Io sempre lo stesso più grigio ma non domo...

mercoledì 28 giugno 2006

Ieri avevo molto blue dentro di me, subito sfumato nell'azzurro più bello che conosco ; ) certo però di aver trascurato un aspetto fondamentale. Qualche anno fa me è capitata una cosa strana e sconvolgente. Ma per raccontarla ho bisogno di tornare molto indietro nel tempo e precisamente ai tempi dell'Istituto D'arte. Scuola mitica che rifarei per altri cinque anni da capo e poi ancora altri e cinque. Li conobbi un ragazzo appassionato di fumetti. Un tipo simpatico con cui ho fatto subito amicizia, io leggevo i fumetti gia da un po ma solo roba italiana, tipo Dylan Dog eccetera. Beh, lui mi iniziò al fumetto americano raccontandomi intere saghe degli X-Men, fumetto della Marvel Comics da anni al vertice delle vendite e vera e propria soap opera a fumetti, convincendomi e plagiandomi oserei dire, nel comprarne un numero. Da li mi sono scatenato e ho cominciato a leggere di tutto, superando in follia l'amico di letture. Il bello che a noi i fumetti non ci piaceva solo leggerli, ma anche inventarli. E cosi bruciavamo pomeriggi interi creando nuovi e improbabili super eroi. Lui li disegnava io cercavo di colorarli e insieme ne tracciavamo le origini. Che tempi ragazzi. Ricordo ancora l'odore di quei pomeriggi, l'odore della sua vecchia casa... tutto.

il destino però ha voluto mettermi alla prova (forse come John Locke?) e dentro di me sapevo che prima o poi sarebbe arrivata la soluzione a tutti i miei perchè. Per motivi che ancora adesso non conosco la nostra amiciza si interruppe bruscamente. Dall'oggi al domani, senza spiegazioni e senza appello. Forse uno dei momenti più brutti della mia vita. Una mattina mi recai a casa sua per andare a scuola come tutte le mattine. E lui era li, in cucina, immobile e con lo sguardo severo. Se non ricordo male lui disse poco perchè c'era qualcun'altro che parlò per lui. Me ne andai con la coda fra le gambe.

Cammino come un dissidente un deragliato un disertore, senza nemmeno un cappello o un ombrello da aprire, con il cervello in manette e dico cose già dette e vedo cose già viste. I simpatici mi stanno antipatici e i comici mi rendono triste, mi fa paura il silenzio, ma non sopporto il rumore...

Per anni ho evitato il suo sguardo inquisitore sentendo che ero io ad aver ragione ma senza provare nessun rancore, nonostante le pesanti conseguenze che questo fatto ha avuto sulla mia vita e suoi miei rapporti con gli altri. Sarebbe arrivato il momento, cazzo doveva arrivare. Il tempo nel frattempo faceva quello che doveva fare e i pomeriggi si sono trasformati dalla fantasia al blue. Ho passato pomeriggi interi ad ascoltare musica e a suonare. Se ci ripenso mi sembra di aver attraversato un intero deserto tra miraggi e sete. Nel cammino ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi andar via e forse proprio in questo si compiva il primo segno del destino per quello che sarebbe accaduto dopo. Se cerco di collegare ogni singola persona che ho incontrato con quello che mi hanno dato e preso, riesco a tracciare un percorso ben difinito. ognuono di loro mi ha dato gli strumenti giusti per poter affrontare l'inevitabile finale. Ho scambiato oggetti per poi averne degli altri che mi permettessero di raggiungere un luogo dove avrei trovato qualcosa o qualcuno che mi avrebbe madato a cercare chissà chi. Andare per adare, col segreto di una meta e col gusto del viaggio. Fino a una mattina di fine estate.

Entro in fumetteria per prendere la mia dose quotidiana di fumetti. Giro un po tra gli scaffali cercando qualcosa di interessante da leggere e come in un film, dall'altra parte dello scaffale lo vedo. E' li che cerca anche lui i suoi fumetti. Io sono dietro di lui e sorrido notando che dagli X-Men è passato a leggere Dr.Slump e Arale, un manga giapponese. Ma vi rendete comto!!! Ero stranamente sereno, nessun segno di agitazione o preoccupazione. Avevo affrontato di tutto prima di quel momento, mostri e draghi blu ; ) e di certo avrei potuto gestire una situazione come quella in cui ero deciso a cacciarmi.
Gli dico da dietro testuali parole: Non dirmi che dagli x-men si passato a leggere Dottor Slump e Arale?!? Con tono quasi da sfottò sapevo di essermi giocato tutto nell'unico momento di contatto, dopo ben sette anni di rottura dei rapporti. Ma il bello forse stava proprio li.
Il seguito è proprio quello che ci si aspetta da una storia del genere. Da quel momento il cerchio si è chiuso come se il tempo non fosse mai passato. In quel momento ho capito diverse cose.
  1. Quel giorno ho sentito passare la mano di Dio.
  2. Posso fare tutto (Non ditemi che non lo posso fare)
  3. Che se sento di avere ragione, beh... ce l'ho ; )))))))))))
L'altro giorno mi viene a casa con una sorpresa. Mi regala un disegno che ha fatto per un concorso che nonostante le ripetute sconfitte continuiamo a sostenere. Forse perè questo concorso sostiene il ricordo di tutti quei pomeriggi passati a sognare.

Ti voglio bene amico mio. Te ne vorrò per sempre.

4 Commenti:

Marco Dale ha detto...

Che bello!!!!
Queste sono cose che fanno bene alla vita!!!!:-)))))

Anonimo ha detto...

tutto cambia....tutto si trasforma!! ogni cerchio viene sempre chiuso e questa ne è proprio la testimonianza.
I grandi amici fanno queste cose!!quello che hai scritto è bellissimo e mi ha fatto brillare gli occhi con qualche lacrima.
Grande anzi Grandissimo

Anonimo ha detto...

e qua manco io a questo punto........!!!!!!senza entrare in merito ti dico ke era da 1po ke il tuo AMICO avrebbe voluto riallaccire i rapporti.....e com'e' strana la vita, forse x capire cos'era successo ha dovuto conoscere bene cos'e' l'amicizia....UOMO,sei consapevole di creare nel tuo amico 1 forte desiderio di esternare affetto nei tuoi confronti quando leggera' questo post??????ciao dolce Mirko!!!! Mary G.

Giuseppe ha detto...

non ho parole...........davvero,a volte succede che ti accorgi di un errore subito dopo averlo commesso,e nonostante sai di poter rimediare non dico facilmente,trovare questo rimedio diventa estremamente difficile.Tante volte mi ero ripromesso di tornare sui miei passi,e chi era vicino a me ricorda il desiderio di riparare al torto da te subito.E poi come hai detto tu,come in un bel film succede quel che pensi non succedera mai.......la forza del fumetto.E si perche quei pomeriggi passati insieme a sognare ci hanno fatto crescere per diventare gli uomini che siamo.Amico mio quella mattina di fine estate non potro mai dimenticarla,come neanche i giorni seguenti passati insieme,tornando a rivivere quei pomeriggi passati insieme,dove io ti raccontavo degli x men e tu mi facevi conoscere i giochi di ruolo,e scoprire che in realta gli anni in cui siamo stati lontani e come se non fossero mai esistiti.Tu lo sai quanto io tenga all'amicizia,e sai anche che gli amici che ho sono cosi pochi che posso contarli sulle dita di una mano,e senza neanche dirlo tu sei uno di questi.........comunque tutto questo ciarlare e soltanto per dirti che ti voglio un bene smisurato,ti basterebbe ricordare la mia faccia il giorno che sei tornato da hvar,per citare grignani.....siamo uguali e diversi......ying e yiang......xavier e magneto! sei unico