Avrò fatto a pugni si e no tre o quattro volte in tutta la mia vita e tutte le volte ho provato sia una sensazione di perdita del controllo all'inizio, che di sconfitta alla fine. E poco importava se le avessi prese o date.
Ieri mi è capitato di rispondere a delle provocazioni e a uno schiaffo ricevuto, come non avrei mai pensato. Ho picchiato per picchiare, per fare male. Per far prevalere la mia ragione, per non soccombere alle falsità e alla gratuità di certe parole.
Poi, rimasto solo, mi sono seduto e sono scoppiato a piangere, ero stordito dalla scarica di adrenalina che ancora sentivo in corpo.
Ora sono qui a chiedermi il perchè di questa situazione. A domandarmi ancora una volta cosa scatena la rabbia delle persone, perchè si arriva a odiare e invidiare il prossimo tanto da stare male, covando risentimento e invidia.
C'è una piccola parte di me che dal profondo grida "Non è colpa tua", tentando di farsi ascoltare fin su nella testa dove le domande scorrono veloci.
Non è colpa mia se sono stato oggetto di invidia e rancore, se sono solo il capro espiatorio del disagio e della frustrazione di chi non è in grado di guidare la sua vita su strade migliori.
E' colpa mia l'aver raccolto il guanto di sfida.
Ho vinto, ma ho perso.
Ho perso un amico che si era gia perso per conto suo.
Due pugili sfiniti che si abbracciano...
venerdì 20 giugno 2014
Postato da
IlMode
alle
00:02
Invia tramite email
Postalo sul blog
Condividi su X
Condividi su Facebook
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 Commenti:
Posta un commento