E' da qualche giorno che mi sento spaesato, un pacco smarrito. Proprietà di nessuno e senza nessuna destinazione. Non so se si è notato perchè ho cercato di nasconderlo e mi sto accorgendo adesso di aver commesso un errore. Ho imparato a essere trasparente e sincero e il non esserlo stato mi fa sentire uno sciocco. Sono particolarmente sensibile in questi giorni e mi capita di cambiare umore troppo velocemente. Ho cercato la compagnia di chi mi mette di buon umore e sono contento perchè ho raggiunto lo scopo. Ho cercato la storia di qualcun altro per non sentirmi uno sprovveduto e ho finto a me stesso un intenzione che non c'è. Fortunatamente l'istinto mi ha sempre fermato dal commettere errori ben più grandi.
Ho gia detto tutto quello che volevo dire?
Beh, proprio adesso stavo pensando alle persone che non ho più con me e al fatto che mi mancano. Devo togliere queste fotografie dalla mia scrivania!
Stasera ho ostentato le mie vecchie
avventure (mettiamola così) ma forse quello che volevo dire e dirmi e che quelle persone e quei momenti mi mancano molto più di un po. Ecco perchè mi sento così spaesato, incerto, sperduto.
Ho cercato la storia di qualcun altro perchè credo che a volte l'esperienza degli altri può darci un indizio per la nostra leggenda personale.
Venerdì pomeriggio sono stato in fumetteria e ho trovato molto interessante ascoltare la storia di un disegnatore, anzi un fumettista per la precisione che era li ad autografare e presentare la riedizione in volume di un suo fumetto. Pensate che attualmente sta lavorando per la mitica
Marvel. La casa editrice dell' Uomo ragno, gli X men, i Fantastici quattro, Hulk e tanti altri. Dico questa cosa con un certo orgoglio perchè lui è di Teramo e saperlo alla prova per gli americani mi fa veramente piacere. A volte ci costruiamo dei limiti che non hanno motivo di esistere. Tant' è vero che questo ragazzo ha contattato l'attuale boss della Marvel semplicemente scrivendo su un forum e postando le scansioni di alcune sue tavole. E come in una favola dopo qualche tempo gli arriva la telefonata che porta la notizia di un concreto interesse da parte della Marvel appunto, al suo lavoro. Nascono così i primi progetti, alcuni non accettati altri invece gia stampati e messi in commercio, altri ancora in fase di elaborazione per essere dati in pasto a tutti i nerd statunitensi. Ah, dimenticavo lui si chiama
Carmine di Giandomenico. Insomma parlo con lui tutto il pomeriggio e arrivati a un certo punto gli chiedo una cosa. Una curiosità per un piccolo mistero che da diversi anni mi porto dietro.
Circa una decina di anni fa andai, qui a Pescara, a una mostra-mercato sui fumetti e giochi di ruolo. Si chiamava
i...lludiamoci, una manifestazione che hanno organizzato per diversi anni e che ultimamente non fanno più. Fortunatamente sostituite da altre, anche se a me piacerebbe molto rivedere quel logo campeggiare nuovamente per i manifesti della città. (Sto divagando)
Era piena estate e il pomeriggio non c'era proprio nessuno giro. Credo fosse domenica. Faceva infatti una caldo allucinante e giustamente quasi tutti erano al mare a parte i deficienti come me. Ero nel periodo che odiavo andare al mare e ci andavo solo di notte, ma questa è un altra storia. A 'sta benedetta mostra non compro nulla, nemmeno un fumetto, ma in compenso vidi appese le tavole
originali di un fumetto che ricordo ancora adesso come qualcosa di strepitoso. In pratica era un racconto che iniziava in bianco e nero per poi scoppiare in un orgia di colori e aveva per protagonista un certo
Claudio Baglioni! Ebbene si, si parla ancora lui eh eh. Rimasi scioccato da quelle
tavole. Erano
bellissime. Rappresentavano l'incontro tra mie due grandi passioni. La musica, in questo caso Baglioni e il fumetto. Il massimo per me a quel tempo. Nelle didascalie c'era scritto che il fumetto era di prossima pubblicazione e che l'avremmo visto nelle edicole molto presto. Rimasi veramente di sasso. Lo dovevo avere assolutamente. Andai via da quella mostra con l'attesa smaniosa di poter presto leggere quel fumetto e di poterne vedere tutte le tavole, ma andai via senza annotarmi il suo autore. Ed ancora adesso sono in attesa di una sua pubblicazione che però so ormai con certezza che non avverrà mai. Attenzione però. Il fumetto di cui parlo non è da confondere col fumetto realizzato diversi anni dopo, uscito in allegato con
Tutto e che ritraeva Dylan Dog protagonista di una canzone di Baglioni. Sto parlando di un progetto nato molti anni prima e che non ha niente a che fare quindi col famoso indagatore dell' incubo.
Con l'uscita dell' ultimo album in studio di Baglioni,
Sono io, l'uomo dalla storia accanto, viene anche inaugurato il nuovo sito di Baglioni. E, sorpresa e stupore, è la rappresentazione grafica di un intera
città virtuale a fumetti. Visitabile e cliccabile in tutti suoi angoli. Il disegnatore di questa città virtuale è per l' appunto lui, Carmine Di Giandomenico!
Dopo un po di tempo, il mio cervello rielabora queste due cose (ci ho messo un po in effetti) e vengo alla conclusione che forse il disegnatore di quelle mitiche tavole di cui parlavo prima è proprio Di Giandomenico. E in effetti, ripensando e cercando di ricordare lo stile grafico di quelle tavole, mi sembravano proprio sue.
Venerdì non potevo non chiedergli se l'autore di quel fumetto era lui oppure no.
Il mio sospetto era giusto. Era proprio lui. Mi sono fatto dire come era nata la cosa e perchè non se ne fece più nulla. Mi disse che Baglioni era entusiasta della cosa e che voleva decisamente pubblicarla ma la burocrazia, i cavilli legali e altre amenità varie hanno impedito questa cosa. Carmine aveva vent'anni e ci rimase molto male. E' un grande fan di Baglioni e per lui significava molto realizzare questo fumetto. Peccato non se ne fece più nulla. In compenso Baglioni gli diede la possibilità , diversi anni più tardi di realizzare appunto il suo sito con l'idea di questa città virtuale. La cosa che mi ha colpito di più in tutta questa storia è la fine che hanno fatto le tavole originali di quel progetto. Carmine mi ha confessato che per l'amarezza ricevuta dalla non pubblicazione decise di sotterrare dentro una busta di plastica tutte le tavole sotto una quercia nei pressi di Teramo, spiegandomi esattamente dove. Un posto dove lui andava spesso per rimanere da solo o per ubriacarsi con gli amici. Lui sostiene che adesso le tavole si saranno macerate e irrimediabilmente rovinate, ma mi piacerebbe molto dissotterrale per ammirarle ancora una volta. Rimettendole poi subito al loro posto ovviamente. Ma poi mancherei di rispetto a lui e ai suoi sogni. E quindi penso che non andrò mai sotto quella quercia...
Che strano... Vedete allora che ho ragione?!? Mi do ragione da solo adesso eh eh.
A parlare di questa storia mi sento meno disperso di prima.
Vado a dormire che ho un sacco di cose da fare. Oggi si va in campagna a suonare.
Si viene e si va cercandoci un senso
che poi alla fine il senso è tutto qua
Si viene e si va di umana commedia
che c'è chi la spiega e c'è chi vive e va...