Navigando il mare, navigando il cielo, navigando il cuore...

domenica 2 agosto 2015


- Allora figliolo, come prosegue il viaggio?
- Oh capitano, è lei, procede bene grazie.
- Sicuro?
- Ma certo, non si preoccupi.
 Anzi, lo sa che mi sono gettato sul teatro?
- Ma dai! Stai preparando qualcosa?
- Si, sono entrato a far parte di ben due progetti, molto diversi fra di loro, ma entrambi entusiasmanti.
Il primo dovrebbe vedere la luce a breve. A proposito capitano, è impegnato venerdì sera? Mi farebbe molto piacere se venisse a vedermi.
- Ti ringrazio per l'invito, vedrò cosa posso fare.
- In ogni caso ci saranno delle repliche. Se non ce la fa questo venerdì, avrà modo di recuperare.
- Ottimo, e l'altro progetto?
- Vedrà la luce il prossimo mese. E' uno spettacolo impegnativo, con un regista importante. Avrò ben due ruoli, con costumi e trucchi diversi. Sarà una bella sfida, non vedo l'ora. E in più parteciperò a un bel workshop teatrale e dulcis in fundo, sto pensando a un progettino tutto mio.
- Sono molto contento per te, vedo che te la stai cavando bene insomma.
- Faccio del mio meglio signore, ma se devo essere sincero fino in fondo, ogni tanto il mio pensiero torna a lei.
Da una parte credo sia normale, dall'altra però questa cosa mi preoccupa un po', perchè ancora non riesco a liberarmene del tutto.
Sa capitano, ho ripreso a cantare e a suonare la chitarra. Spesso la sera mi metto qui sul ponte esterno, accendo qualche candela, mi metto comodo e canto. E capita che mi emoziono a tal punto da avere i brividi. In quel momento sento di essere come la vela di questa nave, gonfia di vento e di vita.

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