14 agosto - Ho le palle a terra! Mamma mia. Una giornata grigia e non solo per il mal tempo e per la grandine. Un giro veloce in un centro commerciale e poi al centro di Pescara per andare a vedere le bancarelle dei soliti andini, cinesi, pakistani e chi più ne ha più ne metta. Mi chiedo perchè si ostinano a mettere su quei cd con le canzoni suonate col flauto di Pan. Chi è il folle che li compra? Perchè esiste "Io vagabondo" col flauto di pan? Perchè esiste "Tanta voglia di lei" col flauto di Pan? E perchè esiste "4 amici al bar" di Gino Paoli col flauto di Pan? Maledetto Pan e il suo flauto del cazzo. Qualcuno potrebbe dire che sarebbe il caso di chiamare un paio di amici e passare questi giorni prima di ferragosto insieme. Certo, ci avevo pensato anche io. Peccato che "Gli amici" sono tutti nel Salento e qui chiudo l'argomento. Sotto la palma quindi solo qualche povero Cristo che comunque non si fa sentire nemmeno sotto tortura. Potrei chiamare io? Potrebbero anche chiamare loro! E allora a casa a vedere Lost, che comunque volevo rivedere, insieme Elena (perfortuna almeno lei c'è) e a mangiare le Insalatissime Rio Mare (con la vaschetta e l'isi pill!!!) perchè ho rimesso su giusto un paio di chili. Che ferragosto del cavolo. Che estate del cavolo?! Non esageriamo, comunque basta, non voglio più vedere e sentire nessuno. Uff! Faccio per cavoli miei che mi diverto di più. Una vera manna dal cielo sono le serate che fortunatamente sto facendo. Due volte a settimana sono presso un residence/albergo a Roseto, vicino Pescara, e faccio il mio tranquillo pianobar. Le ultime serate sono proprio delle bellissime serate. Non lo dico per vantarmi, anzi. In questo continuo successo sul bordo piscina c'è una componente prettamente malinconica. Forse tutto quello che ho da dare invece di darlo a chi mi conosce e che non c'è, lo do a chi non mi conosce e viene da queste parti in vacanza. Ecco che conosco e mi ritrovo a parlare con padri di famiglia, ragazzini, belle donne e signori anziani e stravaganti e di trovare quello che Masini ha definito in una sua ennesima canzone, sconosciuta ai più, "Il gusto di esistere". Lo scambio di esperienze e pensieri in questo caso con chi è lontano da me. Vorrei non sprecare questi giorni d'estate, ma il solo momento che mi sembra ben speso lo trovo proprio alla fine di queste serate fantastiche, a chiacchierare tra una bibita e un sorriso. Che poi altro che Masini. Ultimamente sono vittima di una "Baglionite" acuta. Mi sono preso un libricino che parla della sua vita artistica analizzando le sue canzoni cronologicamente fino a oggi. E per colpa di questo libricino non faccio altro che alscoltare le sue primissime canzoni, quelle più semplici, quelle timide ma gridate, un po isteriche ma sincere. Riscoprendone per l'ennesima volta la bellezza. E sempre di più si fa largo nella mia mente l'idea di prendere finalmente lezioni di chitarra. Per acquisire quella scioltezza nelle mani che con la chitarra proprio non ho. A settembre si ricomincia. Una promozione sul lavoro, una casa da arredare e poi di nuovo in palestra a sudare e come dessert, le lezioni di chitarra. Ho proprio voglia di viverlo questo nuovo anno...
17 agosto (Prima mattina) - Ferragosto è passato e come tutte le ricorrenze di questo genere e la smania di come e dove passarlo è andata via. Questa mattina mi sono svegliato troppo presto per uno che è in ferie. Le otto del mattino in effetti sono l'alba per chi si è svegliato come minimo alle undici negli utlimi giorni. Nonostante la colazione a base di cereali l'occhio mi cade ancora, e sto pensando a qualcosa da fare per poter impiegare meglio la mattinata. A volte mi ritrovo con tante, troppe opportunità di svago e/o di impegno che non sapendo da dove cominciare è come se non avessi niente da fare. Sto guardando Magnum P.I. su rete quattro, un telefilm che mi ha sempre appassionato fin da piccolo, ma che non sono mai riuscito a vederne una puntata fino in fondo. Mi ricordo di quando mi svegliavo la mattina e invece di andare a scuola rimanevo a casa con mia mamma che faceva le pulizie e cucinava e io sul divano che sonnecchiavo tra una batteria di pentole, Magnum e un materasso della eminflex. Giorni passati a dividere il cielo dal mare... proprio come oggi. Infondo non è cambiano nulla.
17 agosto (Primo pomeriggio) - Sono ancora a casa visto che questo tempo non lascia filtrare nemmeno un raggio di sole. Eppure la voglia di andare al mare, farmi il bagno, prendere il sole e giocare col freesbee ce l'ho eccome. Anzi vorrei tornare a leggere sotto la palma un bel fumetto di quelli come dico io. Invece nulla, va beh. Allora questa mia reticenza al fumetto che non mi fa leggere nulla in queste ultime settimane, la sfogo con i libri. E dopo Baglioni, ho letto "La via Emilia e la dura legge della musica" di Gianluca Morozzi, autore che ho conosciuto con "L'era del porco" un libro divertentissimo che mi ha consigliato l'amico Massimo. Il libro parla della musica in Emilia, una specie di trattato molto poco serio sul fiorire di tanta musica in questa ormai mitica regione. Mecca tutta italiana di gran parte della musica del nostro bel paese. Come se fosse una grande liverpool bealtesiana, un calderone sempre sul fuoco pronto a sfornare artisti insuperabili così come biechi mercanti di musica. Carino, con delle punte di vera comicità surreale. L'altro giorno mentre lo finivo leggevo la storia del Batterista trasparente e del Tetro ragioniere e ridevo come uno scemo. Finito il libro che faccio? Ne ho subito pronto un altro altrettanto interessante per me. Vivere a orecchio - Luciano Ligabue si racontata da Riccardo Bertoncelli. Un libro intervista che racconta la storia di questo Rocker di Correggio e di come è arrivato al successo. Senza indorare al pillola o toni epici, ma con gli alti e bassi di una carriere vissuta sempre di faccia. Una vita da mediano in tutto e per tutto.
Volevo dare una comunicazione di servizio. Ho ripreso a scrivere. Non su questo blog, ma sui miei taccuini. Anzi ne ho preso uno nuovo, diverso da quelli precedenti proprio per sottolineare il taglio col passato. Un bel Moleskine nero a righe. E nel giro di poche ore ho gia scritto diverse cosette. L'importante comunque era tornare in pista, e credo sia merito di Elena se tutto questo è accaduto. Molto più di quanto lei possa immaginare. Adesso si monterà la testa a 3000!! C'è una storia che devo ancora raccontargli e appena farò ordine nella mia mente gliela racconterò. (Non cominciare a chiedere e a rompere altrimenti non ti racconto nulla!!!!) Una storia che non conosce nessuno, se non i diretti interessati e parla di un misterioso taccuino dalle pagine blu.
In questa grande noia io ti vorrei...
venerdì 18 agosto 2006
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IlMode
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17:06
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3 Commenti:
Non credo che tu sia l'unico che sta sprecando i giorni di quest'estate. Ma in fondo chi se ne frega? C'è bisogno dell'estate per star bene e divertirsi? L'estate, in realtà, è solo una condizione mentale. Se Elena è in grado di farti star bene, ben venga Elena e fanculo tutti gli altri! Cmq è pazzesco 'sto Salento: anche da me c'è un sacco di gente che ci è andata, ma capisco tutta questa affluenza. Io, quando ci sono stato due anni fa, me ne sono innamorato.
Pensavo fossi in ferie! Allora sei anche te a casa a perdere i giorni fra televendite e shopping inutile. Sai, l'ozio... non è vero che è il padre dei vizi! E' sano, ti fa staccare la spina e ti rimette in contatto con la bestia dentro...
A parte le bischerate... ma allora davvero sarai anche tu a Lampedusa a fine settembre? Io & Corrado siamo stati stamattina all'agenzia a lasciare l'acconto, quindi tutto confermato.
grande il pezzo sul flauto di pan, ti ho citato nel mio sito
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