venerdì 29 aprile 2005

Questo messaggio non esiste ah ah ah!

Si può spegnere ogni tanto il pensiero...

martedì 19 aprile 2005

Il personaggio qui in basso raffigurato, dopo essersi bevuto la bellezza di 8 americani sabato scorso, ha spiegato per tutta la sera la differenza tra Renghignone e Stallone. Secondo il nostro erudito oratore, il Renghignone è quel cavallo che scalda sessualmente la cavalla, prima dell'arrivo dello Stallone. In pratica è costretto ad avere rapporti sessuali continui senza la possibilità di venire a soddifazione degli stessi. Una vita molto sacrificata, ha giustappunto commentato il futuro premio nobel. Ma non pago di tale importante tesi, ha aggiunto al panorama animal-sessuale, anche la mitica figura del Verro. Vero e proprio corrispettivo suino dello Stallone. Ovviamente la sede di tali discorsi, il Verderame, ha premiato il nostro simpatico amico con la messa in onda di uno degli ultimi successi di Vasco Rossi, Buoni o Cattivi.

Si può spegnere ogni tanto il pensiero?
Credo proprio di si! Eh eh.

(Mitico Andrea, chiama quando vuoi...)

Giorni di un tenero grido di sole...

lunedì 18 aprile 2005

Ho passato molto tempo della mia vita a pensare. Pensavo, pensavo, pensavo, che cavolo mi pensavo non lo so : ) Sono stato fin da piccolo un grande sognatore, e ho passato giorni interi in un posto che veniva chiamata La cava. Un posto che sta sui colli pescaresi, vicino dove abitavo. Ci andavo spesso perchè dal quel posto si vedeva tutta la città. Un panorama grandissimo per me. Potevo verdere cosa c'era oltre gli scogli, qual'era il confine. E li ho passato ore interminabili a cercare di dividere il cielo dal mare a leggere i fumetti, a cantare, a cercare di suonare la chitarra. Ho condiviso i primi amori con quel posto, alcuni piccoli dolori e ci sono sempre tornato nel corso degli anni. Li ho imparato ad apprezzare il vento. Stando li da solo a pensare, l'unica cosa che mi faceva compagnia era il vento. Spesso soffiava così forte che dovevo poggiare il motorino per terra per non farlo cadere e usarlo come riparo. Il vento mi ha sempre affascinato. C'è ma non si vede, è un trucco che sposta alberi e foglie e che si diverte a fare i dispetti. A dare vita a un foglio di carta e consistenza a chi come me spesso si sentiva solo. Perchè il vento fa muovere tutto e ti sbatte anche addosso. E ti rende tangibile anche se ti sembra incredibile. Oggi quel posto regala qualche emozione a chissà chi, ci hanno costruito una villa ed è ovviamente inaccessibile. Ma un ultimo insegnamento me lo ha dato. Ho immaginato quella collina come un hangar dal quale spiccare il volo, oppure come un porto di mare e nessuno può capire un porto se non sa il mare che cos'è. E allora via per altri posti, altre emozioni, nuove storie d'amore, di amicizia. Ora quando ripasso per quella strada capisco cos'è un porto.
Non potrò mai dimenticare quando un giorno ero li, sdraiato sul motorino come se fosse la brandina di un cow-boy, a suonare la chitarra, quando ad un certo punto passa uno straniero, un polacco credo. Che con qualche gesto mi ha chiesto se poteva fotografarmi mentre suonavo. Probabilmente era uno di quei polacchi che vendevano obiettivi e macchine fotografiche in bancarelle fuori dallo stadio.

Non potrò mai dimenticare quelle corde, quel vento, i click e quel tipo che mi girava intorno.

Rythm and blues e pestiamo coi piedi di più...

lunedì 11 aprile 2005

Che poi invece proprio quando tutto sembrava perduto, ieri sera, sul finire di questo splendido fine settimana, io e il soggetto, abbiamo beccato due tipe. E la serata ha preso una piega sicuramente più interessante.
Quindi, se sabato mattina ci fossimo veramente svegliati domani, e cioè domenica, sarebbe stato meno peggio!?!?

Abò!

Ma questo è un sabato qualunque, un sabato italiano...

Il peggio dovrebbe essere passato! Eh eh.
Speriamo perchè sto week-end è stato proprio una rottura di palle. Rottura che ho fortunatamente condivisio il soggetto che vedete nella foto, che dopo la mia affermazione: Che sabato del cazzo!", se ne esce con una perla che rimmarrà nella storia dell'umanità!

Se lo sapevo mi svegliavo domani!

Meditate gente, meditate.

Fino a tutta la vita che c'è

mercoledì 6 aprile 2005

Guarda te, che senso hai?
Tiri avanti aspettando il "domai"!
Guarda me, senza freni,
sempre fuori dal tempo dei miei trentatre.

Troppo bello questo tuffo nel cielo,
ciao fratello, tu cammini, io volo per te!

Perché vivo al limite di una vita sola
e mi sento libero di tradire il mondo e salvarmi da me!

Guarda te, ci sei o ci fai?
Gli ideali non vincono mai!
Guarda me, che darei
per riuscire ad amare oltre i limiti miei.

Troppo bello questo stallo nell'anima,            
ciao fratello, tu cammini, io volo per te!

Perché vivo al limite, ma senza il cuore in gola,
e mi sento libero di tradire il niente e salvarmi da me!

Troppo bello, che non voglio più scendere
e allora ciao fratello, ciao!
Tu cammini, io volo per te!

E me ne frego se mi perdo
dentro questo universo a forfait,
io mi voglio libero, fino a tutta la vita che c'è!
Libero!
Fino a tutta la vita che c'è!

Perchè vivo al limite di una vita sola...

Cambio di rotta. I colori sono importanti, spesso descrivono gli stati d'animo. Allora perchè non togliere il riflessivo blù oltremare, e tinteggiare di bianco?
Quasi quasi mi rifaccio biondo, come cinque anni fa. Eh eh, si si, mi sono fatto biondo platino un periodo. Anzi per essere più esatto volevo farmi i capelli bianchi, con i riflessi celesti, ma il bianco è uscito biondo platino appunto, e il celeste sul giallo, che colore fa? Esatto, il verde. Avevo la testa che sembrava la punta di un evidenziatore giallo sporco di verde!!!!
Forse dentro di me ho le stesse motivazioni. Rottura col passato, totale sprezzo del pericolo futuro, una speranza negli altri e in me stesso da fare invidia.
E allora tutto bianco, e magari mi ci faccio pure i capelli : )

Ciao e alla prossima.