Time came a creeping oh and time’s a loaded gun (Every road is a ray of light) It goes on time only can lead you on, still it’s such a beautiful night

martedì 1 settembre 2009


Sembrava come uno di quei castelli di legno attrezzati nei parchi, dove i ragazzini possono arrampicarsi e giocare. Solo che era molto più di un castello di legno. Sembrava un percorso ricavato per strada, fatto di luci colorate tra gli alberi, tappeti o enormi cuscini al posto dell'asfalto.
Ero fermo davanti alla sua porta, incastrata in un palazzo dal sapore dickensiano. Fuori il freddo e dentro il colori del calore. Un misto tra carnevale e halloween, tra il gotico e cartoonoso.
La cercavo impaziente. Desideroso di parlarle e di sfogarmi con lei.
Ricordo di aver trovato casa sua ma di non aver avuto il coraggio di entrare. Mi sembrava inopportuno. Poi però ricordo di averla avuta vicino a me, mentre giocavamo in questo parco giochi da me creato. La guardai dicendo «Questa volta lo facciamo al contrario, dalla fine all'inizio». Nei suoi occhi leggevo il divertimento e la curiosità, mentre camminavamo a pancia in giù come se stessimo giocando agli indiani, sorretti da questi cuscini e illuminati da piccole luci colorate.

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