
Per me il festival è sempre stata una tradizione. Lo vedo da quando ne ho memoria e non faccio nessuna fatica a dirlo. Alcuni mi prendono in giro dicedomi che sono antiquato sparando frasi fatte sul festival. Il festival qua e il festival la... Ma le canzoni su, i cantanti che ci vanno giu... è sempre così. Rimane il fatto che per me il festival è qualcosa di cui andare orgolgiosi, qualcosa da difendere dai vari MTV Music Avards e simili. Che ormai propongono dei modelli triti e ritriti. La bellezza e l'allegria a tutti i costi, oppure il rapper disadattato che si sfoga dicendo male agli altri cantanti. Per non parlare delle Girl band che non le vedrete mai con una chitarra in mano ma in compenso potete vedergli anche l'intestino tenue! No, io a tutto questo preferisco la mediocrità delle solite canzoni sanremesi, che poi lasciano defluire quei due o tre brani che si faranno amare da tutto e tutti. Preferisco vedere Grignani che dal vivo sembra uno sfiatato (magari lo è per davvero) ma che grida come un pazzo e mi mette i brividi. Un Ron che si presenta con una canzone a metà tra il suo passato e il suo presente (di futuristico lui ha solo il parrucchino) e con un bell'arrangiamento. Una Tatangelo che se la tira da matti ed è truccata fino all'inverosimile sperando di essere super bona quando invece è solo una super vocetta-insulsa. Un Povia che si vergogna lui stesso di fare il verso di un uccello come assolo, al posto di una normalissima e banalissima chitarra. I Nomadi che se non ci fanno la morale non stanno bene! (Ragazzi mi dispiace ma sono pallosi), per non parlare del loro chitarrista che sembra uscito fuori da una festa di piazza e suona come un musicista da piazza tra l'altro. Un Dirisio di cui non si sentiva la mancanza. Una Oxa che come al solito non mi fa capire nulla di quello che canta, ma comunque lo canta molto bene eh eh. E poi tutti gli altri... non voglio tediarvi con le mie riflessioni alla "Vittorio Sgarbi".
Il festival è il festival ragazzi. Basta con l'america, latina e non. Ci vuole un po di nazionalismo in questo paese. Un po di amore per i nostri artisti, anche quelli minori. Non i soliti Baglioni, Zero e De Gregori. Ben vengano Zarrillo, Britti, Dolcenera, Spagna... beh, forse Spagna no...