Ed il dannato selvaggio vento ha buttato giù le porte per farmi entrare...

lunedì 15 dicembre 2008

Qualche tempo fa ho partecipato ad uno dei giovedì Aspic, un'associazione di psicoterapeuti che si occupa di diffondere ed esercitare il Counseling. Il tema era Arteterapia ed intelligenza emotiva. Ero incuriosito da questo fantomatico counseling e da questi incontri del giovedi anche perchè la mia segretaria era, e lo è tuttora, fissata sul fatto che dovrei fare il corso per diventare Counselor, dice che mi ci vede tantissimo e che potrei essere bravo e se lo dice lei che è laureata in psicologia?!?...
Mi ritrovo all'interno di una sala con circa sedici persone di tutte le età, seduti tutti insieme su dei grandi cuscini blù disposti per terra in circolo. Il discorso principale ci porta a capire come l'esprimersi attraverso un arte è un modo molto efficace per capire i nostri bisogni o le nostre incertezze, gli stati d'animo ecc. Dipingere, suonare oppure scrivere sono tutte forme espressive, alcune a dire il vero, che ci aiutano a recuperare un rapporto positivo con il proprio bambino interiore e lo sviluppo dell'intelligenza emotiva è lo strumento per abbattere le convinzioni di machismo e forza che spesso la nostra società ci impone come modello comportamentale, ristabilendo così la comunicazione tra ragione e sentimento. Non potevo non andare. Attraverso una piccola serie di attività, ci hanno indotto a canalizzare un nostro stato d'animo e a esprimerci tramite dei pennarelli colorati su un foglio.
Il risultato è stato per me sorprendente. La mole di cose dette e ascoltate durante quel giovedì mi ha lasciato interdetto. Ho riflettuto molto su quella serata e sui suoi benefici tant'è che ho partecipato ad una seconda seduta qualche giovedì più in la. Giocando al rialzo visto che il tema era A tu per tu con la paura. Volevo capire determinate cose sul mio malessere di due estati fa.
Inaspettatamente la serata si è rivelata molto più distesa di quel che mi sarei aspettato venendone fuori quasi senza aver fatto nulla o per lo meno questa è stata la sensazione finale. Come se l'intera seduta non fosse stata altro che una grossa conferma sul percorso che avevo fatto. Molto di quello che è stato detto in questo secondo incontro l'avevo sperimentato di persona. Annuivo silenziosamente dentro di me, dicendomi "io questo inconsapevolmente l'ho fatto!!". Mi sono sentito importante e intelligente :)

Magari non è perfettamente calzante, ma mi piace l'immagine dipinta dai Coldplay di chi credeva di dominare il mondo forte delle sue certezze vivendo in un castello costruito su fondamenta di sale e colonne di sabbia.
Nella vita le certezze sono poche? Non saprei rispondere, davvero. Magari dipende da quando me lo chiedi, ma solitamente sono abbastanza positivo.
Di sicuro le cose adesso mi sembrano rotonde, meritatamente rotonde aggiungerei. Rotonde come quel Ooh ohh fantastico che cantano...

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