho delle coliche renali che mi hanno portato nel giro di una settimana tre volte al pronto soccorso, e se il dolore che ho adesso continua mi sa che ci devo tornare anche oggi. Mi hanno anche raccontato che qualcuno ha anche riso alla notizia di questo mio piccolo malessere. Affermando che tutto questo era il frutto di tante sperate maledizioni.
Premetto che la cosa non mi ha sfiorato nemmeno per un secondo ma quando ho incontrato questa persona un po ci sono rimasto male. Si perchè quello che mi hanno raccontato ho poi avuto il piacere di sentirmelo dire dal vivo.
Sapete cosa ho pensato dopo questo episodio?
Nella vita ho fatto parecchi sbagli, e tanti altri, come questa persona, ne hanno fatti verso di me. Ma il tempo, in maniera lenta e beffarda, mi ha sempre dato ragione.

Il giorno dei giorni...

giovedì 15 settembre 2005

Abbiamo sfondato i 2000 contatti! Sono contento e sotto sotto anche un po spaventato perchè alcune volte scrivo delle cose veramente troppo personali su questo blog e con mia grande sorpresa vedo che la gente è sempre curiosa e vo sapè! Mi sembra però di mancare da questo sitarello da parecchio, e di acqua ne è passata in questi giorni. Iniziamo parlando dell'evento.

200.000 persone per vedere Ligabue!!!

E io ovviamente c'ero, ma non da solo. Con me c'era l'incredibile Coco, e per questa foto valeva la pena fare altri 600 km!!
Due giorni davvero belli, trascorsi tra Bologna e Reggio Emilia e la Yaris Verso della mamma di Coco, che abbiamo scoperto essere a benzina solo quando siamo arrivati alla stazione di servizio per fare il pieno. Ovviamente la cigliegina sulla torta è stata l'amore mio, Elisa, che ha praticamente passato il testimone al liga prima dell'evento. Ha attaccato con Together a tutto volume. Sul pre inciso il bassista a dato un colpo di Mi a vuoto che ha fatto tremare Campovolo. Bellissimo!!!! Per non parlare della mia commozione su Una poesia anche per te. Quella voce io la amo.
Inutile commentare poi tutte le canzoni che ha cantato Ligabue, era semplicemente da esserci e basta. Ma il momento più bello è stasto quando tutto è finito. Si perchè per uscire ci abbiamo messo la bellezza di 6 ore!!! Ma durante tutto il tempo abbiamo messo su Radio Reggio dove avevano improvvisato una trasmissione in diretta per mettersi al servizio di tutti quelli che stavano uscendo da Campovolo e dove, chi voleva, poteva telefonare e dare le proprie impressioni sul concerto e ovviamente dare delle dritte per districarsi in quel traffico da girone dantesco. Infatti proprio da li abbiamo appreso che era meglio dirigersi in direzione Modena piuttosto che Reggio. Peccato che abbiamo sbagliato strada per ben tre volte e ci siamo fatti il giro di tutta Reggio conquistando l'invidiabilissimo premio per aver beccato tutte, e dico tutte le code possibili e immaginabili. Un momento stranissimo a mio avviso. Quella radio ci ha tenuto compagnia per tutte le nostre disavvemture automobilistiche tanto che quando abbiamo ripreso l'autostrada e abbiamo perso il segnale, un po ci è dispiaciuto. Mi sono ripromesso di scrivergli una mail e prima o poi lo farò.
Beh, adesso stacco e vado a vedermi l'ultimo capolavoro del maetro Miyazaki: Il castello errante di Howl. Alla prossima e, per tutti i pettegoli annuncio che la prossima volta parlerò di qualcosa veramente hot!!!! Stay tuned.

Nessuno

Appendo alle pareti
tutti i miei pensieri
mi lascio trascinare
in dubbi sensoriali
cerco nelle tasche
gli spiccioli di ieri
cerco nelle tasche
gli spiccioli di ieri

Come cercar di fissare un punto sul fondo del mare
non mi rimane nemmeno un ricordo che possa spiegare
eppure non son sempre stato nessuno, perché non mi apre
nessuno che sappia colmare il vuoto che é in me

Tra schegge di memoria
provo a rintracciare
i cocci di una storia
smarrita dentro me
cerco nei cassetti
segreti personali

Un deja vue mentre guardo una foto di colpo mi assale
io riconosco il tuo volto e il mio istinto ti viene a cercare
e questa volta giuro sono sicuro, sicuro sei l’unica
al mondo che possa colmare il vuoto che è in me

Come cercar di fissare un punto sul fondo del mare
in fondo ognuno ha qualcosa o qualcuno da dimenticare
eppure questa volta sono sicuro, non c’è nessun’altra
al mondo che sappia colmare il vuoto che è in me

Vedrai che vita, vedrai...

giovedì 8 settembre 2005

Certo che di cose ne sto vedendo in questi giorni. Ieri sera sono stato nella casa di campagna per provare un nuovo strumento/accrocchio che mi sono comprato, e per arrivarci mi sono avventurato per le strade più allucinanti d'abruzzo, visto che la circonvallazione non era praticamente praticabile per via del traffico immenso e ho improvvisato un percorso che potrei tranquillamente chiamare il Giro del mondo!
Passo per Villa Raspa, una ridente frazione di Pescara dove ho avuto la (s)fortuna di trascorrere un periodo della mia vita per via di una tipa... ma, come direbbe Pupo ultimamente, questa è un altra storia.
Si, a quell'ora non so che fare e mi vedo Pupo!!! Che ci volete fare, quell'uomo è un vero e proprio mito vivente. Sposato con due figli, da anni tradisce la moglie con una da cui ha avuto pure un figlio e vivono tutti allegramente nella stessa casa. Con i soldi che si era fatto negli anni '80 ha costruito un mega-albergo talmente grande che poteva contenere tre volte il suo paese e che ovviamente è strafallito visto che non faceva soldi abbastanza. Quei quattro denari rimasti sperperati in casinò di tutto il modo... Altro che Vasco, Pupo ha davvero fatto una Vita spericolata.Un mito vivente.
Da li passo subito a Spoltore, che ho frequentato per via di un amico che avevo... ma anche li è un altra storia, stranamente legata alla tipa a cui ho appena fatto riferimento. Andando più su ho incontrato un bivio che, da una parte fa proseguire per la via principale verso Penne, dall'altra porta a un ristorante dove con l'amico appena citato ho conosciuto per la prima volta la tipa che rimembravo poc'anzi. Insomma, quello che che ho pensato facendo questo percorso è che ne ho visti di volti che prima o poi, per un motivo o per un altro, se ne sono andati via. E anche il susseguirsi delle situazioni della vita, le conoscenze, gli amori e le amicizie, tutte insieme che formano un unico percorso che è poi la mia esperienza su questo folle mondo. Sono cambiate un sacco di cose e io con esse. Poco fa ho incontrato due miei compagni classe a "Vini e Oli" e poi una altra tipa con cui io... Che poi è la migliore amica di quell'altra tipa di cui parlavo prima... insomma! Come cavolo si incastrano le cose, le vite, le situazioni e le emozioni a esse legate. Che strano.
Meglio che mi metta a letto. domani sarà una giornata tranquilla, ma gia venerdi sarà un africa. Partirò con Coco per andare a vedere l'ego di Ligabue e poi anche Ligabue in uno dei (quanti?) quattro palchi di Campovolo a Reggio Emilia.
Mitico, adesso iTunes mi ha messo proprio Vita spericolata di Vasco. La prima versione da studio. Perfetta colonna sonora per questa sera...

Buonanotte al secchio.... e ai suonatori. Da quattro soldi, come me ; )

Notte.

Dammi cinque minuti

martedì 6 settembre 2005

Dammi cinque minuti e chissà
chissà se ti piacerò
dammi cinque minuti e nel tuo cuore
non credo che entrerò
non è facile stupirti
e tu sei così esigente
che non ti accontenti no
si vede lo so
se mi dai cinque minuti
non credo che ti conquisterò

Dammi dieci minuti
e forse ti incuriosirò
dammi dieci minuti e vedrai
ti meraviglerò
sono timido però
so far ridere se voglio
e non sono male no sono un tipo lo so
se mi dai dieci minuti
un amico almeno io sarò

E se ogni cosa ha il suo tempo
trova il tempo per me
ho bisogno d’amore
e di affetto perchè
non so stare da solo
forse sono un bambino
ma per questo ti voglio
voglio averti vicino

Dai dammi venti minuti
dammi una possibilità
una bibita un caffè
una cosa in piedi al bar
e ti parlerò di me
tu mi parlerai di te
sai a volte basta un niente
uno sguardo o chissà che
in tutto venti minuti e forse
tu verrai via con me

E dammi tutta la vita
dammi quello che vuoi
dammi tutto il tuo amore
non lasciarmi mai
non so stare da solo
forse è nel mio destino
ma per questo ti voglio
voglio averti vicino

E se ogni cosa ha il suo posto
trova il posto per me
nel tuo armadio sotto il letto
che si li con te
ti conosco da adesso
ma ti cerco da sempre
c’eravamo gia incontrati
ma però non è importante

Tu dammi ancora un minuto e chissà
chissà se ti piacerò
ma tu pensaci bene
e pensaci prima di dirmi no

E pensaci ripensaci prima di dirmi no
E pensaci ripensaci prima di dirmi no

Pensaci ripensaci prima di dirmi no
E pensaci ripensaci prima di dirmi no
prima di dirmi no

Un altro giro ed è già estate dentro te...

lunedì 5 settembre 2005

Nonostante gli umori non proprio esaltanti, non riesco ad essere triste. Si, è vero che l'estate sta finendo ma non è detto che sia un male. Vedo le persone sbuffare e lamentarsi per questo agosto che non ci ha certo lasciato un buon ricordo. Che nemmeno quest'ultima domenica ci ha lasciati tranquilli, ma non riesco proprio a vederci niente di negativo. Sarà che sto attraversando un periodo veramente fico e tutto mi si apre come una nuova scoperta. Non vedo l'ora che arrivi domani e scoprire qualcosa di nuovo. Come mi è successo sabato sera per esempio. Ho confermato quello che già ho avuto modo di constatare proprio ultimamente. Cioè che potrei ancora provare a innamorarmi di qualcuno. A parte gli scherzi di quella sera, questa è una grande riprova per me.
Poi una sensazione mi pervade in questi giorni. Sembra che tutto si vada incastrando perfettamente. Una giornata di mare, il parcheggio sempre vicino, il metodo per chitarra, un libro che me ne consiglia un altro, Elisa che apre il concerto di Ligabue a Campovolo!!!

Qui con la vita non si può mai dire...

lunedì 29 agosto 2005

Sono stato a una festa l'altro ieri. In un casolare di campagna all'aperto, una di quelle feste dove si beve si balla e se non si è troppo fessi (come me?) si limona pure. Io da sempre non sono stato un discotecaro, non mi è mai piaciuto ballare, non più di tanto, e dopo un po che sono nella confusione, se non faccio qualcosa mi annoio. E spesso in queste occasioni accade questo, allora o trovi qualcosa da fare, oppure ti ubriachi e l'altra sera ho scelto la prima. Mi sono improvvisato barman, e devo dire che nel fare cocktail semplici come Rhum e Cola o Gin-Lemon, ci ho preso un po gusto. E la festa piano piano si porta fino a l'una e mi arriva la prima sorpresa. Noto che un amico ha preso il via con una bella ragazza, parlano e ridono seduti mentre la festa tutta intorno continua senza far caso a loro. Li osservo per un attimo e li lascio li, senza sapere come è andata a finire, cambio la scena provando un insostenibile leggerezza. Sono contento. Mi rimetto a fare il barman (eh eh) e assisto all'inizio di quella che potrei definire la rissa definitiva. In un attimo vedo due miei compagni accendersi per un cretino un po troppo ubriaco che li stuzzica. Meno male che poi riusciamo a dividerli altrimenti ne avrei viste anche li delle belle. La scena cambia di nuovo, e giro per la festa come un demente, capisco che una tipa potrei portarmela in qualsiasi momento in macchina, ma sono troppo sobrio per farlo e la lascio con le sue risatine sceme in mezzo alla pista. Ritorno a fare il Barman per un microsecondo, ormai neanche questo mi soddisfa più e allora me ne vado in giro per la casa. Qui trovo la seconda sorpresa della serata. Trovo una ragazza che conosco completamente ubriaca distesa su un divano. E pensare che poco prima l'avevo vista ridere e scherzare abbastanza tranquillamente. Come la vedo mi avvicino per vedere come sta. Lei è una bella ragazza. Fidanzata. In quel momento avrei potuto approfittare di lei senza il minimo problema, ma "ovviamente" non l'ho fatto e sono rimasto seduto accanto a lei per un po, accarezzandogli i capelli e la fronte. Stava proprio ridotta male. La lascio dopo un po che si è addormentata e mi ha intimato di andarmi a divertire invece di stare li a badare a lei. Seconda sorpresa e seconda emozione della serata. D'un tratto la musica si dissolve non la sento più. E mi estreneo ancora di più, portando dentro un qualcosa che non ho ben capito cos'è.
A quel punto della serata che faccio? Che cavolo di ore saranno? Ma che ne so, ho lasciato tutto in macchina. A proposito, la macchina! Mi faccio un sonnetto di una ventina di minuti e riesco. La situazione non è cambiata affatto. Noto con piacere che Coco sta piccionando con una tipa abbastanza ambita. Solo che è circondato da altri merli che non capiscono che così nessuno di loro riuscirà a concludere nulla. Troppi merli equivale a un nulla di fatto per tutti. E allora mi muovo per distrarre il più possibile tutti gli altri in modo tale da lasciare soli Coco e la tipa. Con mia grande soddisfazione riesco nell'intento e il risultato finale è anche un po una mia vittoria. Sono super contento. La serata mi ha dato qualcosa di nuovo a cui pensare e una piccola emozione nuova da conservare per i posteri. Magari da spendere per una nuova canzone. E mentre sono in macchina per tornare a casa metto su una canzone, giusto per accompagnarmi mentre riporto il vincitore a casa. E' un momento da fermare. La strada si srotola sotto i fari della macchina e delle chitarre mi riempiono la testa, e Coco mi dice qualcosa e io sono contento. La terza sorpresa della serata. Lo lascio finalmente a casa e con la mente ancora un po confusa penso chissà se è il caso di tornare a casa.

Sono io...

giovedì 25 agosto 2005

Con questa faccia che sta sempre la, da parte e con queste braccia che son qua per te aperte. Chiedo perdono se non so chi sono io ma è gia da tanto che suono, l'uomo della storia accanto sono io. Ripensando a queste parole mi chiedevo che immagine di me viene fuori leggendo questo blog. E' un dilemma che mi pongo spesso ultimamente e che spesso estendo al mio rapporto con gli altri. Cosa trasmetto alle persone? La mia immagine esteriore rispecchia quello che sono dentro? Non so che rispondere, probabilmente chi mi conosce meglio potrebbe dare una risposta, ma quanti mi conoscono a tal punto da poterlo fare? Mi viene in mente solo una persona.
Credo che cercherò di modificare la mia immagine fino a farla assomigliare a quella che penso possa essere la più vicina alla mia anima. E credo anche che la circonderò del clima giusto per poter crescere rigogliosa e forte. Adesso che mi sento un leone ho una forte voglia di rinnovamento, di sperimentarmi più di quanto non abbia fatto finora.

Che botta ragazzi,
  • tre Rhum e pera
  • un Negroni
  • e un Cuba Libre
  • ... non sono certo poco per uno come me. Abituato a bere poco, anzi pochissimo. Ma stasera c'era la giusta occasione per farlo. Il trio dei compari si è ritrovato per una serata al Lido Bianco e, sorpresa delle sorprese, becco il Noce!!!!
    Il mitico Eros Nocella, mio compagno di stanza in Croazia e amico sincero con il quale ho condiviso gioie e dolori di quella indimenticabile esperienza. Mi ha detto che era veramente contento di vedermi, me lo avrà ripetuto almeno dieci volte. E che gli sono mancato in tutti questi mesi che lui è stato fuori. Per la cronaca sta trombando mezza Spagna con la scusa dell' Erasmus e mi ha detto che si sta facendo le storie con una tipa che si è appena sposata in comune e dovrebbe, ripeto dovrebbe sposarsi in chiesa tra pochi giorni, ma che no sa che fare visto che si è perdutamente innamorata di lui! Mitico Noce. Io sono stato iper contento di essermi finalmente mostrato al mio meglio, finalmente uscito dalla girandola senza fine che a volte è il mio carattere, visto le che le ultime volte non sono stato disponibilissimo, e lui lo ha notato. Mi ha chiesto di quel vecchio amore che mi tormentava l'anima, e mi ha visto visibilmente sereno. Qui ci vedo proprio la mano del Signore, ma questa è un altra storia...


    La mia dolce Elisa mi sta cantando Rock your soul (Lotus version) in cuffia e con la testa che mi gira per gli effetti visivi di iTunes e la sopra citata Alcool Death List, sto proprio Wow!! Mi sono innamorato stasera di una tipa che ho visto seduta insieme alle amiche (due) al Lido bianco. Questo è un fatto positivo e sapete perchè? Vi spiego il mio perchè. Quando comprai la mia prima macchina, la mai troppo rimpianta Classe A 140 Mercedes, vedevo da tutte le parti Classe A. Prima invece sembrava che non esistesse nemmeno. Oppure quando compri un paio di pantaloni, poi li vedi addosso a tutti, e magari prima non ci avevi fatto nemmeno caso.
    Beh, stasera ho notato questa ragazza, è ho sentito che mi sarebbe piaciuta. Peccato non averci scambiato nemmeno una parola. Della serie Dammi cinque minuti e chissà, chissà se ti piacerò. Dammi cinque minuti e nel tuo cuore non credo che entrerò Se non avessi acquistato questo amore che ho, e che mi brucia dentro forse non l'avrei notata, e avrei continuato a pensare che non mi sarebbe mai capitato di incontrare una ragazza che mi sarebbe piaciuta. E invece eccomi qua, come un scemo davanti al Mac e ai suoi colori a scrivere. Se ci avessi parlato magari... chissà...
    Quando si ha l'intenzione di comprare qualcosa, per prima cosa ci si guarda intorno, la si cerca e la si nota da per tutto e forse il segreto è tutto li. Sono alla ricerca. Ma stavolta veramente, e ho passato gli ultimi inverni a raccogliere quei quattro denari da spendere per uno sguardo che ne valesse il prezzo.

    La testa mi pesa come un macigno, la rottura di palle è che dovrò togliere la montagna di giornali e fumetti che adesso staziona bellamente sul mio letto, per poter dormire e farmi passare questa sbronza e questo mal d'amore che ho.
    Adesso ci provo, notte gente.

    E buonanotte ai suonatori, quelli come me.


  • Ma davanti a te, sono solo io, e ti chiedi chi è. Sono proprio io. Con questa faccia che sta sempre la, da parte e con queste braccia che son qua per te aperte. Chiedo perdono se non so chi sono io ma è gia da tanto che suono, l'uomo della storia accanto sono io.
    C.Baglioni
  • Life goes on...

    martedì 23 agosto 2005

    Ultimamente mi sento rinato. Ho ricominciato a scrivere e sono pieno di idee. Ho trovato forse un nuovo motore per creare qualcosa, una nuova ispirazione. Che per tipi come me è di vitale importanza. Tutte le menate e le paranoie che mi sono portato dietro fino adesso (vedi i post precedenti) sembrano si siano dileguate nel nulla. Non che non le abbia vissute e non le rinnego ma, ripeto, mi sento rinato. Credo di aver superato qualche ostacolo e il blocco che avevo nello scrivere l'ho sorpassato alla grande. E' come in quelle situazioni dove per cambiare la situazione basta fare un piccolissimo passo ma che ci sembra lungo un chilometro, e poi una volta fatto ci ridiamo sopra pensando "ma non potavamo farlo prima?!?" Non so se vi è mai capitato, succede e a me è successo in diverse occasioni.
    L'altro ieri ero in macchina e ascoltavo Elisa, mi accosto per scrivere una cosa che mi era venuta in mente, ispirato dalla canzone (The waves) che stavo ascoltando, tanto che per non perdere l'attimo, l'ho rimessa da capo un paio di volte per poter finire di scrivere tutto quello che mi passava per la mente. Mi sento prolifico, una vaso pieno che non vede l'ora di riversare tutto il suo contenuto, pazientemente raccolto e conservato tra estati e inverni passati. Ho attraversato questo inverno come in un bozzolo, ho atteso l'estate per poter vedere che aria tirava, e adesso che l'estate volge al termine sono pieno di grinta.

    Ho aperto un nuovo Blog


    Li ci sto scrivendo piano piano, tutte le parole che ho raccolto in questi anni. Sono semplici canzoni che sto registrando proprio in questo periodo. Spero di farvele ascoltare e che vi piacciano. Parlano di me e di quello che sento. Fateci un salto e se vi va lasciate le vostre impressioni se volete. Anche se non ne conoscete la melodia e gli accordi.

    Strada facendo troverai un gancio in mezzo al cielo...

    mercoledì 17 agosto 2005


    Ho fatto diverse cose in questo ferragosto, divertendomi e spassandomela con gli amici di sempre e non. E come al solito un mix di sensazioni mi ha attraversato in questi giorni un po caotici. La giornata del 14 al mare cercando di riempire una piscina gonfiabile larga un metro e mezzo. Un vero collasso per me, i partecipanti e gli spettatori. La sera allo Stellario per vedere i Negrita. Una band davvero in gamba, con uno rock show dalle tinte sud americane, nei suoni e nei colori. Davvero una bella serata, con tanto di doppio panino a Cuccitella insieme al compare di mille avventure, Coco. Il ferragosto tra liti (ormai di rito eh eh) per il da farsi, il corri corri generale da un posto all'altro per questo tempo che non ci ha certo sostenuto. Con contorno di minacce di denuncia dalla polizia, sangria bianca, ricetta della dottoressa Luigina, scrociamento contro la panda di massimo che non si è fatta praticamente nulla, mentre la mia si è aperta come una cozza. Il primo raggio (finalmente) di sole con relativa corsa al mare per recuperare il tempo perduto e la sensazione che qualcosa dentro di me si stava muovendo. Il momento più bello? Quando con il freddo incredibile mi sono gettato in mare che non era certo calmo e quieto, con il materassino per godermi le onde che mi sballottolavano di qua e di la come le campanelle di S. Rocco. Dopo un po sono tornato a riva come un naufrago su un isola deserta. E li ci sono rimasto per bel po, mentre gli altri giocavano a pallone sul bagnasciuga. Steso come na medusa, mentre la risacca mi ricopriva col suo andirivieni. In completo stato di grazia, tra le onde e l'effetto della sangria. Come un bambino che gioca con l'acqua. Solo che adesso giocavo ad accoccolarmi un po, visto che nessuno adesso lo farebbe per me. Ma ho superato anche questo, ho superato di nuovo me stesso nella rincorsa alla noia di essere solo. Il giorno dopo c'è stata la sorpresa gradita più che mai.
    Dopo un anno preciso, più o meno, ho riscritto dei versi sul mio taccuino. L'ultima volta risale esattamente al 28 luglio 2004 ed è firmata in terra straniera. Starigrad, un soleggiato paesino dell'isola di Hvar, Croazia. Li come alcuni sanno ho trascorso l'estate scorsa facendo l'animatore e sempre li mi sono concesso dei momenti tutti per me davvero rari per la situazione che stavo vivendo. E per la precisione scrivevo una lettera a una mia ex, come se fossi un soldato della legione straniera che scrive alla sua amata rimasta nella tranquillità della propria casa. Una lettera scritta sulle pagine del mio piccolo taccuino appunto che avrei dovuto strappare e spedire. E quindi per via di quel gesto, consegnare un vero e proprio pezzo di me alla mia musa, ispiratrice di tanti scritti tra rime e accordi. Un regalo che a nessun altro avrei fatto. Nessuno.
    Poi non ricordo perchè non spedii più nulla, ma forse un giorno lo capii. Tra le tante regole del Manuale d'Amore di Veronesi ce ne è una legata all'abbandono. Non cadere nel tranello dei messaggini e delle email dopo una storia finita, per non rischiare di perdere quello straccio di dignità e credibilità che dovremmo conservare per ricostruire noi stessi senza ripartire dal fondo. Specie se abbiamo combinato un casino grosso come na casa. Per non diventare patetici agli occhi della sfortunata e soprattutto a noi stessi. Ma per un tipo romantico come me, cresciuto nei sentimenti popolari e a pane e musica italiana dagli anni sessanta a oggi, dove l'amore gridato con una canzone era la dimostrazione suprema dell'intensità del sentimento provato, la sceneggiata in pratica, e dove una canzone cantata nel momento giusto, con le parole giuste poteva risolvere anche i conflitti mondiali. Tutti i trash movie di Nino D'angelo si basano su questo principio fondamentalmente.
    In definitiva forse perchè ho capito che non sarebbe stato utile a niente e nessuno. Sarebbe stato un trascinare una situazione ormai cambiata da tempo. Come ho scritto qualche giorno fa, à molto facile cedere alle lusinghe di un vecchio amore piuttosto che affrontare la vita a muso duro. Sta di fatto che da quell' ultima pagina scritta, oggi ho ritrovato la voglia si scrivere per me e le mie canzoni. E per la prima volta ho cambiato il destinatario. Me stesso forse, proiettato nel futuro o nel passato. Come un fratello maggiore che parla al piccolo Mirko, o al figlio che forse un domani avrò.

    ...

    Nel frattempo che scrivo iTunes non ha sbagliata una stasera! E proprio per quel principio di cui parlavo prima, mi lascio con questa splendida canzone degli Stadio che appunto mi arriva adesso random dal mio fido Mac. Bella più che mai

    Ehi Negrita!

    Mi ero riporomesso di fare una sorta di recensione del concerto, ma sinceramente non ne ho voglia, beccatevi le foto e sappiate che sono dei grandi.

    Amore che aspetta il momento

    giovedì 11 agosto 2005

    Quando sarai sola
    che sarai sola per davvero.
    Quando guiderai di notte
    tornando a casa perchè
    da lui ti farà male dormire.
    Quando non saprai come fare.
    Quando non saprai cosa dire.
    Quando una foto di lui
    all'improvviso, in un libro.
    Quando un biglietto di un film
    nella tasca del cappotto
    ti farà ricordare che anche tu
    perfino tu sei stata felice.
    Quando un silenzio ti parlerà.
    Quando l'idea di un altro
    ti farà solo soffrire.
    Quando l'odore di un altro
    ti farà ricordare il suo.
    Quando il corpo di un altro
    non ti farà rircordare il suo.
    Quando butterai il suo spazzolino.
    Quando le lacrime sul cuscino
    ti faranno cambiare cuscino
    ma dopo un minuto sarai punto e daccapo.
    Allora saprai che è proprio finita...
    E io saprò che dovrò aspettare
    almeno un altro paio di mesi
    prima di mandarti sette rose
    e dirti: "Amore mio,
    stavi con l'uomo sbagliato"