
Il tempo da dedicare a noi stessi è sempre troppo poco ma fin quando un tipo come me riesce a capire che bisogna prenderselo, in modo deciso ma garbato, va tutto bene. Se invece si è un soggetto ansioso, o tendenzialmente ansioso cosa succede? Vedo questi tipi come degli sperperatori di fogli bianchi. Mi spiego. Questo mio momento è come un foglio bianco dove posso disegnare quello che voglio. Posso appoggiare la matita e andare a caso, oppure decidere di fare solo un piccolo segno che mi faccia stare bene. Tratteggiare un colore, costruire un cubo e deifinire l'attimo e lo spazio. Chi è ansioso, macchia il foglio in maniera involontaria, insoddisfacente e quindi frustrante. Risultato? Il foglio è da buttare e quindi via con un altro. Come fare a trasmettere la serenità. Come far capire e assimilare che si sta meglio di qua che di la?
Nel frattempo comunque continuo a bere l'ultima tisana al finocarbo che ho (devo riprenderle) e mentre lo faccio mi pettino le orecchie con Norah Jones e ovviamente scrivo.
Insomma vorrei fare tante cose, poi però mi capitano quei giorni che non so che fare. Ed è abbastanza strano visto che se volessi prendere una sola delle cose che il mio piccolo paese dei balocchi (camera mia) mi offre, ne avrei per non so quanto. Beh, sapete che vi dico? Il momento non me lo lascio scappare e vado subito a letto a leggere. Lascio Norah fino alla fine però.