Che fantastica storia è la vita...

domenica 29 novembre 2009


Sto cercando, con un po di fatica, di raccogliere le parole che mi frullano in testa in questo momento. Parole di buona speranza, emozionate e consapevoli. Parole che sembrano gli ultimi passi di un viaggio. Quando per un attimo ti fermi e guardi indietro e la tua ombra e così lunga che quasi non riconosci possa essere la tua.
Forse è così che mi sento. Come qualcosa che sta per mutare forma.
In questo tempo che sto vivendo sento di essere tutt'uno con ciò che sono dentro e quello che trasmetto al di fuori. Sono il risultato di mille piccoli passi, mille domande stupide, mille domande necessarie, mille risposte e mille consapevolezze. Ho chiaro dentro di me il percorso fin qui fatto, e soprattutto so dare il vero nome ai volti che ho incontrato.
Sento di non dover più nascondermi da niente e nessuno, e soprattutto di poter affrontare qualsiasi confronto.
Ieri sera prima di addormentarmi ho alzato la serranda di camera mia e dal letto e mi sono messo ad osservare le palme che costeggiano la strada, le luci gialle dei lampioni, i colori delle insegne dei grandi alberghi vicino casa e ho voluto addormentarmi così. E svegliarmi così, senza impedire al sole di entrare. L'ho interpretato come un segno di riapertura, la voglia di andare incontro alla gente, di progettare qualcosa di nuovo :)

Ora che sono diventato un uomo fragile anch'io da allora...

lunedì 23 novembre 2009


Mi gusto le sensazioni di questa sera, come gustassi un vino. Nel caldo di casa mia, tra le lenzuola. Lascio fluire i pensieri dalla testa inondando il silenzio circostante. E' quasi dolce svuotarsi e sgorgare come acqua di sorgente. C'e pace intorno, e quiete dentro di me.
E' un momento da incidere nella memoria come riprova al senso di smarrimento che a volte mi sorprende.

410

domenica 22 novembre 2009


Venne la notte di quel primo giorno,
e grata di aver
tanto - sopportato -
all'anima chiesi di cantare -

Ma lei rispose che le corde erano saltate -
l'archetto - polvere di atomi -
Così a ripararle mi ci volle
fino alla mattina del giorno seguente -

E poi - un giorno immenso
come due ieri,
riversò il suo orrore sul mio volto -
fino a bloccarmi lo sguardo -

La mente prese a ridere -
parlavo a vanvera - come una folle -
E sono anni oramai, ma da quel giorno -
La mia mente ridacchia, come una piccola sciocca.

Qualcosa di strano - dentro -
quella che ero -
e quella che sono, adesso - due cose divise -
potrebbe questa essere - Pazzia?


Io chi sono stato il derubato o il ladro? Dylan Dog...

mercoledì 18 novembre 2009

Se dovessi pensarci al volo, così su due piedi, direi di sicuro con le Clarks, camicia rossa fuori da un paio di jeans qualunque e giacca nera. E magari una lanterna in una mano e una colt nell'altra.
In fondo è così che mi vedo dentro :)
Sguardo drammaticamente pronto a buttarsi nella più buia delle notti, superando la paura con piccoli passi incerti e prendendosi la briga di pagare sull'unghia qualsiasi conto. Una buona dose di auto ironia e tanta follia da usare come anestetico per le immagini più scabrose che un viaggio nella notte può riservare.
Questa mia visione contrasta con l'aria forse un po troppo pacioccona che mi contraddistingue ma è altrettanto vero che dentro le curve armoniche della custodia di una delle mie due chitarre elettriche, si nasconde una Gibson Sg standard black che quando la vedi non puoi non rimanerne affascinato :)
E comunque molto probabilmente tutto questo lo sto dicendo perchè ho capito un po di cose che riguardano il dentro e il fuori e che il training sull'assertività cha da un paio di lunedì sto frequentando, mi sta dando parecchi spunti di riflessione oltre che delle tecniche per vivere le mie relazioni, che siano d'amicizia o d'amore, con il giusto equilibrio. Prendendomi lo spazio dovuto senza rinunciare alla sincerità.

E rido, si rido tanto che il mondo sai in fondo potrebbe finire anche qua...

lunedì 9 novembre 2009


2:21 e non non ho sonno nonostante la camomilla. Ho nella testa il suono del vento che va veloce, e che porta con se le immagini di questa giornata, nata con un bel mal di testa e che sembra non voler finire. Ho solo bisogno di sfogarmi in qualche maniera, di rigettare tutto quello che la mia apparente sicurezza nasconde. Sto imparando a cogliere le sfumature nei volti e nelle parole delle persone ma il prezzo da pagare è non saper ignorare a me stesso questo vento che sento dentro.
E' solo instabilità momentanea, presto passerà.