Well, it's a marvelous night for a moondance...

giovedì 2 agosto 2007

Avrete ormai capito che con la testa ultimamente non ci sto molto. Sto lottando con me stesso proprio in questo momento per non prendermi delle gocce per sedare il mio animo in burrasca. Niente di particolare anzi, tutta roba naturale da erboristeria state tranquilli. Anzi, proprio per stare tranquillo prima pensavo fosse il caso di farmi una camomilla ma poi ho resistito anche a quest'impulso. Eh eh, comincio a sembrarmi un tossico che cerca di uscire dalla dipendenza. Mi sono anche misurato la pressione con una macchinetta, più che altro per sapere quanto batteva il mio cuore. Beh, è perfettamente nella norma, quindi se c'è qualcosa che non va è soltanto nella mia testa. Che diagnosi eh? Un medico provetto vero? Sta di fatto che in parte la cosa mi tranquillizza. Allora decido di salire in camera e suonarmi un po la chitarra. Acustica, per non dare fastidio e per sentire le vibrazioni. Ieri sera mentre suonavo pensavo a come la chitarra si appoggi proprio sul cuore se la si suona da seduto. E se per l'appunto è un acustica senti il legno e le corde trasmettere proprio dentro di te. Che bello, è una cosa che ti scalda, ecco perchè mi tranquillizza molto. Ora invece sono proprio alla mia scrivania che scrivo dopo aver suonato un pochino.
Poco fa quando sono rientrato a casa ho trovato una gradevolissima sorpresa. E' venuta un'amica di mia mamma a casa. La si conosce da molto tempo e in passato siamo stati anche vicini di pianerottolo. Mi ha fatto molto piacere rivederla e scambiarci quattro chiacchiere, mi ha rasserenato e Dio sa quanto ne ho bisogno in questo giorni. Dio... se mi desse un segnale... Comunque... adesso mi devo vestire per andare da Elena, voglio raccontargli di cosa mi è venuto in mente oggi e stare un po con lei. Farci un giro per i locali della riviera e salutare gli amici.
Non so se è una meravigliosa notte per una Moondance, ma la mia amata musica me lo fa pensare. Come sa piacevolmente mentirmi lei non sa farlo nessun altro. Mi lascio convincere, mi cullo un poco tra le sue note per permetterle di rilassarmi.

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