Ultimamente sono le canzoni che parlano al posto mio, da sempre ho la sensazione che c'è qualcuno molto più capace di me ad esprimere uno stato d'animo o un pensiero. I cantanti, insieme con le loro canzoni, hanno da sempre acuito questa mia sensazione, anche se ultimamente però forse è solo per pigrizia che lascio che dicano per me quello che sento.
Si chiude per me un anno strano, sperimentale oserei dire. Un anno nato timidamente. Ora che ci penso mi sembra di aver avvertito questo tempo appena trascorso come un surfista sente la vela del suo windsurf: due sole braccia a cercare di contenere quello che la natura gli toglie e da allo stesso momento. Un puntino colorato nell'occhio del ciclone.
Piano piano ho visto rigenerarsi in me la speranza, la voglia di esserci e di mettermi in gioco. Mi sono ritrovato in situazioni diverse, con persone diverse ogni volta.
Si è schiusa davanti a me un'estate nuova, come soltanto la primavera sa progettare, facendomi incontrare una delle anime più dolci e sensibili che mi siano mai capitate. Come se avessi trovato un oggetto raro magico e prezioso e difficile da maneggiare.
Ha risvegliato il lato delicato di me, troppo spesso preda dei suoi pensieri contorti e fumosi.
Ed è a lei che dedico queste parole scritte idealmente a lume di candela.
E poi non contano solo i giorni...
mercoledì 31 dicembre 2008
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La bella strada
Le stelle del cinema splendono
anche se il fascino cambia indirizzo
i nostri viaggi rimangono sogni
e i sogni li prende qualcuno più svelto di noi
le parole d’amore non dette
che spreco
ci vuole il coraggio di dirle
e poi che non vale la pena
di essere tristi e delusi mai
ma come potrò farti avere
questo messaggio importante
sussurrato all’orecchio dal vento
lo vuoi
oppure in segreteria
Quante rose avrai
nella vita avrai
quanti baci
sulla bella strada
quanti giorni
come anni
e poi non contano solo i giorni
non contano solo i giorni...
Sai quante opinioni si cambiano
quanti amici si sposano a maggio quest’anno
e quante ragazze fioriscono
e quante domande ci fanno
specialmente a noi che nient’altro sappiano
se non che l’amore ripaga
che la storia di noi ci commuove
e leviamo la pioggia del nostro destino
Quante rose avrai
nella vita avrai
quanti baci
sulla bella strada
giorni grandi
come questi
e poi non contano solo i giorni
non contano solo i giorni...
Le parole d’amore non dette
ci vuole il coraggio di dirle
e poi che non vale la pena
di essere soli e delusi...
Mai!
anche se il fascino cambia indirizzo
i nostri viaggi rimangono sogni
e i sogni li prende qualcuno più svelto di noi
le parole d’amore non dette
che spreco
ci vuole il coraggio di dirle
e poi che non vale la pena
di essere tristi e delusi mai
ma come potrò farti avere
questo messaggio importante
sussurrato all’orecchio dal vento
lo vuoi
oppure in segreteria
Quante rose avrai
nella vita avrai
quanti baci
sulla bella strada
quanti giorni
come anni
e poi non contano solo i giorni
non contano solo i giorni...
Sai quante opinioni si cambiano
quanti amici si sposano a maggio quest’anno
e quante ragazze fioriscono
e quante domande ci fanno
specialmente a noi che nient’altro sappiano
se non che l’amore ripaga
che la storia di noi ci commuove
e leviamo la pioggia del nostro destino
Quante rose avrai
nella vita avrai
quanti baci
sulla bella strada
giorni grandi
come questi
e poi non contano solo i giorni
non contano solo i giorni...
Le parole d’amore non dette
ci vuole il coraggio di dirle
e poi che non vale la pena
di essere soli e delusi...
Mai!
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Metamorfosi
giovedì 25 dicembre 2008
C'è qualcosa che nasce da lì
dove tutto finisce e così
quando non c'è più niente da fare
cè qualcosa che...
C'è qualcosa, qualcosa di te
tra le parole e il disordine
e i pensieri scomposti e smarriti
sparsi qua e là
Forse il mondo riuscirà
a rifarsi il trucco e l'abito
come una farfalla che mi gira intorno
E in fondo è un pò
come se tu fossi sempre quà
puntualmente, in ogni cosa bella che mi capita
per ricordarmi che ogni giorno è il giorno migliore
Siamo in viaggio da sempre
qui dove niente si crea
nè si distrugge
tra realtà illusorie
e infinite metamorfosi...
E anche l'abbraccio più intenso
quando credi che sia l'ultimo
è qualcosa di più, di più, di più
Mentre il mondo cade giù
chiede il paradiso al diavolo
io resto sempre più là fuori dal tempo
Dove sarai a nasconderti, chissà
da qualche parte, in qualche angolo della mia anima
oggi un anno se ne va ma è un giorno come gli altri
uno qualunque
Si, un anno se ne va ma è un giorno come gli altri
uno qualunque
Perchè ogni giorno è il giorno migliore
ogni giorno è il giorno migliore...
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venerdì 19 dicembre 2008
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Tingerei in verde
Se devo scegliere il colore che oggi sento più mio
probabilmente tingerei in verde
Io credo che si sposi bene con chi soffre distanze
E sento ciò che ho constatato assodato nel tempo
vorrei scoprirmi audace e immondo
al divenire ho fatto fede finché avrà fiato il mio pensare
Ho invocato di te creatività
la mia mente libera
da qualsiasi virtù o da tabù e scivola nell'equità
ed ho reso riconoscibile ciò che era caligine
scoperchiando la mia radiosità voglia di vivere la vita
Sole che batti in fronte
musica questa mia mente
Ho invocato di te creatività
la mia mente libera
da qualsiasi virtù o da tabù e scivola nell'equità
ed ho reso riconoscibile ciò che era caligine
scoperchiando la mia radiosità, voglia di vivere la vita
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Ed il dannato selvaggio vento ha buttato giù le porte per farmi entrare...
lunedì 15 dicembre 2008
Qualche tempo fa ho partecipato ad uno dei giovedì Aspic, un'associazione di psicoterapeuti che si occupa di diffondere ed esercitare il Counseling. Il tema era Arteterapia ed intelligenza emotiva. Ero incuriosito da questo fantomatico counseling e da questi incontri del giovedi anche perchè la mia segretaria era, e lo è tuttora, fissata sul fatto che dovrei fare il corso per diventare Counselor, dice che mi ci vede tantissimo e che potrei essere bravo e se lo dice lei che è laureata in psicologia?!?...
Mi ritrovo all'interno di una sala con circa sedici persone di tutte le età, seduti tutti insieme su dei grandi cuscini blù disposti per terra in circolo. Il discorso principale ci porta a capire come l'esprimersi attraverso un arte è un modo molto efficace per capire i nostri bisogni o le nostre incertezze, gli stati d'animo ecc. Dipingere, suonare oppure scrivere sono tutte forme espressive, alcune a dire il vero, che ci aiutano a recuperare un rapporto positivo con il proprio bambino interiore e lo sviluppo dell'intelligenza emotiva è lo strumento per abbattere le convinzioni di machismo e forza che spesso la nostra società ci impone come modello comportamentale, ristabilendo così la comunicazione tra ragione e sentimento. Non potevo non andare. Attraverso una piccola serie di attività, ci hanno indotto a canalizzare un nostro stato d'animo e a esprimerci tramite dei pennarelli colorati su un foglio.
Il risultato è stato per me sorprendente. La mole di cose dette e ascoltate durante quel giovedì mi ha lasciato interdetto. Ho riflettuto molto su quella serata e sui suoi benefici tant'è che ho partecipato ad una seconda seduta qualche giovedì più in la. Giocando al rialzo visto che il tema era A tu per tu con la paura. Volevo capire determinate cose sul mio malessere di due estati fa.
Inaspettatamente la serata si è rivelata molto più distesa di quel che mi sarei aspettato venendone fuori quasi senza aver fatto nulla o per lo meno questa è stata la sensazione finale. Come se l'intera seduta non fosse stata altro che una grossa conferma sul percorso che avevo fatto. Molto di quello che è stato detto in questo secondo incontro l'avevo sperimentato di persona. Annuivo silenziosamente dentro di me, dicendomi "io questo inconsapevolmente l'ho fatto!!". Mi sono sentito importante e intelligente :)
Magari non è perfettamente calzante, ma mi piace l'immagine dipinta dai Coldplay di chi credeva di dominare il mondo forte delle sue certezze vivendo in un castello costruito su fondamenta di sale e colonne di sabbia.
Nella vita le certezze sono poche? Non saprei rispondere, davvero. Magari dipende da quando me lo chiedi, ma solitamente sono abbastanza positivo.
Di sicuro le cose adesso mi sembrano rotonde, meritatamente rotonde aggiungerei. Rotonde come quel Ooh ohh fantastico che cantano...
Mi ritrovo all'interno di una sala con circa sedici persone di tutte le età, seduti tutti insieme su dei grandi cuscini blù disposti per terra in circolo. Il discorso principale ci porta a capire come l'esprimersi attraverso un arte è un modo molto efficace per capire i nostri bisogni o le nostre incertezze, gli stati d'animo ecc. Dipingere, suonare oppure scrivere sono tutte forme espressive, alcune a dire il vero, che ci aiutano a recuperare un rapporto positivo con il proprio bambino interiore e lo sviluppo dell'intelligenza emotiva è lo strumento per abbattere le convinzioni di machismo e forza che spesso la nostra società ci impone come modello comportamentale, ristabilendo così la comunicazione tra ragione e sentimento. Non potevo non andare. Attraverso una piccola serie di attività, ci hanno indotto a canalizzare un nostro stato d'animo e a esprimerci tramite dei pennarelli colorati su un foglio.
Il risultato è stato per me sorprendente. La mole di cose dette e ascoltate durante quel giovedì mi ha lasciato interdetto. Ho riflettuto molto su quella serata e sui suoi benefici tant'è che ho partecipato ad una seconda seduta qualche giovedì più in la. Giocando al rialzo visto che il tema era A tu per tu con la paura. Volevo capire determinate cose sul mio malessere di due estati fa.
Inaspettatamente la serata si è rivelata molto più distesa di quel che mi sarei aspettato venendone fuori quasi senza aver fatto nulla o per lo meno questa è stata la sensazione finale. Come se l'intera seduta non fosse stata altro che una grossa conferma sul percorso che avevo fatto. Molto di quello che è stato detto in questo secondo incontro l'avevo sperimentato di persona. Annuivo silenziosamente dentro di me, dicendomi "io questo inconsapevolmente l'ho fatto!!". Mi sono sentito importante e intelligente :)
Magari non è perfettamente calzante, ma mi piace l'immagine dipinta dai Coldplay di chi credeva di dominare il mondo forte delle sue certezze vivendo in un castello costruito su fondamenta di sale e colonne di sabbia.
Nella vita le certezze sono poche? Non saprei rispondere, davvero. Magari dipende da quando me lo chiedi, ma solitamente sono abbastanza positivo.
Di sicuro le cose adesso mi sembrano rotonde, meritatamente rotonde aggiungerei. Rotonde come quel Ooh ohh fantastico che cantano...
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Viva la vida
Io dominavo il mondo
le maree si alzavano quando lo ordinavo
adesso al mattino dormo da solo
spazzo le strade che una volta possedevo
io tiravo i dadi
vedevo la paura negli occhi dei miei nemici
sentivo la folla cantare
”Adesso il vecchio re è morto! lunga vita al re!”
Un momento tenevo le chiavi
subito dopo mi rinchiudevano fra quattro mura
ed ho scoperto che i miei castelli avevano fondamenta di sale, colonne di sabbia
Sento le campane di Gerusalemme suonare
i cori della cavalleria romana
Siate il mio specchio, la mia spada e scudo
i miei missionari in un territorio straniero
per alcune ragioni che non so spiegare
Una volta lo sai che non c’era mai una parola onesta, mai
ma quello era quando dominavo il mondo...
Ed il dannato selvaggio vento
ha buttato giù le porte per farmi entrare.
Finestre infrante ed il suono dei tamburi
la gente non credeva a ciò che ero divenuto
i rivoluzionari volevano
la mia testa su un piatto d’argento
Solo un pupazzo con un unico filo
chi mai vorrebbe essere un re?
Sento le campane di Gerusalemme suonare
i cori della cavalleria romana
Siate il mio specchio, la mia spada e scudo
i miei missionari in un territorio straniero
per alcune ragioni che non so spiegare
So che San Pietro mi chiamerà
Mai una parola onesta
ma quello era quando dominavo il mondo...
le maree si alzavano quando lo ordinavo
adesso al mattino dormo da solo
spazzo le strade che una volta possedevo
io tiravo i dadi
vedevo la paura negli occhi dei miei nemici
sentivo la folla cantare
”Adesso il vecchio re è morto! lunga vita al re!”
Un momento tenevo le chiavi
subito dopo mi rinchiudevano fra quattro mura
ed ho scoperto che i miei castelli avevano fondamenta di sale, colonne di sabbia
Sento le campane di Gerusalemme suonare
i cori della cavalleria romana
Siate il mio specchio, la mia spada e scudo
i miei missionari in un territorio straniero
per alcune ragioni che non so spiegare
Una volta lo sai che non c’era mai una parola onesta, mai
ma quello era quando dominavo il mondo...
Ed il dannato selvaggio vento
ha buttato giù le porte per farmi entrare.
Finestre infrante ed il suono dei tamburi
la gente non credeva a ciò che ero divenuto
i rivoluzionari volevano
la mia testa su un piatto d’argento
Solo un pupazzo con un unico filo
chi mai vorrebbe essere un re?
Sento le campane di Gerusalemme suonare
i cori della cavalleria romana
Siate il mio specchio, la mia spada e scudo
i miei missionari in un territorio straniero
per alcune ragioni che non so spiegare
So che San Pietro mi chiamerà
Mai una parola onesta
ma quello era quando dominavo il mondo...
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E' praticamente ovvio...
mercoledì 10 dicembre 2008
Un cambiamento nel cambiamento forse. Una primavera dentro un autunno che sta finendo. E' così che mi sento, nella magnifica flagranza del fuori sinc. Sei in macchina e sali dentro un aereo con la macchina che continua ad andare stranamente. Un tapis rullant dentro un treno che si muove sulla terra che si muove. In quel momento percepisci di essere in un moto assolutamente relativo, un tempo dentro un altro, un mondo dentro l'altro. Jetlag.
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Non importa, ho comprato una chitarra distorta...
lunedì 1 dicembre 2008
Ultimamente ho avuto qualche difficoltà a trovare la voglia ma anche il tempo di scrivere, immagino che qualcuno se ne sarà accorto. Non so bene perchè ma mi sono ritrovato in ritmi diversi dai soliti, con le piccole abitudini quotidiane stravolte di quel poco che basta a far sembrare le giornate diverse. Sarà...
E dire che a scrivere ci ho provato, ma con scarsi risultati. Avete presente, se vi è mai capitato, quando state per dire una cosa e poi tacete? Quell'attimo di sospiro poco prima di parlare? Mi sembrava come se le cose che avevo pensato di scrivere si arrendessero proprio in quel sospiro, quando stai per dire qualcosa ma poi ci ripensi.
Ho cominciato a ragionare sul valore del silenzio, convenendo che in alcuni casi è meglio stare zitti piuttosto che parlare. Ho pensato che forse stavo raggiungendo chissà quale gradino della saggezza, che mi consigliava di non rispondere se interpellato, come a conservare le parole per cose o momenti più importanti. Infatti sono arrivato alla conclusione che per interrompere il silenzio a volte c'è bisogno di un motivo davvero valido.
Ora come ora di motivi validi per interrompere questo silenzio creatosi da queste parti ce l'avrei, ma siccome è tardi e ho sonno, probabilmente riempiranno i prossimi post.
Un sorriso e un saluto per voi :)
E dire che a scrivere ci ho provato, ma con scarsi risultati. Avete presente, se vi è mai capitato, quando state per dire una cosa e poi tacete? Quell'attimo di sospiro poco prima di parlare? Mi sembrava come se le cose che avevo pensato di scrivere si arrendessero proprio in quel sospiro, quando stai per dire qualcosa ma poi ci ripensi.
Ho cominciato a ragionare sul valore del silenzio, convenendo che in alcuni casi è meglio stare zitti piuttosto che parlare. Ho pensato che forse stavo raggiungendo chissà quale gradino della saggezza, che mi consigliava di non rispondere se interpellato, come a conservare le parole per cose o momenti più importanti. Infatti sono arrivato alla conclusione che per interrompere il silenzio a volte c'è bisogno di un motivo davvero valido.
Ora come ora di motivi validi per interrompere questo silenzio creatosi da queste parti ce l'avrei, ma siccome è tardi e ho sonno, probabilmente riempiranno i prossimi post.
Un sorriso e un saluto per voi :)
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Se penso a come ho speso male il mio tempo...
sabato 25 ottobre 2008
"Nessuno di noi è mai veramente solo. L'aria che respiriamo viene respirata anche dagli altri e il sole che splende su di me, splende anche sul mio vicino. E' per questo che ogni minima cosa è intimamente connessa a tutto il resto, ed è per questo che sono legato ai miei amici così come sono legato ai miei nemici. In ultima istanza, non c'è nessuna differenza tra me e i miei amici così come non c'è nessuna differenza tra me e i miei nemici.
Nessuno di noi è mai veramente solo."
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I tuoi difetti son talmente tanti che nemmeno tu li sai...
venerdì 10 ottobre 2008
Difetti? Allora, vediamo un po. Ho un forte ego da cui partono la maggior parte dei miei difetti, primo fra tutti la saccenza. Mi piace fare battute, mi piace più che altro crearle sul momento, come un giochetto enigmistico stimolante ma spesso mi fa apparire fin troppo sarcastico, oppure acido o critico su tutto e tutti. La critica poi si sposa perfettamente con una certa precisione. Mi piace fare le cose con un certo ordine e quando mi scontro con chi non mette la mia stessa dedizione nel fare una qualsiasi cosa, divento iper critico. La precisione spesso è unita alla passione. Ad esempio quando faccio una serata o preparo una scaletta a casa, lo faccio con grande partecipazione e la mancata risposta da chi con me si trova a creare o organizzare qualcosa, mi delude fortemente. Mi scazza, come si suol dire in questi casi. Forse sono troppo pretenzioso. Negli ultimi tempi ho riflettuto molto su questo e mi sorprende pensare che a volte sono il mio peggior nemico. Per assurdo forse sono un venditore che non è capace a vendere se stesso. Ecco un altro mio difetto. La paranoia! Sto cercando di arginarla e curarla. Quando mi accorgo di aver esagerato comincio a pormi milioni di domande e a indagare me stesso. Credo di non essere una persona facile con cui stare... e sentivo di dover comunicare qualcosa al riguardo.
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Che c'è bisogno di un trucco, c'è bisogno di tutto...
sabato 27 settembre 2008
Mi sono accorto che non parlo molto del mio lavoro, non in modo specifico intendo, eppure è una fonte inesauribile di riflessioni che in qualche modo confluiscono e si manifestano anche da queste parti.
In sostanza lavoro in un azienda che si occupa di corsi di formazione e la mia parte consiste nella consulenza alle persone che vogliono iscriversi ai diversi corsi che l'azienda tratta e di conseguenza sono sempre a contatto con persone di tutte le età ed estrazione sociale. Lo faccio da diversi anni e ho accumulato una certa esperienza nel trattare col prossimo. Abilià che non nego mi è servita moltissimo per le mie relazioni al di fuori del lavoro, in amicizia tanto quanto in amore. Anzi spesso mi capita di capire e prevedere le dinamiche di un rapporto, proprio per l'abitudine che ho di capire che intenzioni ha il tizio seduto solitamente davanti a me. Ho seguito anche dei corsi per la "Programmazione Neuro Linguistica", corsi per la vendita che mi hanno aiutato moltissimo.
Ultimamente mi sto occupando dell'organizzazione di un corso incentrato sulle energie rinnovabili e in particolar modo sul fotovoltaico e sul solare termico. Una roba davvero interessante devo riconoscere. Faccio colloqui con ingegneri che non riescono a mettere in pratica i loro studi oppure con studenti che spesso mi comunicano tutto il loro disorientamento dovuto in larga parte a questa nostra società italiana veramente assurda e aun sistema di studio vecchio e stantio. Per non parlare delle persone che lavorano in ambiti tecnici come idraulici o elettricisti. Ognuna di queste persone involontariamente mi travolge sensorialmente mentre mi raccontano, nelle fasi preliminari di ogni colloquio, il loro vissuto e in qualche modo, sogni e speranze. Nel vederle parlare osservo e catalogo il loro modo di parlare e tutto quello che riguarda la comunicazione non verbale e para verbale. La sera quando torno a casa devo letteralmente scaricare la mia testa in un oretta buona di decompressione emotiva. E' in quei momenti che la musica e la chitarra assumono una delle loro funzioni migliori.
L'altro giorno ho, come ultimo appuntamento della giornata, un marocchino di nome Harif. Dopo una serie di appuntamenti senza profitto, si siede davanti a me questo ragazzo di trent'anni somogliantissimo a Renato Pozzetto. Giuro! Fa il pittore edile ed è il titolare di una ditta dove lui è l'unico dipendente.
Ora, la cosa straordinaria non è tanto il fatto che sto tizio sia riuscito a trovare degli stratagemmi per andare avanti, ma la sua visione della vita e del lavoro totalmente diversa e contrastante dai ragazzi, studenti, laureati, disoccuopati, svogliati o meno che quel pomeriggio stesso magari avevano parlato con me. Credetemi sono rimasto stupefatto, non saprei descrivere il modo come lui mi raccontava e trasmetteva le sue idee.
Il mio lavoro per certi aspetti non è semplice, soprattutto per come lo faccio io mettendoci una fortissima componente emotiva (oltre che etica) che cerco di trasmettere a chi mi sta davanti, per instaurare fiducia e affidabilità. Spesso per l'appunto mi trovo di fronte a situazioni davvero strazianti, di gente che non arriva davvero a fine mese, altre volte mi trovo davanti chi questi problemi ha avuto la fortuna di non doverli mai affrontare e mi parla e guarda anche con aria di sufficienza. E altre volte, come in questo caso mi arriva un ragazzo come Harif che mi da altre botte emotive che mi lasciano interdetto.
...
In sostanza lavoro in un azienda che si occupa di corsi di formazione e la mia parte consiste nella consulenza alle persone che vogliono iscriversi ai diversi corsi che l'azienda tratta e di conseguenza sono sempre a contatto con persone di tutte le età ed estrazione sociale. Lo faccio da diversi anni e ho accumulato una certa esperienza nel trattare col prossimo. Abilià che non nego mi è servita moltissimo per le mie relazioni al di fuori del lavoro, in amicizia tanto quanto in amore. Anzi spesso mi capita di capire e prevedere le dinamiche di un rapporto, proprio per l'abitudine che ho di capire che intenzioni ha il tizio seduto solitamente davanti a me. Ho seguito anche dei corsi per la "Programmazione Neuro Linguistica", corsi per la vendita che mi hanno aiutato moltissimo.
Ultimamente mi sto occupando dell'organizzazione di un corso incentrato sulle energie rinnovabili e in particolar modo sul fotovoltaico e sul solare termico. Una roba davvero interessante devo riconoscere. Faccio colloqui con ingegneri che non riescono a mettere in pratica i loro studi oppure con studenti che spesso mi comunicano tutto il loro disorientamento dovuto in larga parte a questa nostra società italiana veramente assurda e aun sistema di studio vecchio e stantio. Per non parlare delle persone che lavorano in ambiti tecnici come idraulici o elettricisti. Ognuna di queste persone involontariamente mi travolge sensorialmente mentre mi raccontano, nelle fasi preliminari di ogni colloquio, il loro vissuto e in qualche modo, sogni e speranze. Nel vederle parlare osservo e catalogo il loro modo di parlare e tutto quello che riguarda la comunicazione non verbale e para verbale. La sera quando torno a casa devo letteralmente scaricare la mia testa in un oretta buona di decompressione emotiva. E' in quei momenti che la musica e la chitarra assumono una delle loro funzioni migliori.
L'altro giorno ho, come ultimo appuntamento della giornata, un marocchino di nome Harif. Dopo una serie di appuntamenti senza profitto, si siede davanti a me questo ragazzo di trent'anni somogliantissimo a Renato Pozzetto. Giuro! Fa il pittore edile ed è il titolare di una ditta dove lui è l'unico dipendente.
Io: Ma fai tutto da solo? Immagino avrai degli amici o parenti che magari ti aiutano nel lavoro facendo rimanere la cosa in famiglia?
Harif: No no, faccio tutto da solo, mi faccio camminare la testa. Oggi giorno se non usi la testa sei finito. Ti faccio un esempio pratico. Una ditta di pittura edile fa un preventivo per la tinteggiatura di un palazzo o di una serie di villette a schiera, un preventivo bello tosto insomma. Mette dentro quattro operai con relativi stipendi, assicurazioni, tasse e contro tasse e l'impalcatura da montare per il lavoro, che ha ovviamente il suo bel costo. Però poi il materiale, le vernici, gli attrezzi ce li mette la ditta fuori dal preventivo per compensare il costo della messa in regola degli operai e alla fine viene fuori un prezzo. Tipo che ne so, facciamo mille euro tanto per fare un esempio e capirci. Beh, io gli propongo lo stesso lavoro, nello stesso tempo, con la mia ditta, alla metà minimo.
Io: Ah, e quindi?
Harif: Quindi io invece di affittare l'impalcatura per tutto quel tempo, invece di pagare quattro operai con il relativo e giusto supporto tributario ecc ecc, faccio tutto da solo mettendo nel preventivo un camion con un cestello telescopico che costa molto di meno facendoci uscire i materiali e le vernici varie che quindi non pago io. In definitiva riesco a fare il lavoro uguale uguale alle ditte più grandi, facendo risparmiare costi inutili... Giusto per dirtene una.
Io: Ma dai, grande! Quindi il lavoro come ti va?
Harif: (Con la senerità paccioccosa nel volto e con quel suo accento straniero) Mah, il lavoro va bene, c'è, non mi lamento. Facendo così lavoro tranquillo e senza problemi. Pensa che qualche tempo fa sono tornato a casa e ho sposato la mia fidanzata e oggi viviamo in italia.
Ora, la cosa straordinaria non è tanto il fatto che sto tizio sia riuscito a trovare degli stratagemmi per andare avanti, ma la sua visione della vita e del lavoro totalmente diversa e contrastante dai ragazzi, studenti, laureati, disoccuopati, svogliati o meno che quel pomeriggio stesso magari avevano parlato con me. Credetemi sono rimasto stupefatto, non saprei descrivere il modo come lui mi raccontava e trasmetteva le sue idee.
Il mio lavoro per certi aspetti non è semplice, soprattutto per come lo faccio io mettendoci una fortissima componente emotiva (oltre che etica) che cerco di trasmettere a chi mi sta davanti, per instaurare fiducia e affidabilità. Spesso per l'appunto mi trovo di fronte a situazioni davvero strazianti, di gente che non arriva davvero a fine mese, altre volte mi trovo davanti chi questi problemi ha avuto la fortuna di non doverli mai affrontare e mi parla e guarda anche con aria di sufficienza. E altre volte, come in questo caso mi arriva un ragazzo come Harif che mi da altre botte emotive che mi lasciano interdetto.
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Come sai fingere se ti fa comodo...
lunedì 22 settembre 2008
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C'è un temporale in arrivo, porta novità, porta novità...
domenica 21 settembre 2008
Ultimo giorno d'estate, l'autunno sembra voler arrivare di prepotenza visto il tempo e la cosa non mi dispiace :)
Amo le stagioni di passaggio, soprattutto l'autunno. Mi piacciono i suoi colori e l'atmosfera che sa creare.
Ieri mattina ero nuovamente a Vasto per alcune cose di lavoro. Sono stato li per poco e appena finito invece di ripartire per Pescara, mi sono fatto un giro giu in spiaggia. Cielo prevalentemente bianco e grigio, con del rosa e un po d'azzurro. Guardandolo mi è venuto da pensare che Dio stesse facendo le sue pulizie di cambio stagione. Vento a chili e mare agitatissimo, insomma ero dentro un quadro. Mettiamoci anche che il giorno prima avevo preso l'ultimo disco di Sir David Gilmour e che con una colonna sonora del genere non potevo assistere a questo spettacolo della natura senza dare libero sfogo al safari che ho dentro la testa, giusto per citare ancora Lorenzo.
Carico di quei suoni ho lasciato il riparo della macchina per sentire il vento e la sabbia sulla faccia, ormai il fatto che dentro c'ho qualcosa che si muove è diventata quasi caratteristica fisica! Ma se meno per meno fa più, davanti al mare ho trovato il giusto contrasto per tornare a mettere in ordine le cose.
Non ho scritto nulla, ma ho scattato qualche foto come quella che vedete. Un certo Claudio dice sempre che chi afferma di scrivere le canzoni guardando il mare, dice una grossa bugia. Sono d'accordo con lui, il mare è troppo grande per poter pensare di metterlo dentro una canzone o di poterlo sfruttare per inseguire un emozione.
Amo le stagioni di passaggio, soprattutto l'autunno. Mi piacciono i suoi colori e l'atmosfera che sa creare.
Ieri mattina ero nuovamente a Vasto per alcune cose di lavoro. Sono stato li per poco e appena finito invece di ripartire per Pescara, mi sono fatto un giro giu in spiaggia. Cielo prevalentemente bianco e grigio, con del rosa e un po d'azzurro. Guardandolo mi è venuto da pensare che Dio stesse facendo le sue pulizie di cambio stagione. Vento a chili e mare agitatissimo, insomma ero dentro un quadro. Mettiamoci anche che il giorno prima avevo preso l'ultimo disco di Sir David Gilmour e che con una colonna sonora del genere non potevo assistere a questo spettacolo della natura senza dare libero sfogo al safari che ho dentro la testa, giusto per citare ancora Lorenzo.
Carico di quei suoni ho lasciato il riparo della macchina per sentire il vento e la sabbia sulla faccia, ormai il fatto che dentro c'ho qualcosa che si muove è diventata quasi caratteristica fisica! Ma se meno per meno fa più, davanti al mare ho trovato il giusto contrasto per tornare a mettere in ordine le cose.
Non ho scritto nulla, ma ho scattato qualche foto come quella che vedete. Un certo Claudio dice sempre che chi afferma di scrivere le canzoni guardando il mare, dice una grossa bugia. Sono d'accordo con lui, il mare è troppo grande per poter pensare di metterlo dentro una canzone o di poterlo sfruttare per inseguire un emozione.
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Us, and them...
martedì 16 settembre 2008
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Ti stai sbagliando chi hai visto non è, non è Francesca...
sabato 13 settembre 2008
Stamattina vado a fare colazione alla pasticceria Orlando dove fanno dei cornetti al cioccolato squisiti. Sto per azzannare il mio bel cornetto quando a un certo punto entra un vecchio compagno delle superiori. C'è da premettere che io coi miei compagni di scuola ho sempre avuto un rapporto d'amore e odio e questo qui... beh, questo qui lo odiavo.
Non faccio a tempo a chiedere il cappuccino che mi spara una serie di domande a raffica.
Lui: Suoni ancora?
Io: (mentre mi gusto il cornetto) Sempre.
Lui: Ma stai ancora con Francesca?
Io: (sempre mentre mi gusto il cornetto) Francesca? Saranno dieci anni ormai che non stiamo più insieme.
Lui: Adesso lei cosa fa?
Io: E che ne so, non la vedo da secoli. Anzi no, una volta l'ho beccata in palestra. Non l'ho vista benissimo se devo essere sincero, mi è parsa triste e arrabbiata. Si era laureata da poco, in Psicologia, ma mi diceva che non riusciva a mettere in pratica gli studi.
Quest qui poi mi spara altre dieci domande nel giro di nenche mezzo cornetto, ma io ero gia partito con la testa.
Nel ricordare quell'incontro in palestra mi son sentito preso da una strana malinconia. Quel pomeriggio anche Francesca mi fece un sacco di domande forse cercando un contatto umano che io ho vigliaccamente evitato. Anzi feci pure lo stronzo chiedendogli che giorni veniva in palestra per cercare successivamente di evitarla scientificamente.
Dopo quel giorno non la vidi più, come se non fosse mai passata per di li. Un sogno fugace, un'illusione. Stupidamente a volte penso di averla solo immaginata.
Ho uno strano rapporto con alcune delle mie ex, sono attratto da loro in maniera impressionante, lo ammetto. Sono curioso di capire come sono andate certe cose, desideroso di un feedback intimo e personale. Non so spiegarmi questa cosa. Il mio amicone Massimo mi diceva una volta che quando una storia finisce e una persona se ne va, questa persona è come se si portasse via con se un tuo braccio, un piede o un orecchio. Qualcosa che ti farà sempre sentire la sua mancanza, quasi a livello fisico, perchè quella parte di te si era fusa con lei/lui e il fatto che non ci sia più ti fa sentire incompleto.
La mia attrazione per certe ragazze è forse la voglia di portare quella parte di braccio e dire "Ehi vieni qui e vediamo se si incastrano ancora un po. Dai, solo per capire come il tempo ci cambia. Non ci devo mica provare!? Un'altra volta poi?! Dai che hai capito anche tu che non puoi avermi ancora su, non fare così" (sto ovviamente scherzando).
Sono ancora attratto da Francesca, non in quel senso intendo, anche se quella volta in palestra sostanzialmente scappai, ora mi piacerebbe parlarci, ma parlarci per davvero.
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Capire tu non puoi...
martedì 9 settembre 2008
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E' necessario
domenica 7 settembre 2008
Come sai girare a vuoto è stupendo per noi
qui in città dove ogni cosa è bellezza se vuoi
in un mondo dove poi visto che i pazzi sono in libertà
certamente capirai ognuno è pazzo nel vicino che ha
Come sai il paradiso si vende fra noi
qui in città per rimandare di moda se vuoi
in un mondo dove poi visto che i pazzi sono in libertà
finalmente capirai che sei un pazzo nel vicino che hai
E' necessario simulare una parvenza di normalità
per esser scelti per l'amore dando senso anche all'inutilità
E' necessario stare fermi simulando un movimento più in la
facendo finta di cercare un centro permanente di gravità
In questo monde folle poi non ha più senso riferirsi a noi
qui in città dove ogni cosa è bellezza se vuoi
in un mondo dove poi visto che i pazzi sono in libertà
certamente capirai ognuno è pazzo nel vicino che ha
Come sai il paradiso si vende fra noi
qui in città per rimandare di moda se vuoi
in un mondo dove poi visto che i pazzi sono in libertà
finalmente capirai che sei un pazzo nel vicino che hai
E' necessario simulare una parvenza di normalità
per esser scelti per l'amore dando senso anche all'inutilità
E' necessario stare fermi simulando un movimento più in la
facendo finta di cercare un centro permanente di gravità
In questo monde folle poi non ha più senso riferirsi a noi
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Miserere, misero me, però brindo alla vita...
giovedì 4 settembre 2008
Chissà perchè mi rivedo un po nel cafone che non ha i soldi per pagare la lettera dello scrivano (immenso come sempre) Totò. Sarà la vita da bohémien? Sarà che a volte mi piace vivere sul filo del rasoio (eee, esagggggerato) O forse semplicemente sarà che è dall'inizio dell'anno che non pago mezza bolletta di internet? In effetti devo provvedere al più presto sennò qua rischiate di non poter leggere più i miei lamenti, e mai e poi mai vorrei darvi questo dilaniante dispiacere.
PS
Messaggio per i dirigenti che ogni tanto vengono a sbirciare da queste parti e chissà poi perchè aggiungerei: pago tutto domani ok?!? Uff...
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In bilico tra santi e falsi dei, sorretto da un'insensata voglia di equilibrio...
lunedì 1 settembre 2008
Stamattina mentre vado in ufficio scopro con piacere che su Deejay sono tornati un po tutti, soprattutto i miei amati Linus e Nicola che non perdono tempo e mi fanno subito notare come in realtà questo primo settembre è molto più capodanno del capodanno vero, quello ufficiale. Non un lunedì come tanti, ma il primo lunedì del primo settembre! Come a dire adesso si riparte di slancio cazzo! E un po in effetti mi sento così. Altro che primo gennaio, che secondo me è un po sfigato perchè come ogni g-ggiovane che si rispetti, lo lo si passa a recuperare le forze vitali dal tritume della sera prima. Giusto? Comunque, farmi la barba stamattina mi è sembrato diverso dal solito, così come fare colazione al bar e sono pure passato in edicola come da buon italiano medio. La riunione di inizio stagione mi è piaciuta, ho avvertito una buona atmosfera. Certo che di miracoli ormai posso considerarmi esperto ;) So che in Vaticano hanno avviato le pratiche di beatificazione, ma al prossimo che faccio scatta la santificazione per direttissima. E a proposito di miracoli, l'altra mattina, appena sveglio, vado a sbracarmi sul divano. Dopo un po mi arriva mia mamma e mi aggiorna su un paio di situazioni particolari. In un primo momento rimango impassibile, dopo un po però comincio a credere fortemente che se una cosa la vuoi, devi solo lavorare per ottenerla. Alla mia leggenda personale, a come ogni decisione presa dall'inizio di quest'anno mi ha portato esattamente dove volevo. Mi fa piacere vedere mia madre con quella luce negli occhi, mi rende felice sapere che mio padre ha trovato nuove vette da scalare. Tutto questo mi da un senso di pace, quasi di completezza. Ma non sarei io se non ammettessi che vivo anche una sorta di bassa pressione emotiva. Forse è il risultato di tanto sforzo, come se avessi spinto una macchina in cima a una salita per poi vederla rimettersi in moto sullo scollinare, mentre recupero i polmoni lasciati qualche centinaio di metri indietro :) Ma non sarei io nemmeno se non vi dicessi che ho guadagnato dei bei soldini prima di andare in ferie e che con essi mi comprerò gli oggetti magici che mi serviranno per le nuove avventure che questa città, sotto questa notte viola, ha da offrirmi. Basta solo cambiare angolazione...
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No, cosa sono adesso non lo so. Sono solo il suono del mio passo...
venerdì 29 agosto 2008
Cammino tra le vie del centro, ma per arrivare dove devo arrivare faccio dei giri assurdi. Eppure basterebbe andare dritti e fare giusto un paio di svolte, niente di così complicato. Forse ho lasciato la testa a casa... Camminare fa bene dicono, infatti ho quel leggero sudore di chi non è troppo abituato a farlo. Possibile che non andare in palestra per un paio di mesi produca questi effetti?
L'estate è finita? C'è una strana aria in giro per questo pomeriggio.
Osservo la vetrina di un negozio di complementi d'arredo, non sia mai che trovo qualche amenicolo inutile da mettere a casa nuova?! Mi scappa l'occhio sulla curva e sul colore di una ciocca di capelli. Ci penso, ci ripenso... non è chi credevo di aver visto, anche perchè vorrebbe dire che si è ingrassata come una barca!!
Il tarlo rimane e incuriosito cerco di osservarla meglio attraverso l'angolo di due vetrine e... si è lei, porca pupazza è davvero lei! Mi viene un po da ridere, faccio finta di nulla e continuo il mio giro per il centro.
Dov'è che dovevo andare? Non mi ricordo e forse proprio per questo riprendo a camminare. Svolto nei pressi di un negozio di vini pregiati e cioccolata. E' impossibile per me non pensare a quel pomeriggio di un'estate ormai passata, quando in preda all'incendio divampato nel mio stomaco presi la bicicletta e una ventina di chilometri di fiato e tutto sudato, dentro una camicia nera scolorita e coi capelli ancora lunghi, le dissi proprio al di là di questa vetrina che l'amavo ancora. E' impossibile...
...e tra le mani ho delle fragole, piccole piccole da regalare questa sera stessa e già so che le piaceranno ;) Giro per tornare verso la macchina, ma stavolta credo per un secondo di essermi perso. Perchè oggi è così difficile prendere una direzione? Perchè immagini diverse riemergono dal mio passato? Ha tutti i connotati dell'incubo questo pomeriggio che in qualche modo so che non è ancora finito.
Infatti l'ultima tappa di questo viaggio è ancora una volta una vetrina da dove spunta un piccolo abat-jour giallo. Non ne vedevo uno uguale da almeno quindici anni! E' lo stesso che i miei mi comprarono per la mia prima vera cameretta che arrivò quando papà sembrava ingranare col lavoro. Altro flash...
...ovviamente entro.
Io: Salve... (Cazzo centotrenta euro!)
V: (Il vecchio che mi serve mi spara una pippa clamorosa) E' una Artemide Tholos... e bla bla bla...
Io: Ho capito, va bene, ma questa lampada, lo stesso tipo di lampada che adesso stringo tra le mani me la regalarono i miei genitori quando non c'avevano una lira.. e sigh, pant, sniff sniff e altri miei piagnistei vari.
V: Te la vendo a cento sei contento?
Io: (che sempre figlio di imprenditore sono, ricordiamocelo) Ari sigh, ari pant, ari sbuff e compagnia bella.
V: Novanta, è la mia ultima offerta!
Secondo voi alla fine cosa ho fatto? Esco da questo negozio come se stessi uscendo da un set di David Linch. Poi però mi lascio andare a quest'onda emotiva come preso in salvo da un abbraccio, finalmente sono arrivato alla macchina.
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Sto tornando a casa sotto la notte viola...
giovedì 21 agosto 2008
E' come una città sconosciuta che ad ogni angolo ti rivela qualcosa di nuovo, senza però sapere se quello che stai per incontrare ti piacerà o meno. A volte ti sembra di cambiare luoghi, situazioni e di conoscere volti e voci come quando si cambia scena in un sogno, sgomenti per i salti che la tua mente è capace di fare. Una città che non potrai mai sapere e vedere per intero. Forse la vita è proprio questo, più tempo passa, più strade conosci. Dovrebbe arrivare, presto o tardi, un momento dove si mette a frutto tutto il girovagare. Ti affidi all'esperienza per cercare l'angolo dei sogni, i tramonti di cui hai bisogno, le luci della notte che ti accendono. E se hai vissuto bene il tuo tempo, magari ti ritrovi anche a condividere tutto questo con qualcuno.
Sto tornando a casa sotto la notte viola...
Sto tornando a casa sotto la notte viola...
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venerdì 15 agosto 2008
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Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh....
Come vedi sono qua
monta su, non ci avranno
finchè questo cuore non creperà
di ruggine, di botte o di età.
C'è una notte tiepida
e un vecchio blues
da fare insieme
in qualche posto accosterò
e quella là sarà la nostra casa, ma
credo che meriti di più
ma intanto son qua io
e ti offro di ballarci su
è una canzone di cent'anni almeno...
Urlando contro il cielo
Non saremo delle star
ma siam noi, con questi giorni
fatti di ore andate per
un weekend e un futuro che non c'è.
Non si può sempre perdere
per cui giochiamoci
certe luci non puoi spegnerle
Se è un purgatorio è nostro perlomeno...
Urlando contro il cielo
Fantasmi sulla A14
dai finestrini passa odor di mare, diesel,
merda, morte e vita
Il patto è stringerci di più
prima di perderci
forse ci sentono lassù
è un pò come sputare via il veleno...
Urlando contro il cielo
monta su, non ci avranno
finchè questo cuore non creperà
di ruggine, di botte o di età.
C'è una notte tiepida
e un vecchio blues
da fare insieme
in qualche posto accosterò
e quella là sarà la nostra casa, ma
credo che meriti di più
ma intanto son qua io
e ti offro di ballarci su
è una canzone di cent'anni almeno...
Urlando contro il cielo
Non saremo delle star
ma siam noi, con questi giorni
fatti di ore andate per
un weekend e un futuro che non c'è.
Non si può sempre perdere
per cui giochiamoci
certe luci non puoi spegnerle
Se è un purgatorio è nostro perlomeno...
Urlando contro il cielo
Fantasmi sulla A14
dai finestrini passa odor di mare, diesel,
merda, morte e vita
Il patto è stringerci di più
prima di perderci
forse ci sentono lassù
è un pò come sputare via il veleno...
Urlando contro il cielo
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Balliamo sul mondo...
sabato 9 agosto 2008
Mai dentro, ma sotto il suo corpo e i suoi capelli. Dentro il suo profumo e i suoi occhi. Sopra la sua pelle come sotto le stelle. Dentro le parole, sotto il bene e sopra il male. Sotto i suoi baci, dentro i mie abbracci, sopra il letto, sopra tutto. Dentro il suo sapore, sopra il mio cuore. Sotto le lenzuola, dentro la testa che vola.
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L'estate
venerdì 8 agosto 2008
Come l’estate viene e va
passerà, passerai
un'altra volta
un'altra volta di qua sai...
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E' l'estate che scorre e mi vengon le voglie...
giovedì 7 agosto 2008
Sono a casa. Ho deciso di passare il pomeriggio attuando il minuzioso piano messo a punto poco fa, che comprende le seguenti attività: Cazzeggiare in casa facendo su e giù per le scale, guardare qualche dvd, suonare un po e mangiucchiare qua e la, più varie ed eventuali. Proprio adesso sto piluccando un po d'uva mentre mi vedo Maledetto il giorno che t'ho incontrato di Verdone. Oggi ho pranzato in un centro commerciale dal quale non potevo uscire senza aver comprato qualcosa di inutile. Risultato? Poco fa ero tutto felice che montavo, seduto per terra, il mio nuovissimo e indispensabilissimo ventilatore Rowenta, per chi come me non si accontenta. Credo di poter dire con una certa ufficialità che da oggi, in camera mia, non ci entra più una beamata mazza! Applauso.
Voi: Ma scusa non hai un bell'appartamentino semi arredato?
Io: Certo! Ma prima di tutto, certe abitudini sono dure a morire, e poi cosa vi fa pensare che anche li non sia pieno di roba e cianfrusaglia varia?
Che estate strana questa. Scorre leggera, senza grandi piovaschi. Anzi spesso la sera c'è vento. Mi accende le voglie e mi porta un sacco di cose. Mi piace pensare che sia il risultato di qualcosa che ho costruito da solo, di essere stato artefice del mio destino. Stasera torno a suonare, per questo sono contento, visto che sto inanellando una serie di belle serate. Mi porterò ancora una volta la mia fender. Non sono un grande chitarrista, ma quel poco che faccio è intriso di passione e a proposito di passione, spero che stasera lei non mi dia la solita sola, nella mia batmobile da troppo tempo c'è spazio per una Catwoman, chiunque essa sia sotto quella splendida maschera :)
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Stasera, che sera...
domenica 3 agosto 2008
Sono ufficialmente a pezzi! La mia schiena ad ogni mio minimo movimento, sembra pop corn dentro il microonde. Però devo dire che è stata una bella serata, non immaginavo che mi sarei divertito tanto. E pensare che oggi pomeriggio versavo in condizioni pietose sul letto. Afflitto da un non ben precisato male, sembravo aver ordinato una Mc Emicrania Menù. Grande ovviamente. E da bere cosa vuoi? Mah, mi fai una aspirina inefficace senza zucchero grazie!! Non so perchè ma stavo come un idiota nel letto a lamentarmi e tutto avrei voluto fare stasera tranne che suonare e cantare. E invece è andata talmente bene che adesso mi vogliono tutti i sabato li.
Riuscirò a resistere...
Riuscirò a resistere...
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Rainbow...
domenica 27 luglio 2008
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Notti di nessuno notti sfrigolanti di lampioni...
sabato 26 luglio 2008
Mi ero vestito un po rock n'roll ieri sera. C'era un'aria buona, tutta da respirare, di quelle che si fanno notare e ti fanno compagnia. Ero uscito di casa in netto anticipo, guidando piano, rilassato. Ho parcheggiato sotto casa sua, e mentre l'aspettavo scendere mi son messo a leggere Complice la musica, di Fernanda Pivano. Non la conoscevo, non sapevo nulla di lei, l'avevo solo sentita nominare qua e là. Incuriosito da queste chiacchierate/interviste con molti dei cantautori che amo e seguo, ieri pomeriggio decisi per l'acquisto. Introduzione, chi è Fernanda Pivano ecc ecc. Lettera/dedica di Vasco, mi scappa una sana risata. Prima chiacchierata, Claudio Baglioni. Ebbene si, ancora e sempre lui. Mentre leggo il rumore della strada parco fa da colonna sonora. Il campanello di una bicicletta che passa, le risate di un bambino in lontananza, l'aria e il suo silenzio. Ad un tratto sento una voce canticchiare qualcosa. Una voce baritonale che tra se e se cantava e fischiettava. Vedo spuntare un signore anziano, capelli corti bianchissimi, con un andatura da orsacchiotto. Più che camminare sembrava portare a spasso il suo allegro pancione. Mi passa davanti come se nulla fosse, sorrido. Voglio arrivare anche io a quell'età che canticchio a porto a spasso la mia bella panza. Passo dopo passo si allontana, ogni tanto sbraccia come a voler catturare l'aria fresca che ci circonda. Lo osservo mentre diventa un puntino piccolino, mi volto e vedo lei avvicinarsi dal cancello di casa vestita di rosso corallo. Chiudo il libro e metto in moto il cuore, la serata è appena cominciata.
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Besame mucho, que tengo miedo perderte, perderte después...
lunedì 21 luglio 2008
Si è alzato il vento, meno male, qualcuno che mi pensa c'è ancora :) Metto su un disco, stasera voglio farmi accompagnare su queste lievi folate dalla voce di Diana Krall. Delicata e passionale, se avessi preso quel suo dvd prima, al centro commerciale...
Aspetto che arrivi domani, non ho grandi cose da fare questa sera e non mi va di fare nulla. Non mi va di leggere o di suonare, voglio solo lasciarmi in pace. Medito sugli ultimi avvenimenti e volo radente su alcuni volti. Il presentimento di un sorriso si apre al pensiero di quel brivido che provo tutte le volte che dico "Sei libera questa sera?" Mi lascio andare al soffio di questo tempo d'estate. Aspetto il domani ma senza pensarci, senza aspettative, o per lo meno ci provo ;)
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La musica è così, ti porta via con se e più la cerchi e più la trovi li la chiave dei perchè...
mercoledì 16 luglio 2008
...e se fossi una torta, assaggiandomi sentireste al palato quel gusto che faticosamente sto cercando di esprimere. Quando si finisce di suonare, ci si sente diversi da prima. Nitidi, puliti e perchè no, magari cresciuti. Vorrei gridare la fortuna di avere dentro di me il vero significato del suonare. Un dono prezioso che non tutti possono capire purtroppo e questo mi dispiace. E' un miracolo che andrebbe insegnato fin da bambini, ti rimette al mondo e il mondo ritorna a essere parte di te. Il tempo d'estate entra dalla mia finestra spalancata, e arreda i miei polmoni di nuova aria e poi c'è questa ragazza che...
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Puoi
lunedì 14 luglio 2008
Puoi darmi un grammo d'aria fina
la nostalgia di un luna park
una nota blues persa in un cortile
le storie del l'ultimo tram?
Puoi darmi un briciolo d'autunno
le voci di una birreria
la fotografia di quei tuoi segreti
un goccio di curiosità
od un vetrino blu
per colorare il cielo?
Puoi darmi un'isola per i pensieri miei
o una girandola che non si ferma mai?
No tu non puoi, non puoi non dire che ce la farai
non dirlo mai...
mai...
Puoi darmi un raggio del tuo sole
la fine di una galleria
la fragilità della prima neve
o l'agonia di un venerdì
un soldo di poesia o un poco del tuo amore?
Puoi darmi il numero della felicità
la noia di città dietro a un semaforo?
No tu non puoi, non puoi non dire che ce la farai
ma resta qui se puoi...
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Call me irresponsible...
giovedì 10 luglio 2008
...e che ultimamente non ho niente da dire e quando mi metto davanti allo schermo, tutto mi suona forzato e artificioso. Potrei commentare qualche fatto di cronaca o provare a fare della politica, ma in fondo non sono cose che fanno per me.
Non ho mai avuto un grande interesse per queste cose, così come non sono mai riuscito ad appassionarmi al calcio per dirne una. Anzi questa riluttanza al calcio è sempre stato il mio personale segno di distinzione che mi ha fatto sentire distante dagli altri. Forse è stato stupido, ma ammetto di essermi più volte chiesto come mai non mi piacesse, come se fosse un problema. Metteteci poi che le mie vecchie compagnie, in età adolescenziale, non facevano altro che parlare di giocatori e formazioni per il fantacalcio. Non è stato facile per uno come me, sempre interessato a tutt'altro ;) Come la musica ad esempio. Il discorso integrazione in generale, è sempre stato un scoglio altissimo. Nemmeno coi computer e i primi videogiochi sono stato fortunato. Quando tutti avevano il Commodore64 io avevo il Vic20, il Commodore16, ma niente 64. Ho avuto l'Amiga500 regalatami da papà per una promozione, ma una volta messe le mani li sopra tutti cominciavano a smanettare sui primi Pc. La storia di quando non vedevo l'ora di tornare a casa per giocare con l'Amiga500 qualcuno dovrebbe ricordarsela ancora eh eh. In ogni caso che sfiga e che palle aggiungerei. Arriva il momento di passare ai personal computer e papà mi apre la via col mio primo Mac. Iniziò il delirio. Mentre il mondo intero si scambiava i giochi io fui preso dai colori di quella mela morsicata. Produssi disegni su disegni (che ho tuttora salvati da qualche parte) e iniziai progetti di qualsiasi tipo. Anche una sceneggiatura tra le altre cose! Utilizzavo programmi di videoscrittura e i primi excel come se fossero dei videogiochi. Affascinato dalle cravatte di papà ad esempio presi a disegnare modelli di cravatte veramente assurdi. Oppure quando mi misi in testa di diventare designer per la swatch e disegnai decine e decine di modelli tutti coloratissimi? Chissà se li spedissi adesso a qualche casella e mail cosa succederebbe!? Bei momenti, tutti vissuti fra me e me, ma devo dire che la somma di quei pomeriggi fanno di me quello che sono oggi e, se non si era ancora capito, quella somma mi piace un casino.
Non ho mai avuto un grande interesse per queste cose, così come non sono mai riuscito ad appassionarmi al calcio per dirne una. Anzi questa riluttanza al calcio è sempre stato il mio personale segno di distinzione che mi ha fatto sentire distante dagli altri. Forse è stato stupido, ma ammetto di essermi più volte chiesto come mai non mi piacesse, come se fosse un problema. Metteteci poi che le mie vecchie compagnie, in età adolescenziale, non facevano altro che parlare di giocatori e formazioni per il fantacalcio. Non è stato facile per uno come me, sempre interessato a tutt'altro ;) Come la musica ad esempio. Il discorso integrazione in generale, è sempre stato un scoglio altissimo. Nemmeno coi computer e i primi videogiochi sono stato fortunato. Quando tutti avevano il Commodore64 io avevo il Vic20, il Commodore16, ma niente 64. Ho avuto l'Amiga500 regalatami da papà per una promozione, ma una volta messe le mani li sopra tutti cominciavano a smanettare sui primi Pc. La storia di quando non vedevo l'ora di tornare a casa per giocare con l'Amiga500 qualcuno dovrebbe ricordarsela ancora eh eh. In ogni caso che sfiga e che palle aggiungerei. Arriva il momento di passare ai personal computer e papà mi apre la via col mio primo Mac. Iniziò il delirio. Mentre il mondo intero si scambiava i giochi io fui preso dai colori di quella mela morsicata. Produssi disegni su disegni (che ho tuttora salvati da qualche parte) e iniziai progetti di qualsiasi tipo. Anche una sceneggiatura tra le altre cose! Utilizzavo programmi di videoscrittura e i primi excel come se fossero dei videogiochi. Affascinato dalle cravatte di papà ad esempio presi a disegnare modelli di cravatte veramente assurdi. Oppure quando mi misi in testa di diventare designer per la swatch e disegnai decine e decine di modelli tutti coloratissimi? Chissà se li spedissi adesso a qualche casella e mail cosa succederebbe!? Bei momenti, tutti vissuti fra me e me, ma devo dire che la somma di quei pomeriggi fanno di me quello che sono oggi e, se non si era ancora capito, quella somma mi piace un casino.
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Ma il materasso...
martedì 1 luglio 2008
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Mezzogiorno
Caselli d'autostrada tutto il tempo si consuma
Ma Venere riappare sempre fresca dalla schiuma
La foto della scuola non mi assomiglia più
Ma i miei difetti sono tutti intatti
E ogni cicatrice è un autografo di Dio
Nessuno potrà vivere la mia vita al posto mio
Per quanto mi identifichi nel battito di un altro
Sarà sempre attraverso questo cuore
E giorno dopo giorno passeranno le stagioni
Ma resterà qualcosa in questa strada
Non mi è concesso più di delegarti i miei casini
Mi butto dentro vada come vada
Siamo come il sole a mezzogiorno baby
Senza più nessuna ombra intorno baby
Un bacio e poi un bacio e poi un bacio e poi altri cento
Teoricamente il mondo è più leggero di una piuma
Nessun filo spinato potrà rallentare il vento
Non tutto quel che brucia si consuma
E sogno dopo sogno sono sveglio finalmente
Per fare i conti con le tue promesse
Un giorno passa in fretta e non c'è tempo di pensare
Muoviamoci che poi diventa sera...
Siamo come il sole a mezzogiorno baby
Senza più nessuna ombra intorno baby
Gente che viene
Gente che va
Gente che torna
Gente che sta
Il sole se la ride in mezzo al cielo
A guardare noi che ci facciamo il culo
E' un gioco
Mezzogiorno di fuoco
E' un lampo
Sulle armature
In guardia
Niente da capire
Mi specchio
In una goccia di sudore
Siamo come il sole a mezzogiorno baby
Senza più nessuna ombra intorno baby
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E ogni cicatrice è un autografo di Dio...
lunedì 30 giugno 2008
Ti chiamo domani ok? Ciao, buonanotte :) Metto la numero tre e mi faccio il solito giro prima di tornare a casa coi classici pensieri di fine giornata. Oramai non sono nemmeno più io che guido. Risalgo la mia collina, mi fermo per un po nel cortile della mia chiesa. Controllo che ci sia ancora una cosa che lasciai li tanto tempo fa per poi scendere tra quelle curve che mi hanno visto crescere. Tutte le volte mi sembra di rimettere in ordine le cose. Scorrono i lampioni così come scorrono i volti, le situazioni e le voci. Sono sereno. Sono in pace col mondo e soprattutto con me stesso. Sento di essere nel pieno delle mie potenzialità. D'altronde non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte, e di sentieri bui ne ho percorsi fin troppi. Ho cancellato l'odio e la violenza e li ho allontanati da me. Adesso coltivo e proteggo quel segreto che il Signore mi ha rivelato quando ha deciso di accompagnarmi per mano alla scoperta di emozioni da sempre sospirate.
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Ciao, c'ho una festa dentro al cuore lo sai che ti vorrei invitare...
venerdì 27 giugno 2008
A proposito di geni ereditari e di scelte di partner. E' da un po di tempo che rifletto sulle caratteristiche che una donna dovrebbe avere per incuriosirmi, affascinarmi e farsi magari infine amare da un tipo come me. Confesso che spesso mi lascio convincere da alcune definizioni lette un po qua e un po la, visto che ho il terribile difetto di scarseggiare di aggettivi. Dramma personale da colmare con la lettura ma che sempre più spesso non trova il suo giusto sfogo in queste strettissime giornate di sole ventiquattro ore, ma sto divagando...
Neanche un paio di settimane fa affrontavo l'argomento con la mia segretaria, durante una trasferta in quel di Vasto. Ci tengo davvero a dire che è una ragazza molto simpatica e intelligente e che mi augurerei lavorasse ancora per poco da noi in cambio di una amicizia al di fuori del contesto lavorativo. (Mi sto sbilanciando forse ma mo non ti montare la testa!)
Un giorno se ne esce prendendosi l'impegno di trovarmi una ragazza visto che a detta sua è brava a fare le coppie.
Mi fa: Scegli! La vuoi seria, media o frù frù? Sono tutte fighissime!!
Io: Definisci meglio cosa intendi per seria e frù frù, a media ci arrivo da solo, ma sappi che di frù frù non ne voglio sentir parlare.
Lei: Allora, la seria è bellissima, bionda, coi boccoli e gli occhi verdi.
Io: In pratica mi stai dicendo che è Georgie!?
Lei: Nooo Georgie, mica ha i boccoli? E' riccia, Candy Candy ha i boccoli ma Georgie no!
Io: Ma stai scherzando? Io ero innamoratisimo di Georgie quando ero piccolo (in fondo lo sono anche adesso) e ti posso assicurare che Georgie non è affatto riccia. Ma sei fuori?!?
Lei: Te che cavolo dici! Georgie è... bla bla bla e bla...
(Vi tralascio per pietà il resto della discussione innescatasi).
Lei: Solo che sta un po giù per via dell'ultimo ragazzo che le ho presentato. Questo è il classico tizio che è stato trattato male dalla ex è ha deciso di punto in bianco di trattare male tutte le donne presenti e future, cominciando ovviamente dalla mia amichetta seria.
Io: E meno male che sei brava a fare le coppie?!?
Lei: Si ma magari è il momento giusto per presentargli qualche altro?! Sennò c'ho mia sorella, è tettona!
Io: Eh eh eh, e quindi? (questa è proprio bruciata di testa) Mo siccome è tettona... ma pure te che cavoli di discorsi mi fai?!?
Lei: Si vabbè ma allora si può sapere come la vorresti?
Io: (Sembra di stare al supermarket) Beh, messa così è una parola... vediamo un po, vado random. La vorrei intelligente, quindi escludi la Frù frù. Sensibile ma non sdolcinata. Cioè dovrebbe sapere che nel bene o nel male ha a che fare con un'artista. Deve piacergli l'arte in generale e ovviamente la musica. Deve farmi da contraddittorio, e avere una personalità spiccata. Niente gatte morte o cose del genere. Appassionata e passionale come me magari.
Lei: Tipico dei saggittari che...
Io: No ti prego Paolo Fox no, basta. E non si può dai!
Lei: Cosa?!? Mi stai dicendo male di Paolo Fox?!?! Ma lo sai che io mi prendo in edicola il suo annuale, il mensile e anche il settimanale?!?
Io: Ma che culo direi...
Lei: Lo sai che dai segni puoi capire tante cose in più delle persone?!? Per il lavoro che fai ti servirebbe un sacco fidati.
Io: Certo come no. Magari al prossimo appuntamento chiedo come prima cosa l'ascendente così da poter calcolare al volo la probabilità che a fine colloquio mi firmi o meno il modulo della finaziaria!!!
Continua (forse), stay tuned.
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Senza fine, tu sei un attimo senza fine...
"L'amore è la cosa più importante al mondo, ma anche il baseball non è male."
Greg, 8 anni
Qual'è l'età giusta per sposarsi?
"84 anni! Perchè a quell'età non devi più lavorare e si può passare tutto il tempo ad amarsi a letto."
Judy, 8 anni
"Appena ho finito l'asilo mi trovo una moglie!"
-Tom, 5 anni
Cosa fa la maggior parte della gente ad un appuntamento?
"Al primo appuntamento si raccontano un sacco di balle, così da risultare interessanti abbastanza per un secondo appuntamento."
-Mike, 10 anni
Quando ci si deve baciare?
"Non dovresti mai baciare una ragazza a meno che tu non abbia abbastanza soldi per comprarle un bell'anello e un videoregistratore, perchè lei vorrà avere il video del matrimonio."
-Jim, 10 anni
"Mai baciarsi davanti ad altra gente. E' molto imbarazzante se vi vedono. Ma se nessuno vi vede potreste provare con un ragazzo carino, ma solo per poche ore."
-Kally, 9 anni
Meglio single o sposati?
"Per le ragazze è meglio essere single, ma per i ragazzi no. I ragazzi hanno bisogno di qualcuno dietro che pulisca e riordini!"
-Lynette, 9 anni
"Mi fa venire il mal di testa pensare a quelle cose. Sono solo un bambino. Non ho bisogno di quel tipo di problemi."
-Kenny, 7 anni
Perchè scoppia l'amore tra due persone
"Nessuno sa perchè, ma ho sentito dire che ha qualcosa a che fare con l'odore. Ecco perchè profumo e deodoranti sono così popolari."
-Jan, 9 anni
"Penso che dovresti essere colpito da una freccia o roba del genere, ma il resto non dovrebbe essere così doloroso."
-Harlen, 8 anni
"Uno ha le lentiggini e così cerca qualcun'altro con le lentiggini."
-Andrew, 6 anni
A cosa assomiglia innamorarsi
"Come una valanga dove devi correre per tutta la vita."
-Roger, 9 anni
"Se è come imparare a leggere non voglio imparare. Ci vuole troppo tempo."
-Leo, 7 anni
E' importante avere un bell'aspetto in amore?
"Se vuoi essere amato da qualcuno che non sia già della tua famiglia, non fa male esser bello."
-Jeanne, 8 anni
"Non è sempre l'apparire. Guarda me. Sono bello da far paura e non ho ancora trovato nessuno che mi sposi."
-Gary, 7 anni
"La bellezza è superficiale. Ma la tua ricchezza può essere duratura."
-Christine, 9 anni
Perchè chi si ama si tiene per mano?
"Vogliono essere sicuri che non gli cadano gli anelli, perchè li hanno pagati un bel po'."
-Dave, 8 anni
"Si allenano per quando dovranno attraversare la navata per il matrimonio."
-John, 9 anni
Confessioni sull'amore
"Sono a favore dell'amore basta che non sia mentre danno i Simpson in TV."
-Anita, 6 anni
"L'amore ti troverà, anche se cerchi di nasconderti. Io cerco di nascondermi da quando avevo 5 anni, ma le regazze continuano a trovarmi."
-Bobby, 8 anni
"Non sto correndo alla ricerca dell'amore, trovo già abbastanza duro finire la 4° elementare."
-Regina, 10 anni
"L'amore è pazzo...ma magari qualche volta potrei provare."
-Floyd, 9 anni
Qualità personali per essere un buon amante
"Uno dei 2 deve saper compilare un assegno, perchè anche se avete tonnellate d'amore ci sono comunque un casino di bollette da pagare."
-Ava, 8 anni
"Un po' di sensibilità non nuoce."
-Robbie, 8 anni
Alcuni modi infallibili per far innamorare qualcuno
"Dirgli che possiedi una catena di negozi di caramelle."
-Del, 6 anni
"Non fare cose come avere scarpe da tennis verdi puzzolenti. Attiri l'attenzione, ma l'amore è un'altra cosa."
-Alonzo, 9 anni
"Un modo è portarla fuori a mangiare. Assicurati che sia una cosa che le piaccia mangiare. Di solito per me le patatine fritte funzionano."
-Bart, 9 anni
"Grida che la ami a pieni polmoni... e non preoccuparti se ci sono lì i genitori."
-Manuel, 8 anni
Come fai a capire se due adulti al ristorante sono innamorati
"Guarda se l'uomo prende il conto. E' così che capisci se è innamorato."
-John, 9 anni
"Quelli che si amano si guardano negli occhi e il cibo si fredda. Le altre persone si preoccupano di più del mangiare."
-Brad, 8 anni
"Gli adulti romantici di solito sono tutti eleganti. Quindi se hanno i jeans vuol dire che prima uscivano insieme e ora probabilmente hanno rotto."
-Sarah, 9 anni
"Guada se l'uomo ha il rossetto in faccia."
-Sandra, 7 anni
Come si impara a baciare
"Lo impari sul posto, quando tutti i sentimenti viscerali tirano fuori il meglio di te."
-Doug, 7 anni
"Guardare le soap opera tutti i giorni può aiutare."
-Carin, 9 anni
"Puoi fare le prove generali con la Barbie e il Ken."
-Julia, 7 anni
Com'è stato inventato il bacio
"So un motivo per cui è stato inventato. Ti fa sentire tutto caldo dentro, e così non c'è bisogno di stufette o caminetti in casa."
-Gina, 8 anni
Quando va bene baciare qualcuno
"Non va mai bene baciare un ragazzo. Ti sbausciano sempre addosso... ecco perchè ho smesso di farlo."
-Jean, 10 anni
"Quando sono ricchi."
-Pam, 7 anni
"Se è la tua mamma puoi baciarla sempre. Ma se è una persona nuova devi chiedere il permesso."
-Roger, 6 anni
Come fare durare l'amore
"Passare la maggior parte del tempo ad amarsi invece di andare a lavorare."
-Tom, 7 anni
"Non dimenticarsi il nome della moglie... di solito rovina l'amore."
-Roger, 8 anni
"Essere un bravo baciatore. Fa dimenticare a tua moglie che non butti mai la pattumiera."
-Randy, 8 anni
"Non dire che ami qualcuno e poi cambiare idea... L'amore non è come scegliere il film che vuoi guardare."
-Natalie, 9 anni
Titoli di canzoni d'amore che canteresti alla tua fidanzata
"Come faccio ad amarti se sei sempre con le dita nel naso?'"
-Arnold, 10 anni
"Sei il mio tesoro, anche se conosci mia sorella.'"
-Larry, 8 anni
"Adoro gli hamburger, mi piaci tu!!'"
-Eddie, 6 anni
"Sono innamorato di te quasi sempre, ma non stressarmi quando sono coi miei amici.'"
-Bob, 9 anni
"'Hey, Baby, non mi piacciono le ragazze, ma voglio dimenticarmi che sei una di loro!'"
-Will, 7 anni
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