Che poi il discorso sui bambini è ben più complesso è sfaccettato.
Non sono riuscito a esprimermi al meglio l'altro giorno, anzi ho divagato alla grande anche se forse, la breve poesia dice tutto quello che volevo dire in realtà, mentre il multitasking che descrivevo e che sono solito mettere in atto quando voglio essere d'aiuto è una chiara manifestazione delle mie tendenze paranoiche :)
Parlavo con un amico del rapporto tra genitore e figli qualche sera fa. Lui mi appoggia nella tesi che ci vede essere il risultato dell'influenza dell'ambiente in cui cresciamo e delle persone che sono intorno a noi. Il concetto è alquanto stupido lo so, ma spesso sono queste cose apparentemente banali a essere lasciate per strada.
Siamo quello che i nostri genitori vogliamo che siamo, nel bene e nel male, che se ne rendano conto o meno. Inconsapevolmente sia per loro che per noi. Superiamo i venti, arriviamo perchè no ai trenta, e molte delle aspettative che gravano su di noi guidano ancora i nostri pensieri e le nostre azioni.
E' importante focalizzare questa situazione, se e quando si presenta, per cominciare a usufruire davvero del famigerato libero arbitrio. Costruire quello che vogliamo essere senza rimorsi. Senza la zavorra emotiva di disapprovazioni eventuali. I maledettissimi sensi di colpa. Nel counseling ho appreso l'importanza del GAB, acronimo di Genitore, Adulto, Bambino. E' stato interessante capire anche con dei semplici disegni come è possibile descriverci attraverso l'analisi di determinati nostri atteggiamenti. Vi invito alla scoperta di questi aspetti del vostro essere, può essere un bel gioco in fondo.
PS
Ho la sensazione che manco stasera sono riuscito a scrivere quello che volevo....
Se fossi stato, ma non sono mai stato così...
lunedì 1 giugno 2009
Postato da
IlMode
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21:16
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