E intanto io giorni passano ed i ricordi sbiadiscono e le abitudini cambiano...

martedì 6 novembre 2007

Mi gratto la testa cercando di capire quante cose ho sottovalutato e sbagliato. E' una cosa assai comune quella di analizzare e scandagliare ogni singolo momento di una storia d'amore nell'esatto momento in cui finisce.
Se mi soffermo a riflettere su come sta cambiando la mia vita da un po di tempo a questa parte, c'è da rimanere basiti. Tante e troppe cose si evolvono con troppa velocità, oggi potrei tranquillamente dire che esattamente un anno fa era tutto completamente diverso. Questo mio vagabondare di situazione in situazione non mi sta facendo capire nulla, mi sento una barchetta in mezzo al mare, in balia delle onde ma che non vuole certo arrendersi al destino. Un ubriaco barcollante che cerca, con quel briciolo di lucidità che gli rimane, la porta di casa. La mia sete di sapere mi ossessiona, vorrei sapere quanto ho da rimproverarmi. Vorrei proprio un numero che non avrò mai credo. E così anche io mi trincero sempre di più nel facile riparo del "Siamo fondamentalmente diversi".
A questo punto mi chiedo cosa vedono gli altri di me. Come mi avvertono, visto che non sono solito parlare certo delle mie vicissitudini. Sono più propenso a parlare dei miei stati d'animo. In ogni caso non mi sento sincero. Lo dico a quanti di quelli che leggono e che mi conoscono. Faccio davvero fatica a parlare di una qualsiasi qualcosa, spesso rido come un coglione e magari faccio continue cadute di stile.
Davvero non ci capisco più niente.
Questa volta mi sento davvero destabilizzato. Il problema è che i giorni passano... Ho bisogno di sicurezza, di qualcuno che mi scaldi. Qualcuno che si prenda cura di me.

3 Commenti:

mary ha detto...

Leggendo il tuo post mi sono venute in mente le parole che Renato zero scrive come introduzione al disco Figli del sogno. Non sei un coglione e non hai cadute di stile. Per me, per quel poco che ti conosco, sei una persona che sa coprire bene la sua vera essenza pronfonda e sensibile dietro un apparenza "spensierata e sorridente"...Eccoti le parole di Renato: grazie per quando sorridete e per quando siete assorti...per quando vi applicate e per quando improvvisate...per quando immaginate...per ciò che palesate e perchè ancora tentate. Perchè sapete attendere, subire perdonare...Per ciò che indovinate e per accettare gli umori della vita!!!!
Non sono molto brava con le parole e spesso la timidezza mi blocca ma posso dirti con estrema sincerità che capisco cosa vuol dire avere bisogno di sicurezza e di qualcuno che si prenda cura di te...Non farlo!!! Sii sempre protagonista della tua vita perchè solo così non avrai rimpianti e ferite se un giorno il qualcuno che ti scalda e si prende cura di te dovesse andar via. é un momento ti auguro che passi presto e sicuramente sarai più forte. Non preoccuparti che a volte non servono molte parole per capire...

Anonimo ha detto...

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci scaldi, di quella sicurezza che ti fa andare avanti, che ti fa affrontare la vita con gioia e detreminazione.
Anch'io mi sento una barchetta di carta che affonda e si accartoccia nell'acqua, nell'attesa che un fuoco la bruci.
Anch'io mi sento un'ubriaca che cerca la porta di casa, e prima di quella la chiave per aprirla, ed è quella la cosa veramente difficile.
Ma ci dobbiamo riuscire, a capire quali sono davvero i nostri desideri, e a come soddisfarli, altrimenti rischiamo di rimpiangerlo.
tvb

Helga ha detto...

A' Mi'... sorridi dai. Passerà. Guarda me, tu non sai cosa ho passato io nella mia vita e a marzo mi sposo! :)