Spesso mi piace pensare che le cose non cambiano mai e che rimangono uguali a se stesse per sempre, ed altrettanto spesso poi la penso nella maniera opposta. E allora le certezze diventano un dubbio senza risposta. Dov'è la verità? Credo che penda più per la seconda ipotesi. La dimostrazione la trovo nella musica. Perchè si scrive una canzone, se non per fermare un momento? Una canzone è capace di portarci indietro nel tempo senza il bisogno di macchine o scienza. Basta ascoltarle per ritornare indietro in meno di un secondo e proprio ieri sera mi è successa una cosa molto simile. Ho messo su un vecchio medley di Baglioni tratto da
Alè o-ò. Il medley raccoglie molti pezzi vecchi del suo repertorio e poco conosciuti ai più. Puoi, Faccia pulita, Mia libertà, A modo mio, Ragazza di campagna, Chissà se mi pensi, Giorni di neve, Con te, solo per citare i più belli di questo medley fantastico. Ogni volta che ascolto questa registrazione mi commuovo fortemente. Come sempre meno spesso accade. Indurito dal tempo e dalle immagini colpevoli di avermi tolto molta della mia fantasia. Morgan, ai tempi dei Bluvertigo diceva "Se non esistessero i fiori riusciresti a immaginarli? Se non esistessero i pesci riusciresti a immaginarli?" Come si fa a immaginare qualcosa che non esiste? Come potrei pensare una farfalla se non l'avessi mai vista? E allora al contrario, se vedo qualcosa come faccio a dimenticarla? Se mi abituo a certe immagini, all'efferatezza di un telegiornale che ci mostra morti e sangue e gente che a fame proprio mentre noi mangiamo a tavola oppure alla pornografia che ha minato fortemente l'immagine e il mistero che ogni ragazza porta con se come faccio a tornare vergine sotto questo punto di vista? Forse è una domanda del cazzo lo so, ma a volte ci penso e non so trovare una soluzione. Come faccio allora a essere sempre lo stesso se ho vissuto e visto cose che mi hanno fatto cambiare inevitabilmente? Ecco allora che una canzone mi aiuta a raggiungermi per un pò.
Viaggio circolare. Viaggio Verticale. Quindi viaggio ellittico. Tempo e spazio. Il tempo si traveste da spazio, per farci tornare dove siamo già stati. Ma è un illusione. Non siamo più noi quelli. Abbiamo sensi e occhi diversi. L'uomo e il bambino che era viaggiano insieme: mondo e palloncino.La straordinarietà di Baglioni, e quindi il motivo principale per il quale mi sono subito sentito vicino alla sua musica risiede nella sua semplicità. Nella sincerità e nella timidezza delle sue prime canzoni. Poi ovviamente vengono le sue qualità artistiche di cantante e musicista, le sue melodie e armonie che col tempo hanno acquistato maggior spessore e ricercatezza.
Oggi mi stavo studiando alla chitarra gli accordi di canzoni come
2,1,X oppure
A modo mio e
Chissà se mi pensi. Canzoni semplici nel testo, nei sentimenti, e anche negli accordi che hanno permesso di farsi suonare fin da subito da me che alla chitarra sono proprio una schiappa. Sono rimasto con la chitarra in braccio per tutto il pomeriggio. Questo esercizio di emozioni e sensazioni mi ha stravolto. Sono rimasto stregato da loro per tutto il giorno. Una dolce ricerca volta a cogliere le sfumature di una nota e di un ricordo. Ed eccomi di nuovo al quesito di partenza. Sono rimasto il ragazzo che scopriva le vecchie canzoni di Baglioni? I ricordi di quei giorni sono qualcosa che ho, o qualcosa che ho perduto per sempre?
3 Commenti:
Sei arrivato a fare le stesse riflessioni di Claudio, a porti le stesse domande! :)
Dici che è grave?
Abbastanza, si! :)
O sei sulla strada giusta o nel baratro! ;)
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