Mareluna, questa notte sarai mia ancora...

sabato 21 giugno 2008


Una cosa però me la ricordo. La luna era grande ma incredibilmente bassa, sembrava si potesse toccare. Sarei andato da lei e con un tono un pizzico acido gli avrei detto: Cosa ti fa pensare che anche io, come milioni di sciocchi prima di me, canterò del tuo splendere? Non è neanche farina del suo sacco a dirla tutta. Quanta presunzione mi cara, io voglio distinguermi e stasera sarai tu a osservare me. Io illumino una stanza buia se lo desidero, non me ne sto passivo a farmi adorare. E quando suono sono vivo. Vibro. Nel mare mi ci tuffo e anzi, mi divertirò a rompere quell'effetto brillante che tanto ti piace fare. Cos'è non te l'aspettavi? Ci sei rimasta male? Beh, mi dispiace proprio tanto sai? Ma te la tiri un po troppo e sei di cattivo esempio. Io amo la semplicità e la sincerità, quindi togli quell'abito non tuo e fammi vedere di cosa sei davvero capace.

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