Sono sotto le coperte, col mac davanti e un cerotto sul naso. Mi sono messo uno di quei cerotti che si usano per non russare. Li ho ritrovati sulla scrivania poco fa e non so perchè, me ne sono messo uno. Ho pensato che se a capodanno si va da Coco a Sant' Eufemia, me li dovrò portare così nessuno mi romperà le palle se dovessi per caso russare. Già penso al capodanno? Forse in fondo non me ne frega proprio niente.
Fuori dalla mia stanza sta venendo giù anche il Padre Eterno. Piove a dirotto. E questa cosa mi gasa da morire. Se c'è una cosa che mi fa impazzire sono i temporali. Più forti sono più mi diverto. Sono malato lo so. La pioggia non è certo il mio elemento preferito (è il secondo dopo il vento) ma la tempesta ha un fascino su di me fortissimo. Mi andrebbe di uscire fuori e con un ombrello piazzarmi sotto l'occhio di un ciclone. Un po come quando ci si fissa a guardare la pioggia da dietro un vetro. Beh, io vorrei starci dentro a questo spettacolo. Altra pioggia, altri fulmini, si, dai sempre di più. Fagli vedere che se ti incazzi fai un vero e proprio macello!!!...
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Ho sonno, adesso dormo.
6 Commenti:
Che coincidenza romantica!!!! Mentre tu avevi il cerotto per non russare io, più o meno alla stessa ora, e sul medesimo punto, avevo il cerotto contro i punti neri...ciò è semplicemente stupefacente!!!
Questo post mi ha ricordato una scena di Forrest Gump, quando il reduce del Vietnam senza gambe, amico di Forrest, in cima all'albero del peschereccio in piena tempesta gridava col dito puntato in cielo rivolgendosi a Dio: "Figlio di puttana, sono qui, vieni a prendermi se ci riesci!!!"
"Tu 'bbijat ch'i mò 't veng appress sott'a l'occhij du c'cleun...cert ca nn tij proprij nend ch'ffa!
"mmmmm......sacc'...."
Non avrei saputo dirlo meglio. Eh eh, ciao Michè!
oh mio dio...
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