Vivo morto x
mercoledì 1 agosto 2007
Credo che se qualcuno oggi mi chiedesse come ti senti gli risponderei appunto x. Alterno fasi di stanca emotiva, piuttosto leggera fortunatamente, a momenti un pochino più euforici ad altri proprio tranquilli. Tra le tante cose che m frullano in testa avrei voglia di leggere qualcosa di buono e non i soliti fumetti. Non so per quale strano processo mentale ma i fumetti americani, i comics come l'uomo ragno ad esempio, mi mettono solo ansia e mi fanno fare giri vorticosi di pensiero e diciamolo: mi hanno anche stufato! Accade moolto di meno con altri tipi di fumetto, più artigianali e meno artificiali, con l'intento di veicolare un messaggio anche se può sembrare scontato o banale. Credo che mi porterò un bel romanzo sotto l'ombrellone che ho gia individuato tra i tanti acquistati a mai iniziati. So che suonare la chitarra per me un è toccasana. Ieri sera improvvisavo un po mentre ascoltavo un concerto in teatro di Ligabue. Beh, sicuramente non sarò un mostro alla chitarra ma vedevo e sentivo soprattutto che qualcosa stava venendo fuori. Le mie dita accennavano a passaggi migliori e contemporaneamente il mio cuore si alleggeriva sempre più. Ho capito che questo è quello che voglio fare nella vita, voglio svuotarmi suonando, voglio essere il vento che tanto mi attrae, essere parte del fiume che è la vita stessa. Capire e comprendere che stiamo fluendo e che l'immondizia che possono gettarci dentro sono solo le ancore di qualcuno che non ha capito che dobbiamo tutti scorrere. Essere il tutto. Siamo molto attaccati a cio che siamo o che crediamo di essere. Siamo legati ai nostri affetti in maniera indissolubile. Dobbiamo pensarla in modo diverso. Dobbiamo essere il fiume e vivere questo tempo al meglio delle nostre possibilità. Se ognuno di noi fallisce questo obiettivo o semplicemente non lo vede o capisce, non aiuta il fiume, ma diventa immondizia. Sono anche convinto che non serve fare grandi cose che magari tutti ricorderanno quando non saremo più, ma semplicemente purificare l'acqua di cui siamo composti. Servirà sicuramente a qualcuno dopo di noi. Servirà, ormai credo di averlo capito.
Postato da
IlMode
alle
12:09
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