Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia...

domenica 19 dicembre 2010

Se ne togli dieci sono 23 ed è tutta un'altra musica e senza esagerazioni, un'altra vita. Fatta di altre voci, altri stanze e altre strade.
Se ne aggiungi dieci invece sono 43 e sembrano davvero tanti a vederli adesso da qui.
Proprio non saprei dire dove sarò o addirittura se ci sarò. Con chi, come e dove.
Adesso sono trentatrè.
E adesso sono nella mia stanza dei giochi, dove ho i miei strumenti, le mie cose, dove passo il mio tempo migliore, dove in questo momento sto ascoltando in cuffia le mie registrazioni, le canzoni che nel corso del tempo ho voluto fermare. Le ascolto perchè mi piace risentirmi, perchè ogni volta che in macchina l'iPod ne passa una nel random generale sto sempre li a capire quanto la mia voce assomiglia a quello che sono, cercando di leggere quello che in realtà non dice con le parole.
Lo faccio perchè la mia voce è la mia costante. E' l'elemento che è in grado di riconnettermi con la mia emotività e capacità di emozionarmi. Capacità che nei momenti più bui della mia esistenza ho creduto di aver perso, sbagliandomi. :)

Ci sono giorni che niente va bene e invece altri che la vita sembra che ti sia riuscita...

sabato 4 dicembre 2010


Certe notti torno a casa spaventato, con una leggera paura ad addormentarmi da solo.
Altre volte mi capita di rientrare e avere ancora mille idee per la testa. Di spogliarmi e farmi una camomilla in cucina e sentirmi sereno.
Spesso non ho niente da dire però poi mi ritrovo a ragionare al modo migliore di comunicare "Ehi, non ho niente da dirti a parte il fatto che ti stavo pensando!"
Qualche giorno fa ho spedito una mail a una ragazza a cui voglio bene, nonostante non ci sentiamo più da diverso tempo, chiedendole semplicemente come sta, scrivendo col cuore. Mi ha risposto freddamente in un modo calcolato.
L'altro giorno invece chiamo un'altra ragazza e senza troppi giri di parole le ho detto quello che volevo. Poi sono andato da lei e me lo sono preso.
Una mattina sono andato in ufficio tranquillo e alla fine ne sono uscito emotivamente distrutto.
Ieri mattina non ci sono andato per niente e mi sono dedicato a me stesso. Me lo posso permettere, quindi quando serve lo faccio.
Spesso quando sto in macchina penso a tante cose e mentre ascolto la musica quasi non mi accorgo dei chilometri che ho percorso. Penso a quello che vorrei scrivere, che vorrei suonare.
Penso a come conquistare il cuore di una ragazza che mi attrae e che mi piace. Ma poi alla fine mi muovo sempre in base a come mi sento e in assoluta sincerità, senza trucchi e stratagemmi.
Poi cambio colore e penso che quando due persone si piacciono, si piacciono. Punto.
Alle volte mi sento un straccio e certe volte ho la preoccupante percezione di essere il migliore in quello che faccio.
E in questo susseguirsi di giorni, ho capito che non sempre le cose vanno come vorrei, ma che comunque esprimere quello che sento, in ogni momento, è la via migliore per la felicità.

Siamo sempre dentro a qualcosa, l'auto che va o dentro al tram, senza mai vedere il cielo e respirando smog...

lunedì 8 novembre 2010

Le cose che possiedi alla fine ti possiedono (?)
Che stupidaggine lo so...
Uscire di casa per entrare in macchina. Parcheggiare per poi entrare nel centro commerciale. Uscirne e fare il percorso al contrario.
Se ci penso su è davvero strana la vita che facciamo.
Oggi ad esempio ho spedito tramite corriere il mio iPhone al centro assistenza Apple, per farlo riparare sfruttando la garanzia, visto che sta cadendo a pezzi.
Inevitabilmente ho dovuto recuperare un vecchio telefonino da usare in questi giorni prima della restituzione e questo banalissimo cambio mi ha lasciato per un momento interdetto.
Avevo la rubrica piena di persone e numeri che non chiamo più. Una rubrica capace di disegnare un piccolo spaccato della mia vita di qualche anno fa.
Amici che non sono più amici, amori che non sono più amori e perfino qualche collega di lavoro che non lavora più con me.
Una riflessione durata giusto qualche istante prima di andare a cercare le persone che invece ci sono ancora e quelle che ci sono oggi ma che non c'erano allora. Tutte le persone a cui voglio bene e con cui voglio essere collegato tutti i giorni, a tutte le ore.
Sempre.

Ogni volta, ogni maggese che ritorna...

martedì 2 novembre 2010



Ho scoperto che mi piace il mese di ottobre.
Lungo questi 31 giorni mi sono sentito sincronizzato coi suoi tempi e suoi colori.
Ha catturato la mia attenzione il suo lento preparsi all'inverno prima dell'invetiabile accellerazione che questi primi giorni novembre sembrano promettere.
Sono attratto dagli alberi e dal loro mutare, forse perchè mi sento come loro, solido nelle radici, forte nel tronco e proiettato al cielo.
Così come un albero cede le sue foglie "mi piace invecchiare, perchè il tempo dissolve il superfluo e conserva l'essenziale" (cit.).
E' stato un mese di compleanni, di lutti, di creatività e di risate.
Di poesia e di dolore.
Di innamoramento e di nuova passione.
:)

Thinking of the fear i've had so long...

sabato 11 settembre 2010


Improvvisamente la fiamma di un cerino si accende.
Bastano quei pochi secondi per capire che quello che intravedevi nel buio, è qualcosa di più di una semplice intuizione.
Ora riesci a definire meglio i contorni e chiamare per nome le cose che hai sempre saputo essere li.
Quello che prima sembrava complicato da afferrare si rivela molto più semplice da gestire.
Puoi pianificare una direzione, puoi trovare l'interruttore da premere.

Non voglio mica la luna...

mercoledì 25 agosto 2010


Sei ancora li vero? Ma si che ci sei e oggi sembri particolarmente contenta.
Lo vedo che ridi di me, perchè io mi sbatto qua e la mentre tu, placida, una volta al mese passi a controllare.
E anche se questa sera la mia testa pesa un po di più, ancora una volta non mi vedrai cantare di te.
Così mi volto, accordo la chitarra e fluido, il mio pensiero riempie la stanza.
Suono nella mia totale indifferenza di te.
E suono col gusto di un re sul suo trono.

Ragno

sabato 21 agosto 2010


Ragno
se con l'arte nun ce magno
dimmi tu che cosa fare
tu che sei così esemplare
nel tuo nobile filare
in quell'angolo di stanza
sei un esempio di costanza
dammene un pochetto pure a me

Ragno
dimmi chi te lo fà fare
con quell'arte sopraffina
chiuso dentro a una cantina
e nessuno ad ammirare
sei l'artefice incompreso
di un lavoro senza peso

dammi retta
lascia stare


Io che mò so ragno de cantina
posso ditte che nun c'è stà meglio cosa
che svegliasse la mattina
co la convinzione d'avè fatto un lavorone
pure se nun chiappo mai manco un moscone!

Ragno
ti credevo opportunista
ed invece sei soltanto un'inutile idealista

pertanto
ti nascondi dietro al tuo strafare
tu non vuoi considerare
che sei solo nullità

Ragno
basterà uno scopettone
senza troppa precisione
per distruggerti la tela
e sloggiarti dal cantone
in quell'angolo di stanza
sei un esempio di eleganza
ma che cè farai povero te

Ragno
non ti scoccia star lì appeso
rincorrendo l'utopia
di una tela che ti ha reso
servo della geometria
dentro quella cella scura
tutta la tua tessitura
non fà più neanche paura

Io che mò so ragno de cantone
posso ditte che nun c'è stà meglio cosa
che aver scelto stà missione
quella d'esser ragno senza avecce mai un compagno
chi m'acciacca, chi me se scarica ner bagno!

Ragno
se con l'arte nun cè magno
dimmi tu che cosa fare
tu che sembri un luminare
mi pare

resta solo il dubbio se impiegassi
all'ufficio delle tasse
pe trovà una dignità tua
non contando che pure a volello
è difficile anche quello
con la crisi che cè stà
Ragno!

You'll remember me when the west wind moves upon the fields of barley...

martedì 13 luglio 2010


Sto camminando spensierato per la città, ho con me la borsa piena delle mie cose, sono tranquillo e in pace. Sto pensando che tra poco passerò ancora una volta sotto quel grande albero con la palla incastrata tra i rami. E' un Super Tele giallo accesso, una palla da gioco così allegra e leggera che quado la calci lei per l'emozione, divertita, va un po a zig zag corteggiata dal vento.

Mentre procedo ripenso a come è finita fin lassù ed è un ricordo estremamente piacevole :) Tempo fa, mentre giocavo con Melania, tra un bacio e l'altro della nostra storia, è finita tra i rami per via di un rimbalzo falso e inaspettato.
Camminando sto ripensando a quante ne ha viste quella palla gialla da quel giorno. A quante stagioni ha visto passare senza voler scendere mai, superando venti e piogge, il cadere e il rifiorire delle foglie, senza spostarsi nenche di un solo millimetro.
Sono quasi sotto l'albero e so che lo oltrepasserò come faccio sempre e che in fin dei conti è diventato un luogo a me famigliare, quasi una certezza. Quell'albero è li, rimarrà li, con quel Super Tele giallo che gli dona quell'aspetto un po bizzarro e che lo rende ai miei occhi un'attrazione molto più di un ponte o di un museo.
Sto per oltrepassarlo quando vedo un mio vecchio amico, di quelli che non vedo più, cercare di prendere la palla. Lui la vuole, ma non riesce a farla sua, nonostante i diversi tentativi. Sto sorridendo perchè so che non l'avrà mai. :))
Quasi per uno scherzo del destino incontro Melania.
Ci salutiamo, lei sorride e io con lei. Ci diciamo qualcosa con le parole e qualcos'altro con gli occhi. Ci salutiamo nuovamente e poi ognuno per la sua strada.
Sto camminando spensierato per la città, ho con me la borsa piena delle mie cose, sono tranquillo e in pace quando a un certo punto la palla mi scende dolcemente tra le mani come un oggetto incantato. Tolgo un po di polvere, la stringo a me come una persona che non rivedo da tanto tempo e rido di gusto, e poi la provo facendola rimbalzare un paio di volte. Ed è li che senza pensarci inizio a correre per raggiungere Melania e darle la palla.
Stavolta non ci diciamo nulla con le parole, parlano solo gli occhi e sento il lavoro che la mia pancia sta facendo nel tradurmi le emozioni che mi arrivano. Ed è bello riuscire ad apprezzare finalmente il linguaggio che la pancia usa per dirci cosa ci accade.
E' con questa nuova consapevolezza che la saluto nuovamente. E lei va via per la sua strada, con la palla gialla.
Sto camminando spensierato per la città, ho con me la borsa piena delle mie cose, sono tranquillo e in pace.

Until you come back to me that's what I'm gonna do...

lunedì 28 giugno 2010


Ho come l'impressione che tornare a scrivere questa sera è un po come entrare al cinema a film avviato. Forse perchè di cose ne ho pensate e viste talmente tante ultimamente che per un motivo o per l'altro non ho saputo trasferirle su queste pagine.
Ed è un film diverso dal solito perchè mi sento cambiato.
E' estate e per me è naturale vedere l'inverno appena passato con una certa soddisfazione. Vedo su di me gli effetti di quello che ho costruito e di come mi sento cresciuto. Ho acquisito consapevolezza e potere personale, ho risolto e messo via molte cose della mia vita affrontadole una per una e l'effetto non è solo di una leggerezza di spirito, ma anche fisica. Ho creato il giusto spazio per fare posto a chi vuole fare un pezzo di strada con me e il fatto di smaniare per quando questo accadrà, mi rende forse un pelino capriccioso. Vorrei accadesse subito, ma fortunatamente conosco anche il gusto dell'attesa che spesso è buono tanto quanto quello che si desidera :)

Allo stesso tempo

sabato 29 maggio 2010


C'è chi pensa sia migliore invece poi c'è chi
dice che non valgo niente forse sai è così
ma sai cos'è che c'è, c'è che son contento
Perchè son tutto e niente allo stesso tempo

C'è chi mi da dei consigli da riempire un mare
ed invece chi rifiuta di sapermi amare
ma sai cos'è che c'è, c'è che son contento
perchè son tutto e niente allo stesso tempo

C'è chi non mi voleva mai vicino neanche a scuola
ed adesso canta e balla dentro la mia aiuola
e sai cos'è che c'è, c'è che son contento
perchè ho avuto tutto e niente allo stesso tempo

C'è chi mi ha incontrato al meglio di una situazione
ed invece chi mi ha visto in fondo ad un burrone
ma sai cos'è che c'è, c'è che son contento
perchè han giudicato allo stesso tempo

Sai in che cosa credo io?
io credo solo in me...
sai in che cosa credo io?
io credo solo in me...

E c'è chi non ha mai capito come sono io
e chi l'ha capito troppo che ho paura anch'io
ma sai cos'è che c'è, c'è che son contento
perchè mi hanno amato e odiato allo stesso tempo

E c'è chi ha già cercato di darmi un'educazione
e c'è anche chi ha provato con la tentazione
ma sai cos'è che c'è, c'è che son contento
perchè uso l'uno e l'altro allo stesso tempo

Ma sai in che cosa credo io?
io credo solo in me
e in te... allo stesso tempo, allo stesso tempo, allo stesso tempo...

"Per una magia così" dice "val la pena vivere"...

lunedì 26 aprile 2010


A volte per capirlo basta poco.
Basta sentire l'aria della sera quando ti invita a stare fuori con due amici a parlare.
Bastano le risate e la voglia di rilancio che c'è in ogni "questo lo dobbiamo fare".
E per assurdo non basta averne trenta, cinquanta o cento, perchè comunque vorremmo avere mille anni per poter dire con maggiore stupore che per noi il tempo non conta.

Il tuo Sex and the City, i miei film con gli spari...

giovedì 22 aprile 2010


L'inverno! Si dai, l'inverno.
E lei, un po sorpresa, un po divertita, un po scocciata "ma come l'inverno?? Ma no, casomai l'estate!!! Dai cosa c'è di più bello dell'estate? Sei sempre il solito tu! Il mare, prendere il sole... dai!!!"
Che ci potevo fare io se la mia stagione preferita in quel momento era l'inverno? D'altronde io d'inverno ci sono nato, quindi magari ho un rapporto intimo col freddo, con i fumetti che il respiro crea quando si gela. E perchè no, magari centra anche il clima natalizio...
Poi scusate, Sting fa un disco intero dedicato all'inverno ed è considerato un grande, mentre se lo dico che l'inverno ha il suo perchè, sono uno un idiota.
Ora invece risponderei la primavera. Toh l'autunno e cmq il cambiamento.
La stagione che amo di più è "Il cambiamento".
L'aria di primavera è spaventosamente forte. Gonfia i miei muscoli e fa buon sangue come il vino.
Da un cielo e una speranza nuova alla mia rabbia.

Changes

sabato 27 marzo 2010


Ancora non so cosa stavo aspettando
E il mio tempo stava correndo selvaggio
Un milione di vicoli ciechi e
Ogni volta ho pensato di avercela fatta
Sembrava che il sapore non fosse così dolce
Così sono diventato me stesso per affrontarmi
Ma non ho mai catturato un barlume
Di come gli altri devono vedere l’impostore
Sono troppo veloce per fare quel test

Cambiamenti
Girati e affronta lo straniero
Non voglio essere un uomo ricchissimo
Cambiamenti
Girati e affronta lo straniero
Devo solamente essere un uomo diverso
Il tempo forse mi cambierà
Ma non posso tracciare il tempo

Osservo le ondulazioni cambiare la loro misura
Ma mai lasciare la corrente
Di caldo instabile
Così i giorni galleggiano dentro i miei occhi
Ma i giorni ancora sembrano gli stessi
E questi bambini che disprezzi
Mentre provano a cambiare i loro mondi
Sono immuni alle tue consultazioni
Sono abbastanza consapevoli di ciò che stanno superando

Un fascino strano, mi affascina
Ah i cambiamenti stanno prendendo velocità ce la sto facendo

Cambiamenti
Girati e affronta lo straniero
Oh, state attenti amanti del rock ‘n’ roll
Cambiamenti
Girati e affronta lo straniero
Abbastanza presto adesso diventerai più vecchio
Il tempo forse mi cambierà
Ma non posso tracciare il tempo
Ho detto che il tempo forse mi cambierà
Ma non posso tracciare il tempo

Falla scorrere la pazzia dentro me che mi grida o la corsa o la vita...


Certo che per uno come me, abituato a guidare in lungo e in largo per il centro Italia, è strano avvertire questo friccicore qualche ora prima di partire per una crociera in famiglia :)
D'altronde è un periodo strano quello che mi attraversa ultimamente. Mi sento equidistànte da tutto e ho definito diverse mie esigenze e perchè no, anche i miei dubbi.
Vado alla ricerca dei giusti interrogativi, di quelle domande sagge che ti aiutano nella risposta. E' un bisogno di ulteriore profondità e equilibrio il mio e il fatto che ultimamente vada spesso a fare footing sulla spiaggia è sinonimo della mia attuale condizione.
E' una scommessa passo dopo passo, un rilancio in ogni respiro.

Cosa succede, cosa succede in città...

giovedì 25 marzo 2010


Il fatto è che quando scopri certe cose la vita ti cambia. Dico davvero.
Io ad esempio credo di aver fatto un saltino in avanti quando ho scoperto Emily Dickinson, e sarei un gran paraculo se dicessi che mentre scrivo questo non voglio darmi un tono. Infatti non lo dico ;)
Che mi abbia catturato la sua poesia lo si vede anche in queste pagine dove ho riportato qualche suo verso qui e la e in un occasione poco felice ho avuto anche l'ingenua sfrontatezza di comporre un qualcosa simile al suo stile.
La sua storia ha provocato in me sensi contrapposti, un ironia mescolata alla tristezza. Un sentimento di paura e attrazione verso le scelte radicali e assolute che guardo con circospezione, girandoci intorno, studiandole.
La storia la sapete tutti no?! A 25 anni si rinchiuse in camera sua con la convinzione che la sola fantasia potesse darle tutto quello di cui aveva bisogno. Non uscì di li nemmeno alla morte dei suoi genitori e quando lei stessa passò a miglior vita, trovarono millesettecentosettantacinque poesie!
Oggi chi mai farebbe qualcosa del genere? Oggi... Il fatto è che oltre alla scelta difficile e straordinaria che Emily Dickinson fece è pensare a quanto la sua fantasia nel silenzio della sua stanza sia stata in grado di creare. Se avesse avuto anche solo una radio sarebbe stato lo stesso? E con una tv?
Io da tempo affermo di non vedere più la tv e anche qui sarei un gran paraculo se dicessi che mentre scrivo questo non voglio darmi un tono. Infatti, anche in questo caso, non lo dico ;)
Che poi... alla fine la guardo... anzi...
Poco fa sono andato a rivedermi su youtube una vecchia intervista a Massimo Troisi. Avevo bisogno di rinfrescarmi la memoria su una sua vecchia idea. Sull'ipotesi di fare un film raccontando la rabbia, l'indignazione, l'impotenza di vivere nella società di allora, con quella classe politica, tracciando la storia di un uomo che decide di staccare progressivamente la spina coi vari mezzi di comunicazione, col telefono, la tv, la gente, la fidanzata e gli amici. La storia di un eroe al contrario che invece di aspirare a smuovere le coscienze con un gesto evidente, "risorgimentale", si chiude in se stesso con il pudore di dire "Sto zitto", nella sua incapacità di cambiare le cose.
Un'idea partorita nei primissimi anni 90, prima ancora del suo ultimo film "Il postino". E' affascinante o agghiacciante, dipende da come intendete voi il bicchiere, trasportare quel concetto ai giorni nostri, con quello che è adesso la nostra classe politica, i nostri mezzi di comunicazione. Con la telefonia di adesso, la tv di adesso e internet, che allora non c'era.
Qualche sera sera fa ho beccato su raidue, quasi per caso, una serata speciale. Un concerto di Lucio Dalla e Francesco De Gregori insieme.
Due "gran signori" della musica italiana che il caso ha voluto andassero in onda contro Amici di Maria De Filippi. Un contrasto talmente evidente, schiacciante, troppo forte che non vi sto neanche ad argomentare. Si commenta da se :)
Parole come musica, come cinema, come scrittura, oggi hanno un altro significato rispetto anche a "soli" vent'anni fa.
Cosa centra Pierdavide Carone con la musica?
Cosa centra Alice nel paese delle meraviglie di Tim Burton con il cinema?
Cosa centra Federico Moccia con... Cosa centra Federico Mocciaaa????
So che il discorso può sembrare fin troppo banale, ma questa è la realtà di oggi. Una realtà banale, edulcorata, finta e posticcia.
E... ovviamente...direi quasi certamente... sarei un gran paraculo se dicessi che mentre scrivo tutto questo non voglio darmi un tono.

Dov'è dov'è

domenica 21 marzo 2010


Chi m'ha visto non gli venga in mente aiò
di chiamare la mia conduttrice
aiò
quell'astuta scimmia oscura tessitrice
di ricami e trame dell'oriente
aiò
lei m'ha fatto uscire dalla frasca
aiò
con un colpo di cannone
aiò
tutto nudo e la bandiera bianca in tasca
a strapparmi la mia confessione
aiò

"aveva un nascondiglio e stava li'
cucaio aiò per ore nostro figlio"


Sentinella delle mie frontiere
aiò
finanziera vecchia volpe grigia
aiò
lei mi ha chiesto che cos'hai nella valigia
con quel ciglio in su da doganiere
aiò
io portavo via di contrabbando
aiò
la mia anima in pena
aiò
quando m'ha intimato alt dove stai andando
vado a vivere in una balena
aiò aiò

"disse presente all'appello ma
cucaio aiò sembrava un poco assente"


Dov'è dov'è
sta in un buco di affittacamere
è sfollato non c'è non c'è
forse è chiuso in bagno a leggere


Se il mondo si girasse da una parte
aiò
e se andasse via da sotto il letto
aiò
pronto a cogliermi in flagrante crimine d'affetto
a cercarmi di veder le carte
aiò
e la rossa russa ha mosso e io distratto
aiò
il cavallo oltre la torre
aiò
e la sua regina nera ha dato il matto
aiò
al mio re che ancora se ne corre
aiò

"spesso non c'era e non parlava mai
cucaio aiò buongiorno e buonasera"

Dov'è dov'è
è rimasto in guerra a combattere
è imboscato non c'è non c'è
s'è nascosto li al Lungotevere
Dov'è dov'è
dicono che ha un brutto carattere
è un bandito non c'è non c'è
fammelo ti prego conoscere

Dov'è dov'è
dacci oggi il nostro disco quotidiano
dai la mano
questo strimpellatore dov'è dov'è
dai un bacetto a mamma e zia
di' la poesia
dov'è dov'è
da quanto non ti confessi dove vai che fai
dicci di che segno sei
stai sull'attenti, che disturbi lamenti?
dacci le generalità
dacci la tonalità

Dov'è dov'è
ha saltato il muro del carcere
è braccato non c'è non c'è
l'hanno messo in porta a respingere
dov'è dov'è dov'è
Dov'è dov'è
sta sui monti andiamolo a prendere
è sbandato non c'è non c'è
questo nostro eroe santo e martire

"s'avvicini l'imputato ai banchi"

Signor giudice io nego tutto
aiò
lei è un uomo che ha studiato
aiò
io non le ho mai detto amore tu mi manchi
io l'ho solamente urlato
aiò aiò
cucaio aiò
aiò aiò
baiò baiò...

Overjoyed, over loved, over you...

sabato 20 marzo 2010


... poi scendo dalla macchina e voltandomi faccio per salutarla. E in quel momento la osservo. Sorride, i suoi occhi quasi si chiudono e si rilassano sotto le grandi lenti dei suoi occhiali da sole. Vedo distintamente gli ingranaggi della sua testa cercare una frase, una battuta, qualcosa di carino da dire prima di salutarci, ma senza risultato. Noto tutto questo perché anch'io sto facendo la stessa identica cosa, mentre mi sistemo la borsa prima di chiudere la portiera.
Soltanto qualche minuto dopo ho capito probabilmente che entrambi i nostri sforzi avevano raggiunto lo stesso medesimo risultato e cioè "meglio non dir niente", é perfetto così. Lasciando venir fuori l'amicizia che ci unisce in silenzio.
Esposta alla primavera, sugellata dal sole.

La senti questa voce? Chi canta è il mio cuore...

mercoledì 24 febbraio 2010

"Assistenza Tecnica: Si... come posso aiutarti?
Cliente: Ho deciso di installare Amore. Potete guidarmi nella procedura di caricamento?
Assistenza Tecnica: Si, posso aiutarti. Sei pronto a procedere?
Cliente: Beh, non sono molto esperto, ma credo di essere pronto. Qual'è la prima cosa da fare?
Assistenza Tecnica: Il primo passo è aprire il Cuore. Hai localizzato dove si trova Cuore?
Cliente: Si, ma ci sono diversi altri programmi attualmente operativi. Va bene installare Amore con altri programmi aperti?
Assistenza Tecnica: Quali sono i programmi aperti?
Cliente: Vediamo... attualmente sono attivi Sofferenze passate, Scarsa autostima, Risentimenti e rancori.
Assistenza Tecnica: Non c'è problema. Amore cancellerà gradualmente sofferenze passate dal tuo sistema operativo attuale. Potrebbe rimanere nella tua memoria permanente ma non disturberà più gli altri programmi. Alla fine Amore renderà obsoleto Scarsa autostima. Però devi chiudere completamente Risentimenti e rancori: questi programmi impediscono la corretta installazione di Amore. Puoi chiuderli?
Cliente: Non so come fare a chiuderli. Può spiegarmi come si fa?
Assistenza Tecnica: Con piacere. Vai al menù di partenza e clicca su Perdono. Ripeti l'operazione finchè Risentimenti e rancori sono stati completamente cancellati.
Cliente: Bene, ho fatto! Amore ha cominciato a installarsi da solo. E' normale?
Assistenza Tecnica: Si, ma ricorda che attualmente hai solo il programma di base. Devi cominciare a collegarti con altri Cuori per scaricarne le estensioni.
Cliente: Oh oh. Vedo un messaggio di errore. Dice, "Errore: il programma non è operativo su supporti esterni," Cosa devo fare?
Assistenza Tecnica: Non ti preoccupare. Significa che il software Amore è programmato per operare su cuori interiori, ma non è ancora inizializzato sul tuo cuore. In termini non tecnici, vuol dire semplicemente che tu devi amare te stesso prima di poter amare gli altri.
Cliente: Che cosa devo fare adesso?
Assistenza Tecnica: Vai al menù Accettazione di se, poi apri i seguenti file: Perdonarsi, Rendersi conto del proprio valore, Riconoscere i propri limiti.
Cliente: Bene, fatto.
Assistenza Tecnica: Bene, ora copia questi file nella cartella "Mio Cuore". Il Sistema eliminerà automaticamente i file contrari e comincerà a riparare la programmazione difettosa. Devi anche cancellare Autocritica soffocante da tutte le cartelle e svuotare il cestino per assicurarti che il file sia eliminato completamente e non torni mai più.
Cliente: Bene. Ehi! Il mio cuore si sta riempiendo di file nuovi. E' comparso Sorriso sul mio monitor e Pace e soddisfazione si stanno copiando in tutto il mio cuore. E' normale?
Assistenza Tecnica: Succede. Qualche volta ci vuole tempo, ma alla fine tutto arriva al momento giusto. Bene, Amore è installato e operativo. Ancora una cosa prima di interrompere la comunicazione.: Amore è un software gratuito. Se fai circolare Amore e le sue estensioni a tutti quelli che incontri, verrà condiviso con molti altri e riceverai in cambio dei sottoprogrammi utili.
Cliente: Grazie :)"

A Beethoven e Sinatra preferisco l'insalata...

sabato 20 febbraio 2010


Una mela è quello che ci vuole :) Mi allarga il sorriso più di quanto non faccia gia questo scampolo di primavera che si affaccia alla finestra di casa mia.
E' un pomeriggio che risuona come cerchi di un sasso in uno stagno. Pulito dal vento che soffia e colorato da acquerelli di fumetto.
Il mio corpo, così come il cuore e la testa, tre strumenti straordinari con regole diverse tra loro cercano di accordarsi per eseguire un unica melodia.
Ci vuole pazienza e tanta passione per padroneggiarli con giusto mestiere. Sanremo?
Si lo sto vedendo ma mi interessa di più la poesia :))))))

Quero a vida sempre assim, com você perto de mim...

martedì 2 febbraio 2010

Due parole veloci prima di mettermi a letto.
Giusto un paio di parole da adagiare sulle note e sulle corde che risuonano questa sera.
Due parole sui pensieri che si liberano suonando, e sul gusto di sentir vibrare il legno.
Una riflessione fugace sulla giornata di oggi quasi a rassettarne sentimenti ed emozioni.
Qualche istante prima di alzarmi dalla sedia e ascoltare il silenzio circostante, prima di rimandare tutto a domani.
E infine un sospiro di sollievo e una carezza da sognare :)

Nel mio tempo

domenica 17 gennaio 2010


La coscienza apposto non ce l’ho
e non l’ho avuta mai
neanche da bambino
quando dicevo palle a destra e a manca
non tanto per difesa
ma più per fantasia
per dare addosso alla supremazia della realtà
per modellare il mondo da poterci combaciare
come un biscotto nel suo stampino
come un eroe nel suo destino
Non sono mai stato un mago in strategia
navigo a vista e ormai sono un esperto
temo, ho rispetto
e amo il mare aperto
ci soffro e mi diverto
a veder come gira
a gettar sassi
a piantare casini
a contraddire il fato e i suoi indovini
Professo Dio se sono in mezzo agli atei
se son tra i preti mi invento miscredente
a me la pasta piace sempre al dente
la vita mi va bene se si sente
se c’è un po’ di corrente
se c’è da attraversare qualche ponte
se c’è da immaginare un orizzonte

Questo è il mio tempo
e non è mio soltanto
in bilico tra stimolo e rimpianto
è un tempo ricco gravito di segni
vuoto di senso e pieno di congegni
che danno possibilità infinte
una, nessuna, e centomila vite
portici, vertigini, equilibri instabili
appuntamenti non più rimandabili
onde che se non surfi resti sotto
e non c’è aria e sembra tutto brutto
sporcarsi la pelle, bruciarsi
toccare le cose con mano
trovare l’immagine e poi proiettarla lontano
Alzare bandiera a mezz’asta
già prima di essere morto
mi è sempre sembrato un errore
non tengo la nave nel porto
e se la bonaccia lo impone
non resto a guardare il soffitto
sperando che cambi stagione
L’ho detto, e poi ho fatto speso il contrario
perché sono un uomo qualsiasi
Un essere straordinario
Un essere straordinario

Sarà ricordata come l’epoca della tecnologia
Ma per me è soltanto l’occasione per vivere la vita mia
Nel mio tempo, fino in fondo

Questo è il mio tempo
è quello che accade
frequento i deserti e le strade
non trovo risposte immediate
del resto nemmeno le chiedo
però credo fosse un errore
che gli uomini abbiano un grande valore
che è espresso in pochissima parte
e tutto concorre a sedarti
confonderti, omologarti
in casa, poi a scuola, poi fuori
ci vogliono deboli e soli
al massimo consumatori
che hanno reazioni a comando
Capite voi quello che intendo?
Capite voi quello che intendo?

Non lascerò il futuro nelle mani
di chi al futuro non ci ha creduto mai
di chi crede soltanto a questo dogma
fotti per primo, o rimarrai fottuto
io la coscienza a posto non ce l’ho
e fotto quasi sempre senza scopo
perché la mia natura non è chiara
sono allo stesso tempo gatto e topo
Siate il sale del mondo disse Jesus
e il sale è un conservante assai efficace
lo usano per conservare il pesce
ma non serve a conservar la pace
vivo in quel pezzo di mondo
dove il sale si compra inscatolato
e il grano cresce ormai già macinato
Metà del mondo lotta con la fame
la mia metà si nutre di aspartame
io la coscienza a posto non ce l’ho
e non l’ho avuta mai
sono il peggior nemico di me stesso
l’ostacolo più grande al mio successo
tutto e anche il suo contrario
monotono e poi vario
affezionato ad ogni mio difetto
ad ogni scusa, ad ogni litania
"Non posso, scusa devo andare via"
"Ripasserò più tardi un’altra volta"
"Eccomi sono qua, l’uomo in rivolta"
Questo è il mio tempo e spazio che divido
con quello che mi sfida e che io sfido
con quello che io accolgo e che mi accoglie
con quello che io cambio e che mi cambia
con quello che mi dona e che mi toglie
con gli uomini, le macchine e le foglie
restando in casa o attraversando soglie
questo è il mio tempo, questa è l’occasione
questo è lo spazio di contemplazione
è il campo di battaglia per l’amore
il tempo di equilibrio e furore

Sarà ricordata come l’epoca della tecnologia
ma per me è soltanto l’occasione per vivere la vita mia
nel mio tempo, fino in fondo
nel mio tempo

Oggi sono io...

sabato 16 gennaio 2010


Ho le labbra socchiuse, il volto rilassato e lo sguardo aperto e curioso.
Sto costruendo qualcosa, e lo sto facendo lentamente, con pazienza. Mi sottopongo agli errori in maniera didattica, come a riprova per capire meglio dove sto andando. Voglio anche dire a tutti che sto facendo una cosa che non voglio dire a nessuno :)
E' un controsenso lo so, ma è la verità.
Sto schiudendo le ali e sto iniziando a capire le regole della gravità.