la scenografia
dei tuoi appartamenti
buia sacrestia della teatralità
la diplomazia lavabiancheria
dei miei chiarimenti
solita amnesia della tranquillità
la didascalia
dei tuoi atteggiamenti
sacra liturgia della formalità
l'autobiografia enciclopedia
dei miei mutamenti tormenti
meteorologia della scontrosità
e della codardia
e ci baciamo là
sopra il boccascena
dell'ultima cena di chi tradirà
e un'altra volta in più già
ci si uccide la passione
dentro un'auto nel burrone
la spingiamo giù ma
siamo sempre qua
storie in bianco e nero
dove abbiamo solo
un ruolo fisso da comparsa
nelle file di un bolero
e tutto il resto e farsa
noi venimmo qua
facce da straniero
dentro questa scena
oscena per non farne a meno
altro giro di bolero
ed un altro sorso di veleno
la radiografia
dei miei giuramenti
vaga profezia della meschinità
la coreografia scelta simmetria
dei tuoi turbamenti
nuda rapsodia della sinuosità
la tappezzeria
dei miei pentimenti
fiacca parodia della maturità
la cineseria micro chirurgia
dei tuoi sentimenti lamenti
pura maestria della fragilità
e della tirannia
e se il mio cuore sta
fermo alla frontiera
tu ti mostri fiera della vanità
perché‚ ci sono anch'io la
tra i tuoi ninnoli d'avorio
a suonare il repertorio
di un eterno addio ma
siamo sempre qua
chiusi in un mistero
che l'amor sia tutto
e tutto ciò che noi sappiamo
dell'amore che e un bolero
in cui ci muoviamo
noi saremo qua
tra il falso e il vero
il bene e il male
quando voleremo
digitando uno e zero
in una realtà virtuale
o contando il tempo di un bolero
Bolero
lunedì 29 giugno 2009
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Keep on with the force don't stop, don't stop 'til you get enough...
venerdì 26 giugno 2009
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And all i want is to rock your soul...
domenica 21 giugno 2009
Poco fa stavo pensando che sono le cose o le persone che mi danno uno stimolo o un idea, quelle che voglio intorno a me. Credo di avere una parte di me sopita, avvolta da una coperta. Se ne sta li a sonnecchiare come a dire "Si adesso mi alzo, altri cinque minuti".
Poco fa stavo ascoltando un po di pezzi sullo store iTunes, leggevo biografie di chi ascoltavo su wikipedia e rimuginavo.
Sempre poco fa ho imbracciato l'acustica e ho suonato qualche idea musicale che ho scritto nel corso degli anni. Mi sono detto "Possono funzionare? Valgono qualcosa?"
Se valgono qualcosa o meno poco importa, le voglio finalmente registrare, ci voglio lavorare sopra e vedere cosa ne viene. Se mi diletto solo nella registrazione di pezzi altrui, senza quasi un perchè, non faccio altro che dare altri cinque minuti a quella parte di me.
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Fortuna
venerdì 12 giugno 2009
Sarà l'odore della primavera
e forse chi lo sa, tutto cambierà
Fortuna è da una vita che ti inseguo
ma non ti becco mai
il cuore è una valigia con lo spago
e forse anch'io dovrei
fermarmi come un albero, una torre
se c'è chi dice che
a volte stai alle spalle di chi corre
e non davanti ai suoi
binocoli di stress
Lascia che sia la mia città
a ridere di noi
fortuna dammi quel tesoro
l'amico che non ho
sul mio diario
L'alta marea di un'altra età
che non so più dov'è
fortuna non lasciarmi solo
ma portami con te
Fortuna sei debole e crudele
e forse anche io dovrei
fregarmene di più e trattarti male
se c'è chi dice che
è questo che una donna spesso vuole
e che non dice mai
a uno come me
Lascia che sia la gente al bar
a ridere di noi
fortuna dammi un po' d'amore
di vino e di poesia
di cose vere
La vecchia idea di libertà
che non so più cos'è
fortuna non lasciarmi solo
ma portami con te
con te
Sarà l'odore della primavera
e forse chi lo sa, tutto cambierà...
e forse chi lo sa, tutto cambierà
Fortuna è da una vita che ti inseguo
ma non ti becco mai
il cuore è una valigia con lo spago
e forse anch'io dovrei
fermarmi come un albero, una torre
se c'è chi dice che
a volte stai alle spalle di chi corre
e non davanti ai suoi
binocoli di stress
Lascia che sia la mia città
a ridere di noi
fortuna dammi quel tesoro
l'amico che non ho
sul mio diario
L'alta marea di un'altra età
che non so più dov'è
fortuna non lasciarmi solo
ma portami con te
Fortuna sei debole e crudele
e forse anche io dovrei
fregarmene di più e trattarti male
se c'è chi dice che
è questo che una donna spesso vuole
e che non dice mai
a uno come me
Lascia che sia la gente al bar
a ridere di noi
fortuna dammi un po' d'amore
di vino e di poesia
di cose vere
La vecchia idea di libertà
che non so più cos'è
fortuna non lasciarmi solo
ma portami con te
con te
Sarà l'odore della primavera
e forse chi lo sa, tutto cambierà...
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Salviamoci la pelle, tu tieni botta e dimmi di sì...
Magari non è fico come dire "Sapete, stamattina mi sono alzato con un riff di Keith Richards, wow". E invece mi sono alzato con il riff di Max Cottafavi su Salviamoci la pelle che fa comunque la sua porca figura per quel che mi riguarda.
Mi sveglio tonico e riposato, mi sento bene, tanto da andare a fare la mia solita colazione in uno stato di serenità. L'ipod le azzecca tutte incredibilmente e penso di essere in una realtà alternativa, magari sulla Terra L dell'ultimo libro di Morozzi, perchè no. Soltanto ieri mi sentivo come un mazzo di carte riposto in una credenza, in attesa di mani abili a tirar fuori tutto il meglio di me.
Non è che oggi sia successo chissà che, ma ho il sospetto di aver visto l'ombra di "cambiamento" svicolare proprio agli angoli dei miei occhi. Non so se vi capita mai di passare delle giornate diverse, da non si sa cosa, ma diverse. Forse è l'estate che entra. Si mi sa che è proprio così...
Negli ultimi anni ho sviluppato un rapporto difficile con l'estate, spesso non riesco a viverle bene, credo di averlo detto qualche altra volta, mentre stasera non so perchè, me la immagino tranquilla e serena. Ho delle cose da affrontare e capire, qualche piccolo dolore da portare dentro ma... boo...
Stasera sono in vena di ma!
So che l'immagine non è delle migliori, ma sono completamente nudo nel buio di camera mia, se escludiamo la luce che viene fuori dal mac e dalle luci della notte. Ebbene si, ho la serranda spalancata e me ne sto nudo davanti alla scrivania a scrivere oppure, come farò tra poco, sul letto a suonare una samba alla chitarra.
Quando posso fare una cosa del genere allora per me è estate.
Speriamo non sia un calesse!
Mi sveglio tonico e riposato, mi sento bene, tanto da andare a fare la mia solita colazione in uno stato di serenità. L'ipod le azzecca tutte incredibilmente e penso di essere in una realtà alternativa, magari sulla Terra L dell'ultimo libro di Morozzi, perchè no. Soltanto ieri mi sentivo come un mazzo di carte riposto in una credenza, in attesa di mani abili a tirar fuori tutto il meglio di me.
Non è che oggi sia successo chissà che, ma ho il sospetto di aver visto l'ombra di "cambiamento" svicolare proprio agli angoli dei miei occhi. Non so se vi capita mai di passare delle giornate diverse, da non si sa cosa, ma diverse. Forse è l'estate che entra. Si mi sa che è proprio così...
Negli ultimi anni ho sviluppato un rapporto difficile con l'estate, spesso non riesco a viverle bene, credo di averlo detto qualche altra volta, mentre stasera non so perchè, me la immagino tranquilla e serena. Ho delle cose da affrontare e capire, qualche piccolo dolore da portare dentro ma... boo...
Stasera sono in vena di ma!
So che l'immagine non è delle migliori, ma sono completamente nudo nel buio di camera mia, se escludiamo la luce che viene fuori dal mac e dalle luci della notte. Ebbene si, ho la serranda spalancata e me ne sto nudo davanti alla scrivania a scrivere oppure, come farò tra poco, sul letto a suonare una samba alla chitarra.
Quando posso fare una cosa del genere allora per me è estate.
Speriamo non sia un calesse!
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E vivrò, si vivrò ogni giorno per vederti andar via...
giovedì 4 giugno 2009
Come si fa a rimanere semplici dopo avere avuto tanto successo?
Ci si nasce. Il successo è solo una cassa amplificatore. Se eri imbecille prima di avere successo diventi imbecillissimo, se eri umano diventi umanissimo. Il successo è la lente d'ingrandimento per capire com'eri prima
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Ah che bell'aria fresca, ch'addore 'e malvarosa...
mercoledì 3 giugno 2009
E' la sensazione di una bella boccata d'aria a pieni polmoni. Ristorante, rigenerante, beh ci voleva. Ultimamente sono un po sotto stress e fuggo dalle situazioni, tendo a starmene da solo. Magari scelgo di non andare a una festa perchè potrei sentirmi disagio e rimango a casa come ho fatto oggi, anche se qualcuno può prenderla male.
Ho bisogno di esprimermi di più, scrivo poco e male rispetto ai pensieri che si svelano nelle lunghe trasferte in macchina, in giro per il centro Italia.
Adesso mi camomillizzo per bene e buonanotte ai suonatori... :)
Ho bisogno di esprimermi di più, scrivo poco e male rispetto ai pensieri che si svelano nelle lunghe trasferte in macchina, in giro per il centro Italia.
Adesso mi camomillizzo per bene e buonanotte ai suonatori... :)
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Se fossi stato, ma non sono mai stato così...
lunedì 1 giugno 2009
Che poi il discorso sui bambini è ben più complesso è sfaccettato.
Non sono riuscito a esprimermi al meglio l'altro giorno, anzi ho divagato alla grande anche se forse, la breve poesia dice tutto quello che volevo dire in realtà, mentre il multitasking che descrivevo e che sono solito mettere in atto quando voglio essere d'aiuto è una chiara manifestazione delle mie tendenze paranoiche :)
Parlavo con un amico del rapporto tra genitore e figli qualche sera fa. Lui mi appoggia nella tesi che ci vede essere il risultato dell'influenza dell'ambiente in cui cresciamo e delle persone che sono intorno a noi. Il concetto è alquanto stupido lo so, ma spesso sono queste cose apparentemente banali a essere lasciate per strada.
Siamo quello che i nostri genitori vogliamo che siamo, nel bene e nel male, che se ne rendano conto o meno. Inconsapevolmente sia per loro che per noi. Superiamo i venti, arriviamo perchè no ai trenta, e molte delle aspettative che gravano su di noi guidano ancora i nostri pensieri e le nostre azioni.
E' importante focalizzare questa situazione, se e quando si presenta, per cominciare a usufruire davvero del famigerato libero arbitrio. Costruire quello che vogliamo essere senza rimorsi. Senza la zavorra emotiva di disapprovazioni eventuali. I maledettissimi sensi di colpa. Nel counseling ho appreso l'importanza del GAB, acronimo di Genitore, Adulto, Bambino. E' stato interessante capire anche con dei semplici disegni come è possibile descriverci attraverso l'analisi di determinati nostri atteggiamenti. Vi invito alla scoperta di questi aspetti del vostro essere, può essere un bel gioco in fondo.
PS
Ho la sensazione che manco stasera sono riuscito a scrivere quello che volevo....
Non sono riuscito a esprimermi al meglio l'altro giorno, anzi ho divagato alla grande anche se forse, la breve poesia dice tutto quello che volevo dire in realtà, mentre il multitasking che descrivevo e che sono solito mettere in atto quando voglio essere d'aiuto è una chiara manifestazione delle mie tendenze paranoiche :)
Parlavo con un amico del rapporto tra genitore e figli qualche sera fa. Lui mi appoggia nella tesi che ci vede essere il risultato dell'influenza dell'ambiente in cui cresciamo e delle persone che sono intorno a noi. Il concetto è alquanto stupido lo so, ma spesso sono queste cose apparentemente banali a essere lasciate per strada.
Siamo quello che i nostri genitori vogliamo che siamo, nel bene e nel male, che se ne rendano conto o meno. Inconsapevolmente sia per loro che per noi. Superiamo i venti, arriviamo perchè no ai trenta, e molte delle aspettative che gravano su di noi guidano ancora i nostri pensieri e le nostre azioni.
E' importante focalizzare questa situazione, se e quando si presenta, per cominciare a usufruire davvero del famigerato libero arbitrio. Costruire quello che vogliamo essere senza rimorsi. Senza la zavorra emotiva di disapprovazioni eventuali. I maledettissimi sensi di colpa. Nel counseling ho appreso l'importanza del GAB, acronimo di Genitore, Adulto, Bambino. E' stato interessante capire anche con dei semplici disegni come è possibile descriverci attraverso l'analisi di determinati nostri atteggiamenti. Vi invito alla scoperta di questi aspetti del vostro essere, può essere un bel gioco in fondo.
PS
Ho la sensazione che manco stasera sono riuscito a scrivere quello che volevo....
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