Mare mare, non ti posso guardare così, perchè questo vento agita anche me!

martedì 22 novembre 2005

Pescara d'inverno è un concetto che la mente non considera. Siamo abituati a dirle sempre male, ma in fondo ci si sta più che bene. Ha tutto e poi d'inverno ha un altro fascino. Sarà che a me piace vedere le foglie per terra e gli alberi che fanno a botte col freddo, gente di lana che scappa da una porta all'altra, porte sempre calde e rosse di calore. Mi ha sempre dato l'impressione di un enorme formicaio. L'immagine di una società organizzata e legata ad ogni singolo componente fin nel profondo. Tutti fanno parte del tutto. Mi sembra quasi che non ci sia niente di male. Tornare a casa con le mamme che hanno cucinato chissà cosa e mentre ci spogliamo la pentola che bolle ancora. Fare il proprio lavoro dentro il proprio ufficio, mentre fuori dalla finestra il pianeta ti ricorda chi comanda e chi ti protegge. Una sorta di enorme mafioso dall'animo nobile.

Mare mare / qui non viene mai nessuno / a trascinarmi via/
Mare mare / qui non viene mai nessuno / a farci compagnia/

Passerà il freddo / e la spiaggia lentamente / si colorerà/
la radio e i giornali / e una musica banale si diffonderà/
nuove avventure / discoteche illuminate / piene di bugie/
ma verso sera uno strano concerto / e un ombrellone che rimane aperto/
mi tuffo perplesso / ai momenti vissuti di già/


Chiamerei i pompieri, ma ormai e' troppo tardi, dovrei chiamare i pompioggi.
> Groucho (Tiziano Sclavi)

Le gocce cadono ma che fa...

lunedì 21 novembre 2005


Sono sotto le coperte, col mac davanti e un cerotto sul naso. Mi sono messo uno di quei cerotti che si usano per non russare. Li ho ritrovati sulla scrivania poco fa e non so perchè, me ne sono messo uno. Ho pensato che se a capodanno si va da Coco a Sant' Eufemia, me li dovrò portare così nessuno mi romperà le palle se dovessi per caso russare. Già penso al capodanno? Forse in fondo non me ne frega proprio niente. Fuori dalla mia stanza sta venendo giù anche il Padre Eterno. Piove a dirotto. E questa cosa mi gasa da morire. Se c'è una cosa che mi fa impazzire sono i temporali. Più forti sono più mi diverto. Sono malato lo so. La pioggia non è certo il mio elemento preferito (è il secondo dopo il vento) ma la tempesta ha un fascino su di me fortissimo. Mi andrebbe di uscire fuori e con un ombrello piazzarmi sotto l'occhio di un ciclone. Un po come quando ci si fissa a guardare la pioggia da dietro un vetro. Beh, io vorrei starci dentro a questo spettacolo. Altra pioggia, altri fulmini, si, dai sempre di più. Fagli vedere che se ti incazzi fai un vero e proprio macello!!!


...
...
...
Ho sonno, adesso dormo.

Hai davanti un altro viaggio e una citta per cantare...

venerdì 18 novembre 2005

Due caffè stasera. Io che non lo bevo quasi mai mi sono ritrovato a berne due. Ma la cosa interessante è come sono arrivato a questo record. Mi sono sempre sentito una specie di virtuoso e spesso mi hanno proprio dipinto così. Non ho mai provato una sigaretta, complice l'asma che fin da piccolo mi infastidiva, quindi nemmeno canne e oltre e soprattutto non bevo alcolici. Ok va bene, diciamo che ultimamente mi sono fatto una cultura tra cocktail, long drinks eccetera. Ma solo perchè quasi tutti i miei amici, per un motivo o per un altro, sono diventati dei barman. Chi più, chi meno affermato. Uno fa anche il rappresentante di vini!!!
Il mio compare di avventure, il signor albergator nonchè presidente operaio PierCoco è a Bologna per la laurea di una nostra amica e stasera (parlo di giovedì sera) non sapevo proprio che fare. Mi ero già preparato a farmi una lunga sessione di gioco col mio fido Nintendo, quando poco prima di cena mi arriva una chiamata. Era Max che mi chiedeva se volevo accompagnarlo alla finale della nona edizione di Vocidomani. Un concorso per giovani emergenti, che è nato è sta crescendo sempre di più ogni anno che passa, proprio qui a Pescara. Una città che con la musica ha poco a che fare in fondo. Non vantiamo una cultura vera e propria in questo senso. Non come Bologna, Roma oppure Firenze e l'immancabile Milano. Una manifestazione che mi ha visto protagonista nella sua primissima edizione quando suonavo col mio ormai mitico primo gruppo, gli Arcadia. Ci eliminarono alla prima serata, pensate un po! Ma come sempre più spesso succede in questi ambiti, la canzone che proponemmo diventò per il nostro giro di amicizie, una vera e propria Hit. Molti se le ricordano ancora e mi chiedono di suonarla e cantarla a distanza di anni. Come piove è il titolo e Carlo Zingaro, chitarrista del gruppo ne è l'autore completo. Ci tengo a precisarlo perchè già una volta all'epoca, per una maldicenza, mi attribuirono la paternità del pezzo con la conseguenza discussione e lite con Carlo che portò poi al lento scioglimento del gruppo.
Ok, appuntamento alle otto e mezza davanti al teatro Massimo, siamo ospiti della manifestazione in qualità di gionalisti con tanto di presunto posto riservato?!? Io giornalista?!
Assistiamo alla serata ascoltando gli otto finalisti che certo non fanno gridare al capolavoro con le loro canzoni, ma in compenso ci siamo gustati l'esibizione di Ron, Eugenio Finardi, Pinomarino, La differenza e Paolo Giordano. Quest'ultimo è un grande chitarrista Pescarese noto tra le altre cose per le sue esecuzioni alla chitarra acustica con la tecnica del Tapping, che consiste, giusto per capirci, nel suonare le note sul manico della chitarra come se fosse un pianoforte. Più o meno, insomma.
Pinomarino non mi sta simpatico quindi non ne parlo, mentre La differenza invece è una giovane band abruzzese che ha partecipato e vinto alla sezione di Sanremo giovani lo scorso anno.
Eugenio Finardi ci ha deliziati, proprio in chiusura della serata di una serie di esecuzioni di standard Blues che fanno parte del suo ultimo progetto intitolato appunto Anima Blues.Suggestivo. Mentre Ron con la sola chitarra e la voce femminile che lo accompagnava ci ha suonato alcuni suoi successi. Una città per cantare (magnifica), Vorrei incontrarti fra cent' anni (deliziosa) Anima e Non abbiam bisogno di parole (semplicemente bellissime).
Una serata di tutto rispetto insomma per essere gratis! Ma l'ingrediente segreto è stata anche la presenza di Arnaldo Guido in qualità, tra le altre cose, di giurato per decidere chi far vincere questa edizione 2005. Qualcuno di voi lo conosce e sa che tipo è, e cosa combiniamo insieme al fantomatico C.F.L.M. ma che ho scoperto solo stasera essere il capoccia di un sito che io frequento quasi tutti giorni: musicaitaliana.com. Stupore!!!!
Insomma com'è, come non è la serata finisce e scambiamo dueparoledue, col cantante de La differenza, Fabio Falcone, fuori dal teatro. Simpaticissimo, disponibile e per niente divo. Anzi sembrava di parlare con uno dei tanti (in senso buono) che magari si conosce la sera in giro per le folli notti pescaresi! Ci invita alla cena che la produzione della manifestazione si apprestava a consumare proprio li a due passi dal teatro. Facendoci imbucare clamorosamente.
In pratica ci ritroviamo a mangiare con Fabio e con tutta una serie di Vip e addetti ai lavori. Finardi ce lo avevo alla mia destra. Dall'altra parte c'era Lucilla, la Vj bionda di All Music che ha presentato la serata. Una bella gnocca lasciatemelo dire. Arnaldo dall'altra e giornalisti e musicisti vari tutt'intorno. Io e Max seduti al tavolo con Fabio abbiamo chiacchierato a 360° di musica, mangiato e bevuto completamente a scrocco!
Che serata ragazzi. Chissà perchè, io e Max ci ritroviamo sempre in queste situazioni. Ormai sta diventando una consuetudine.
A un certo punto vista l'ora tarda, ci siamo alzati e mestamente ci siamo defilati, perchè come sottolineò il buon Umberto Palazzo, nella vita reale ci si deve alzare per andare in ufficio!!!
E siccome adesso che ho scritto tutto questo si è fatto ancora più tardi, direi che è quasi il caso di staccare. Anzi stacco proprio. Buonanotte.

PS
Come e quando ho preso i due caffè? All'appuntamento davanti al teatro Massimo, con Max perchè pochi minuti prima ero stato alla Siesta per una piadina, visto che ha casa mia non c'era nulla di pronto e mia madre latitava chissà dove. E il secondo invece a fine cena per cercare di digerire tutto quello che siamo mangiati. Tutto qua!

Le ragazze serie non ci sono piu...

mercoledì 16 novembre 2005

E' proprio vero! Le ragazze di oggi sono un vero è proprio macello. Sono insolite, insolute, insalate capricciose. Ieri sera ne ho avuto l'esatto esempio, quando al telefono ho scambiato quattro chiacchere con un esemplare molto raro. Subito dopo la sua sfuriata (spero ancora che stesse scherzando!!!) per la foto pubblicata nel post precedente, la mia faccia diceva tutto!

Le ragazze serie son rimaste in tre
due si fanno suore l'altra è toccata a me
Fatti un po' vedere l'ultima sei tu
le ragazze serie non ci sono più
non ci sono più!
PS
Aspetto il contro blog!!

Por un beso de la flaca

domenica 13 novembre 2005

Play, e iTunes mi accoglie con Memories of green di Vangelis. Un ottimo avvio ma deve ancora scaldarsi e devo ancora scaldarmi dal freddo che mi sono lasciato poco fa dietro la porta di casa, fuori dalle coperte del letto. Sono le 5 e 45 del mattino e una serata goliardica tra cicchetti e risate si è appena conclusa e un nuovo giorno è appena cominciato (un po troppo Marzullesco?). Oggi le emozioni sono tornate a bussarmi e io mi sono comportato da perfetto padrone di casa. Le ho accolte come si deve e loro mi hanno ricambiato dandomi la possibilità di scrivere una bella melodia come non mi accadeva da qualche tempo. Sembrava uno di quei riti giapponesi incompresinsibili. Dove la forma e il rigore esprimono la convizione e la fede. Segno che in fondo l'ispirazione va è viene, ma soprattutto che viene. Per me che il tema del viaggio ha sempre riscosso un certo fascino, pensare a l'ispirazione come qualcosa che salpa dal porto per viaggiare chissà dove e poi tornare carico di nuove immagini è sempre una piacevole sorpresa. Attesa con fiducia.
Il sonno mi richiama all'ordine delle cose, e cioè al fatto che dovrei dormire e gia da un pezzo. E sono tante le cose che vorrei scrivere, ma sto facendo troppa fatica, meglio cedere, anche perchè alle 8 vorrei alzarmi per andare in campagna e suonare tutto il giorno. Vabbè, adesso dor...snort!

Dentro un'alba metallica che indifferente ci sporca di blu!

martedì 1 novembre 2005

Devo essere sincero. Sono soddisfatto di questi ultimi tempi. Ho conosciuto delle persone nuove, alcune intriganti altre esuberanti, altre ancora tutte da scoprire. E pensare che immaginavo un inverno passato a non saper che fare e invece ecco che le carte si rimescolano e una nuova mano viene servita. Non mi è mai piaciuto giocare a carte ma stavolta voglio giocarmele bene comunque. Ma non per il risultato, la vittoria o la sconfitta. Ma per il puro gusto di giocare e divertirsi, finire le carte e sapere che poi ne verranno servite delle altre. Conservarsi il jolly per tempi critici e un asso nella manica nella peggiore delle ipotesi.













Devo essere sincero, sono un po ubriaco, ma ad Allouin si po fa!