Tutto è naturale come l’acqua minerale che rinfresca l’attesa...

martedì 2 gennaio 2007


Non ho ancora ben capito se adesso è il trentuno, l'uno o il due. No, è un unico grande giorno che mi ha visto attore e spettatore di tante sensazioni ed emozioni diverse, opposte, dissonanti per giunta. Ho visto i miei nervi oscillare pericolosamente, farmi e fare del male, eppure adesso che non so che giorno e che ora è, mi sento leggero. Per concludere questa lunga e sfuriata cavalcata mi sto concedendo una tisana dal nome esotico Notti in Tibet. Beh, ci sto provando sul serio a chiudere gli occhi e immaginarmi in/il Tibet, ma la verità è che non so nemmeno dove sia il Tibet e poi questa tisana non è poi buonissima. Però è un bellissimo regalo che mia sorella mi ha fatto per natale insieme ad altre due, nettamente più buone. Certo è che i colori di queste erbe sono proprio belli, sembrano il cielo che ho visto questa mattina all'alba, quando silenziosamente sono tornato a casa dopo una serata strana. Adesso che ci penso, questi colori sembrano proprio un tramonto Tibetano vero? Come, non sapete com'è il classicissimo colore di un tramonto Tibetano? E' questo qua e solo adesso mi accorgo che il sapore è proprio quello, così come il profumo. Come ho detto oggi ad Elena, mi sento una bottiglia d'acqua. Mi sento pienamnete leggero e trasparente, statico e fluido allo stesso tempo. Rilassato. Forse sono al punto di svolta tanto agognato, a quel cambio di vento che da tempo attendevo e che in uno scherzo ben fatto e sincero, stamattina al mio rientro ho sentito sul mio volto così come per tutto il resto della giornata. Ha soffiato via parecchie cose e ancora adesso, seppur con minor forza, continua la sua minuziosa e inesorabile pulizia. Il mio personalissimo e sgangherato Tibet si è volatilizzato. E anche se la musica continua il vostro amico se ne va a dormire. Deve chiudere un giorno lungo almeno per tre e aprirne uno nuovo.

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