Ma che domenica bestiale...

martedì 1 settembre 2009

La giornata di ieri sembra il puzzle di un pazzo!
Da dove comincio? Magari con una bella suddivisione degli eventi in gruppi.

Il primo gruppo possiamo chiamarlo
"Il re dei centri commerciali" e ovviamente il re in questione sarei io.
Ieri, domenica per l'appunto anche se scrivo a martedì inoltrato a dir la vertità, mi ero ricordato troppo tardi di prendere un pensierino per un'amica che festeggiava il compleanno e che mi aveva invitato alle 8 per una aperitivo in centro.
Si può capire senza ulteriori spiegazioni la mia apprensione per tale evento con niente in mano.
Ma era troppo tardi per via del giorno, ma anche dell'ora, visto il mio risveglio non proprio all'alba :)
Colazione e vestizione in contemporanea e via per il primo di millemila centri commerciali a cercare il pensierino. Peccato che l'AICCAPDM, cioè
"L'associazione italiana centri commerciali alla portata di Mirko", abbia indetto la chiusura simultanea di tutti i centri commerciali d'Abruzzo a mia insaputa e quindi dopo tanto gasolio, tanta aria condizionata mentre fuori l'afa ruggiva contro i vetri, tante canzoni cantate a squarciagola come un settenano drogato che va a lavorare, sono tornato a casa sconfitto, senza pensierino e con una fame nera. Peccato che mia sorella a casa di fianco non c'era e che a casa mia il frigorifero piangeva lacrime amare.
Uno magari dice «Vabbè me ne vado a mangiare in qualche centro commerciale...»

Il secondo gruppo possiamo chiamarlo "
Il mio amico d20" e per d20 intendo un dado a venti facce, un dodecaedro (giusto per fare il figo) utilizzato nella stragrande maggioranza dei giochi di ruolo.
Questo gruppo inizia appena finisce il mio fantastico pranzo domenicale. E cioè un agghiacciante insalatissima senza rio mare e soprattutto senza l'isi pil. Il giusto pasto per affrontare un pomeriggio nella casa/fattoria di un mio carissimo amico per una bella seduta di giochi di ruolo, il famoso Dungeons & Dragons.
Un pomeriggio in bella compagnia di over trentenni con evidenti problemi di accettazione della realtà, io in primis, nella più classica delle atmosfere bucoliche tra crostate, maledette mosche e i nostri discorsi a base di orchi, incantesimi, spadate ecc ecc. Un vero relax per i miei gusti.

Il terzo gruppo lo potremmo chiamare
"Social network senza il network, solo il social. Cioè incontrarsi in questo millennio vuol dire ANCHE non condividere i cazzo di biscottini della fortuna in bacheca ma... vabè ci siamo capiti".
Ecco, in questo gruppo l'aperitivo a cui facevo riferimento prima si è snocciolato verso le otto di sera. Mi sono camiciato come non facevo da un po, capello gellato in casa davanti allo specchio bello preciso, diventato poi alla cazzo fuori con l'afa africana. Pantalone bianco perchè sennò non sto bene e tanto positivismo da fare schifo.
E devo dire che mi sono trovato bene, divertendomi e scambiando due chiacchiere con persone nuove. Tra una cameriera che ci serviva, visibilmente in lotta con se stessa e dall'aria vagamente psicolabile e la mia posizione sul divanetto che ha distrutto la mia colonna vertebrale.
Ore e ore di Wiifit buttate nel cesso!
Mi ha stupito anche il mio modo di gestire, emotivamente, lo scambio di notizie su alcune vecchie conoscenze che in qualche modo sento ancora come una nota malinconica dentro di me.
Ma a parte questo tutto è andato per il meglio.
Tranquillo, quasi rilassante.
Normale.
Prima del quarto e ultimo gruppo della giornata.

Questo quarto gruppo di eventi non saprei proprio come chiamarlo. Qui magari mi faccio un po più serio, perchè sono diverse le sensazioni che ho riportato a casa a fine giornata e quasi tutte legate a quest'ultima parte.
Sono uscito con una mia vecchia compagna di scuola, siamo stati insieme per un po durante gli anni scolastici, e poi ci siamo ritrovati insieme per un paio d'anni scarsi, dopo il diploma.
In maniera indiretta ho gia scritto di lei su queste pagine, raccontando piccoli frammenti di vita passata, sensazioni e ricordi vari.
Una ragazza sicuramente piena di vita, frizzante, colorata. Chissà perchè me la figuro anche fragile, nonostante la sua aggressività. Sensibile, dannatamente sensuale, con lo sguardo a volte perso chissà dove.
Eccessiva e senza regole, per certi aspetti distruttiva oserei dire. Un fuoco ardente capace di ridurre in cenere quello che ha intorno se non sai giocare col fuoco.
La sento da un po su facebook ed è stata lei cercarmi e a raccontarmi di un periodo non particolarmente bello «Sei l'unica persona che mi ha voluto bene veramente» mi ha scritto in una mail.
Siamo passati a prendere una sua amica, un soggetto clamoroso! L'anello di congiunzione tra l'uomo e un Pokemon :) Talmente biondoplatinotinta che in confronto Platinette è Obama. Vestita da capo a piedi con solo roba marchiata Hello Kitty!!! Da sottolineare i suoi ventinove anni, ex commessa di un negozio di intimo e senza un ragazzo. Stabile.
Completamente svalvolata ma decisamente simpatica.
Passo la prima ora in macchina ad ascoltare questi due soggetti che parlano di un gioco/applicazione su facebook, Pet Society, una sorta di tamagochi da social network, dove prendersi cura di un cane o gatto virtuale, spendendo però dei soldi realissimi per fargli l'acconciatura o scegliere i vestiti e altre amenità del genere.
Esatto, la faccia che state facendo è la stessa faccia che ho fatto anche io.
Un'ora di sta roba. Al primo minuto volevo morire di una qualsiasi morte violenta eh eh.
Poi si parla dell'attuale ragazzo della mia ex, di quanto è stronzo, di quando se ne andato a Lecce per le vacanze estive dimenticandola a casa a piangere il giorno del suo compleanno. Lasciandola via sms ovviamente. E altrettanto ovviamente rimettendosi insieme alla prima trombata utile. Poi chissà perchè si è scivolati su altre esperienze passate simili.
Come ad esempio di una loro amica dai gusti e modi raccapriccianti.
Una che a vederla sembra una persona normale, ma che alla seguente frase magica «Io sono un bravo ragazzo, sono serio e ti voglio sposare» lei ti fa, scusate la brutalità, un pompino con ingoio senza neanche passare dal via!
In automatico.
Secco.
Una che dichiara di avere un a particolare feeling con uomini che hanno subito un lutto, in particolar modo se si tratta del padre. Una che alle cinque del mattino si taglia i capelli a ciocche irregolari con le forbici da cucina solo per vincere l'ansia.
!!!
Si, ripeto. Anche io avevo la faccia che avete anche voi adesso.
E tra altre assurdità poi si è passati a parlare di altri suoi ex ragazzi stronzi, tutti dopo di me ci tengo a precisare.
Roba di droghe dentro i cocktail, orge a tre improvvise e senza il minimo consenso e altre storie che non sto qui a raccontarvi nel dettaglio.
Dopo una prima risata, atta a sdrammatizzare le cose che sentivo, devo dire che poi non ho potuto fare a meno di riflettere su questi racconti.
Mi sono chiesto il perchè di tale tematica, perchè si parlava di sesso vario e soprattutto perchè in quei termini.
Ho provato una sorta di repulsione e avevo una strana sensazione sulla pelle.
Una parte di me voleva tornare a casa. Una situazione di un surreale che nella sua assurdità mi dava di rimando, tutta una serie di risposte e conferme a tanti aspetti legati al mio personale passato che più volte ho affrontato e sviscerato anche su queste pagine. Anche a costo di risultare pesante e sgradito.
Paradossalmente non avvertivo più un senso di ansia, ma di straordinaria gratitudine a me stesso. Per come sono stato in passato e per come sono adesso.
Per la mia ingenuità di fondo, per gli errori commessi, tutti nessuno escluso. Che visti riflessi sullo specchio di questi racconti mi sono sembrati i passi incerti di un bambino. Dolci e pieni di buone intenzioni.
Tornando a casa ho ripensato a milioni di cose, alle persone che ho amato e che amo ancora. A come sono entrato e uscito dalle loro vite, agli sbagli fatti con loro. Ho pensato a tutto quanto. E mi sono sentito bene.
Questo agosto è stato un crescendo di consapevolezze. Ho capito diverse cose e fissato i paletti per quello che sarò domani. O almeno credo ;)
E questa assurda serata mi ha dato la spinta finale verso una nuova versione di me.
E difficilissimo descrivere tutto quello che ho sentito dentro tornando a casa ieri sera e di sicuro i fatti fin qui descritti posso distrarre dal messaggio che sto cercando di fissare a me stesso.
Magari ci torno su nei prossimi giorni in maniera migliore.
:)

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